L’invio di mailing list è molto popolare, anche se i clienti sono continuamente sottoposti a un vero e proprio bombardamento di e-mail pubblicitarie. Se con la tua campagna e-mail non riesci a distinguerti dalla massa, le tue e-mail potrebbero presto finire nella cartella spam dei destinatari. Per evitare questo i responsabili marketing dovrebbero tenere in considerazione alcune regole fondamentali per la creazione di mailing list.

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Cosa sono le mailing list?

Con l’espressione “mailing list” (in italiano: “liste di distribuzione”) si intende l’invio di e-mail a intervalli non regolari a più (potenziali) clienti. Lo scopo di ogni azienda è quello di entrare in contatto con gli interessati e i clienti tramite queste e-mail pubblicitarie, così da stabilire o rafforzare il rapporto con essi.

Nell’e-mail marketing ci sono diverse tipologie di e-mail promozionali: si parte dall’e-mail di benvenuto ad avvenuta registrazione, passando per le newsletter con cadenza regolare contenenti la rassegna completa dei prodotti e delle novità riguardo all’azienda, e infine si arriva alle mailing list occasionali relative a nuovi prodotti o campagne promozionali in atto.

10 passaggi per arrivare a una mailing list di successo

Stai programmando una campagna di saldi per la chiusura della stagione? Oppure hai sviluppato un nuovo prodotto che desideri presentare ai tuoi clienti nel modo più veloce possibile? A questo scopo la rete ti offre molteplici soluzioni che tuttavia sono ben note anche alla concorrenza. La conseguenza è che i consumatori ricevono pubblicità da ogni lato. Per questo motivo è indispensabile differenziarsi dalla massa.

Oltre a preparazione e creatività, una mailing list di successo richiede per prima cosa un procedimento strutturato. Un errore, anche se piccolo, come può essere ad esempio un link sbagliato oppure una dicitura dell’oggetto simile a quella di un’e-mail spam, può far sì che il destinatario sposti il messaggio ricevuto direttamente nel cestino ancora prima di averlo letto, se non addirittura aperto. Proprio per evitare ciò, a seguire ti spieghiamo i passaggi più importanti per realizzare una mailing list di successo.

Primo passaggio: la pianificazione è alla base di una mailing list di successo

Con un concetto ben pensato getti le fondamenta per un DEM impeccabile. La fase di pianificazione è la parte più importante dello sviluppo del progetto, poiché influisce su tutti i passi successivi. Per prima cosa devi annotarti tutte le domande rilevanti per la creazione della mailing list e, in seguito, devi stabilire tutti gli obiettivi futuri. Rispondendo alle seguenti domande, semplificherai notevolmente la pianificazione:

  • Quali obiettivi vorresti raggiungere con il tuo progetto? Ad esempio, fidelizzare i clienti oppure ottenerne di nuovi, aumentare i guadagni, e così via.
  • Quali parametri di successo sono effettivamente realistici? Ad esempio: quanti nuovi clienti ci si può aspettare nella migliore delle ipotesi, quali aumenti di guadagno sono possibili, ecc.
  • Chi è il mio target? Ad esempio: utenti, clienti commerciali, giovani, ecc.
  • Quali KPI sono significativi? Ad esempio: soprattutto nell’e-mail marketing si tratta del tasso di apertura, del tasso di apertura dei dispositivi mobili, della percentuale di clic (CTR), ecc.
  • Ci sono le premesse indispensabili per l’invio di e-mail? Ad esempio: un database con gli indirizzi di posta elettronica strutturato a dovere, premesse legali.
  • Tramite quali incentivi attiri l’attenzione del cliente? Ad esempio: sconti, spedizione gratuita, regali di benvenuto, ecc.
  • Quale aspetto deve avere il contenuto perché piaccia al target?
  • Qual è il design ideale per la tua mailing list?
  • Qual è il momento ideale per inviare la tua e-mail pubblicitaria?
  • Quali misure di ottimizzazione puoi adottare per aumentare il tuo successo?

A seconda del progetto dovresti tenere conto di ulteriori criteri durante la pianificazione. Ad esempio, soprattutto per quanto riguarda le campagne sconto conviene effettuare un calcolo dei costi in modo da non ricevere brutte sorprese. Più preciso e dettagliato è il tuo concetto, meglio riuscirai a mettere in pratica il tuo piano.

Secondo passaggio: definisci il target

L’identificazione del target gioca un ruolo significativo già durante la pianificazione. Tuttavia, è talmente decisivo per il successo della mailing list che merita una spiegazione a sé, poiché quasi tutti i passi successivi devono essere stabiliti in base al target definito: dalla creazione dei contenuti fino alla scelta del design. Dovresti inoltre chiarire chi è il destinatario del tuo progetto.

Un esempio molto semplice: se offri degli sconti sull’abbigliamento da donna, dovresti restringere il target alla clientela femminile, dunque rivolgerti a essa di conseguenza. Se, ad esempio, in un’e-mail pubblicitaria includi anche gli uomini nella spiegazione degli svantaggi di un reggiseno della taglia sbagliata, allora scatenerai ilarità e risulterai poco serio. E se invece con le tue offerte desideri concentrarti sulla moda giovanile, allora dovresti restringere la cerchia dei destinatari ai clienti meno anziani. Infatti, solamente chi riesce a rispondere in maniera consona alle esigenze, agli interessi e ai desideri del target ha chance di avere successo nell’e-mail marketing.

Raccogli informazioni sul target

Il modo più semplice per ottenere informazioni sul tuo target è analizzare i dati dei tuoi clienti. Premesso che tu abbia a disposizione le rispettive serie di dati, sarai in grado di capire presto quali tipologie di prodotto vengono acquistate da quale genere e quale fascia di età.

Ma anche per mezzo di analisi web puoi ottenere preziose informazioni sul tuo target, ovvero servendoti di strumenti speciali, come Google Analytics. Allo stesso modo può venirti in aiuto il social web, da cui estrapolare dati essenziali sulle esigenze e gli interessi dei destinatari delle tue campagne. Tramite il social listening, ossia l’ascolto attivo sui social, puoi individuare con precisione quali contenuti interessano ai tuoi potenziali clienti e quali domande si pongono. Nella migliore delle ipotesi dopo aver effettuato l’analisi di tutti i dati non solo saprai da chi è costituito il tuo target, ma anche come rivolgerti a esso nel migliore dei modi.

Consiglio

Durante la raccolta dei dati dei clienti devi assolutamente tenere in considerazione il Regolamento generale sulla protezione dei dati! Per legge si applicano linee guida rigorose che indicano quali sono i dati dei clienti che possono essere utilizzati a scopo di marketing e quali invece no.

Buyer Personas

Se hai interesse a creare una mailing list personalizzata e non temi l’investimento di energie che ciò comporta, allora è caldamente raccomandabile realizzare delle Buyer Personas. Si tratta infatti di inventare dei personaggi fittizi con esigenze e interessi che corrispondono a quelli dei potenziali clienti del tuo target. Per ogni Persona si crea un profilo completo che ha un nome fittizio e presenta una situazione corrispondente a quella della fascia di mercato. Tramite simili profili è possibile ottenere una più ampia comprensione dei clienti rispetto a un’analisi statistica del target. Questo metodo ti aiuta a capire meglio i destinatari dei tuoi servizi o prodotti e di conseguenza anche a confezionare i contenuti su misura per loro.

Più precisamente riesci a definire il tuo target, più personalizzata e quindi di successo diventerà la tua mailing list. Numerosi studi psicologici hanno dimostrato che la pubblicità personalizzata viene percepita più positivamente rispetto a quella generica. Se il contenuto promozionale è adatto ai suoi interessi, il cliente si sente interpellato come individuo. Di conseguenza, anche un’e-mail pubblicitaria verrà tenuta più in considerazione e aumenterà anche la probabilità che il destinatario le dedichi la sua attenzione.

Terzo passaggio: struttura il contenuto dell’e-mail in modo che sia rilevante per il destinatario

Più il contenuto della tua mailing list è rilevante per i destinatari, più è probabile che la leggeranno. Se, al contrario, il contenuto non è rilevante o sufficientemente interessante, la tua e-mail finirà di sicuro nel cestino senza nemmeno essere aperta.

Per fare in modo che il tuo messaggio abbia effettivamente una rilevanza per i destinatari, devono essere soddisfatte due condizioni di base: devi aver definito il target (altrimenti non puoi sapere cosa è rilevante per chi riceve la tua e-mail) e deciso i contenuti in base a esso.

Tieni bene a mente l’ordine delle operazioni: solo quando hai determinato la fascia di mercato della tua mailing list puoi anche formulare un contenuto su misura e rilevante, non viceversa.

Quarto passaggio: pensa a un contenuto originale e personalizzato che catturi l’attenzione

Un buon contenuto è l’ABC dell’e-mail marketing. Se non riesci a fornire contenuti interessanti e accattivanti, nessuno leggerà le tue e-mail. Lascia dunque spazio alla creatività e tenta di differenziarti dalla concorrenza. Il tuo obiettivo finale deve essere distinguerti dalla massa e per raggiungerlo sono ammessi praticamente tutti i trucchi e i mezzi all’insegna della creatività. Esistono però alcuni criteri formali che dovresti assolutamente considerare per la creazione dei tuoi contenuti.

Cosa dovrebbero trasmettere i tuoi contenuti?

La richiesta minima per un contenuto di qualità è che sia rilevante per il tuo pubblico target. Inoltre, i testi delle e-mail devono essere ben strutturati, leggibili e privi di errori ortografici e grammaticali. Nel migliore dei casi, il tuo contenuto dovrebbe essere:

  • unico (“unique”): il destinatario non dovrebbe trovare testi simili nelle e-mail o sulle pagine online dei tuoi concorrenti;
  • piacevole e informativo;
  • formulato in maniera concisa e andare dritto al punto;
  • adattato al tono del target;
  • collegato alla tua azienda con l’integrazione di link;
  • visivamente accattivante, anche se le immagini e i grafici non dovrebbero distrarre dal contenuto stesso, quanto piuttosto supportarlo e metterlo in evidenza.

Preferibilmente, la tua e-mail deve fornire a chi la riceve un valore aggiunto degno di nota – che sia un consiglio o un’informazione interessante di cui la persona non era ancora a conoscenza - oppure un suggerimento riguardo a dei saldi su determinati prodotti che desidera effettivamente acquistare. In questo modo la persona che ha ricevuto la tua e-mail se ne ricorderà positivamente e la invoglierai all’acquisto.

Oggetto: cosa fare e cosa non fare

Per quanto concerne la creazione dei contenuti, l’oggetto dell’e-mail merita una menzione speciale poiché viene letto dal destinatario prima ancora che abbia aperto il messaggio. Se l’oggetto dell’e-mail è noioso o troppo lungo, molto probabilmente la tua e-mail sarà cancellata senza nemmeno essere letta. La maggior parte delle persone decide nell’arco di pochi secondi se aprire un messaggio o meno. Pertanto, non si dovrebbe sottovalutare l’importanza dell’oggetto: deve infatti suscitare interesse e al contempo spiegare l’argomento della tua mailing list agli utenti.

Inoltre, il destinatario deve riuscire a inquadrare la natura del messaggio a prima vista. Proprio per questo sono indispensabili formulazioni brevi e precise. L’oggetto dovrebbe contenere al massimo 50 caratteri. Naturalmente errori di ortografia o grammatica vanno assolutamente evitati.

Consiglio

A seguire ti mostriamo qualche esempio di oggetti accattivanti per una mailing list:

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Cosa fare: come mostrano gli esempi, l’oggetto dovrebbe essere breve e accattivante. Se desideri fornire ulteriori informazioni, allora puoi ricorrere al pre-header, in aggiunta all’oggetto. Questo sommario ti offre la possibilità di utilizzare qualche riga extra al di sotto del campo riservato all’oggetto, così da poter dare ai lettori un’anteprima del contenuto principale. L’oggetto determina maggiormente la prima impressione e influenza notevolmente i risultati della tua mailing list. Includi qui anche le parole chiave più importanti.

Se pianifichi una campagna di sconti o di buoni sconto, dovresti assolutamente indicarlo in maniera chiara nell’oggetto. Di solito, i clienti si mostrano decisamente più interessati se hanno la sensazione di poter risparmiare. Puoi anche servirti delle Call to action (in italiano: “invito all’azione”, ad esempio: “Compra” o “Scopri di più”), che hanno effetti positivi sul comportamento dei consumatori.

Annunciando sconti o buoni sconto si risveglia l’interesse del lettore o della lettrice. Se poi il tuo oggetto è anche coinvolgente e divertente, aumentano le probabilità che la tua e-mail venga effettivamente aperta. Risulta inoltre vantaggioso indicare un concreto arco di tempo, come ad esempio “Solo fino alla fine del mese”, poiché può creare un senso di urgenza. L’oggetto risulta ancora più personalizzato se includi anche il luogo di residenza del destinatario.

Cosa non fare: se l’oggetto della tua e-mail risalta per via di una scelta di parole poco professionale o perché hai utilizzato il classico vocabolario da spam, allora con grande probabilità i tuoi messaggi finiranno dritti nella cartella spam. Per impedire che ciò accada, dovresti assolutamente memorizzare alcune regole fondamentali. Anche se pensi che con degli slogan aggressivi attiri l’attenzione dei clienti più velocemente, i moderni filtri contro lo spam sono proprio impostati su simili combinazioni di parole. Le tipiche caratteristiche dello spam sono ad esempio un eccessivo utilizzo di frasi insistenti, parole scritte in maiuscolo, simboli, formattazioni strane e molti punti esclamativi, simboli di valuta o termini commerciali.

Consiglio

Di seguito trovi alcuni esempi negativi che non dovresti includere nell’oggetto delle tue e-mail:

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Di norma, l’utilizzo di simboli non è problematico di per sé, tuttavia, il segreto sta tutto nella misura: è infatti meglio non usarne troppi. Tieni a mente che alcuni simboli non vengono rappresentati correttamente da alcuni client oppure vengono ritenuti direttamente come delle caratteristiche delle e-mail di spam. In più, solitamente distolgono l’attenzione dallo scopo principale del messaggio. Per cui se proprio decidi di servirti di un simbolo, scegline uno che evidenzi il contenuto dell’e-mail.

Oltre a quanto già scritto, nell’oggetto dovresti evitare anche inutili ripetizioni. Perciò non inserire né mittente né destinatario, tantomeno il nome dell’azienda: queste informazioni sono già indicate separatamente nel campo del mittente e vengono visualizzate anche nel testo dell’e-mail. Non è dunque necessario inserirle nuovamente, anche perché le ridondanze senza senso finiscono solamente per rubarti dello spazio prezioso.

Lista di controllo L’oggetto dell’e-mail perfetto

  • Prima le parole chiave più importanti
  • Comunicare chiaramente il messaggio principale
  • Lunghezza massima di 50 caratteri
  • Sconti o buoni sconto con cifre concrete e/o data di scadenza
  • Integrazione di una Call to action
  • Inserimento del luogo di residenza del destinatario o della destinataria
  • Verifica dell’ortografia e della grammatica
  • Evitare frasi tipiche dello spam
  • Nessuna ripetizione

Contenuto principale: cosa fare e cosa non fare

Dopo aver formulato adeguatamente l’oggetto, hai già superato il primo ostacolo verso una mailing list di successo. Il passo successivo consiste nel creare il tuo contenuto principale: per fare ciò devi prendere in considerazione molte regole che valgono anche per l’oggetto. Per quanto riguarda la lunghezza del contenuto principale, non hai limitazioni; tuttavia, anche qui dovresti concentrarti sullo scopo principale del messaggio. Il tuo obiettivo è di essere sintetico: usa paragrafi per dare una struttura alle parti di testo più lunghe. Evita di inserire costruzioni complicate, termini settoriali incomprensibili o parole straniere non di uso comune. Utilizza il linguaggio del target e fai in modo di realizzare una struttura testuale chiara e organizzata.

Nello specifico, ricorda che un contenuto su misura per il destinatario risulta sempre più rilevante per il lettore. Il primo passo per la personalizzazione è già stato fatto con la definizione della fascia di mercato a cui fare riferimento. Attraverso di essa riceveranno l’e-mail solamente quegli utenti che hai ritenuto possano essere interessati alla tua offerta. Ora bisogna passare alla personalizzazione del contenuto e al suo adeguamento in base al destinatario.

Cosa fare: quando possibile nell’e-mail marketing, è bene rivolgersi personalmente al cliente. Le persone che vengono chiamate direttamente per nome nelle e-mail tendono a reagire meglio al contenuto del messaggio. Perciò, dovresti rivolgerti ai tuoi potenziali clienti chiamandoli per nome. A seconda dell’età e del ceto sociale, puoi utilizzare nome e cognome o solamente il nome. Di norma, le aziende con un target più giovane tendono a optare per quest’ultimo, dato che dare del “tu” sembra ancora più personale. In aggiunta, dovresti rivolgerti personalmente al lettore o alla lettrice anche in altri punti del testo e alla fine chiudere con una formula di congedo personalizzata.

Al giorno d’oggi, esistono molti strumenti professionali per la creazione di una mailing list di successo, specializzati in contenuti personalizzati. Questi offrono di solito campi di personalizzazione automatici che puoi adattare grazie alle relative maschere di inserimento. In questo modo, ad esempio, stabilisci che nella tua mailing list le donne di un’età a partire dai 50 anni vengano interpellate con un “Gentile Signora [cognome]” e gli uomini della stessa fascia con “Gentile Signor [cognome]”. Naturalmente puoi anche utilizzare solamente il nome nella prima riga di introduzione: “Ciao [nome]”. Questo genere di impostazioni è regolabile già con un servizio gratuito. Le varianti a pagamento permettono ulteriori preferenze di personalizzazione per avere una mailing list ancora più su misura.

Consiglio

Trovi eccellenti strumenti per iniziare sia nella versione gratuita che a pagamento, ad esempio su MailChimp, GetResponse, Campaign Monitor o il software per e-mail marketing di IONOS. Dai un’occhiata alle offerte e scopri quella che fa per te! (E questo era un tipico esempio di Call to action.)

Cosa fare: accertati che il programma applichi correttamente le tue personalizzazioni! Sarebbe molto spiacevole se ti rivolgessi a un destinatario di sesso femminile con “Gentile Signor […]” o ne sbagliassi il nome. Naturalmente non puoi controllare la correttezza di ogni singola e-mail che invii, tuttavia è raccomandabile verificare con attenzione e rivedere due volte i dati inseriti nello strumento. Allo stesso modo dovresti esaminare la tua lista dei destinatari e assicurarti di aver selezionato il target giusto: nonna Paola non necessita certamente di un codice sconto per una X-Box o una Playstation. Con un’accurata verifica riuscirai a evitare anche simili scivoloni.

Lista di controllo Il contenuto perfetto

  • Appellativo personale e formula di saluto
  • Fulcro del messaggio è in primo piano
  • Lunghezza del testo adeguata
  • Struttura del testo chiara e ordinata, senza costruzioni lessicali e/o termini settoriali complicati
  • Linguaggio adatto al tuo target
  • Dati inseriti correttamente nello strumento
  • Lista dei destinatari corretta

Design: cosa fare e cosa non fare

Oltre al contenuto, anche il design rientra tra i componenti fondamentali di una mailing list. Un bel design può notevolmente attirare l’attenzione di un lettore o di una lettrice. Da diversi studi neurologici è emerso che il cervello umano elabora gli stimoli visivi, sotto forma di immagini o video, più velocemente di altre informazioni. La lettura e la comprensione di un testo implicano quindi uno sforzo decisamente maggiore rispetto alla contemplazione di un’immagine con lo stesso significato. Per i responsabili marketing significa che, oltre a un contenuto espressivo, è essenziale avere un layout accattivante per una mailing list di successo: possibilmente con immagini altrettanto espressive, poiché i messaggi visivi godono di una maggiore attenzione e aumentano enormemente il potenziale di reazione dei lettori e delle lettrici.

Cosa fare: anche la questione del layout sottostà alla regola generale per cui le immagini e i grafici personalizzati rimangono impressi nella memoria. Progetta quindi un layout in linea con la fascia di mercato cui fai riferimento. Oltre a ciò, gli elementi dell’immagine e la scelta cromatica devono essere adeguati al contenuto. Naturalmente la scelta dell’immagine dovrebbe evidenziare il fulcro del messaggio del tuo progetto. Se la tua e-mail lascia una buona impressione sul piano emotivo, aumenta la disponibilità del destinatario a compiere un’azione di risposta.

Consiglio

Se offri uno sconto sull’abbigliamento da donna, allora risulta sensato presentare una piccola anteprima della collezione in questione. Scegli una foto con le modelle che indossano degli outfit trendy. Inoltre, non possono assolutamente mancare l’indicazione dello sconto come anche il logo aziendale, i quali vanno integrati nell’immagine. A questo punto non resta che aggiungere il giusto contenuto con una call to action e la tua mailing list è pronta per essere inviata!

Cosa non fare: non lasciare al caso la scelta del layout! Un’immagine sbagliata può provocare irritazione o emozioni negative. Se il lettore o la lettrice associa la tua e-mail a un’esperienza negativa, in futuro sarà scettico nei confronti dei tuoi messaggi e potrebbe persino arrivare a ignorarli del tutto. Non utilizzare per nessun motivo troppi elementi visivi, poiché altrimenti sovraccarichi la tua e-mail. Inoltre, troppe immagini distolgono l’attenzione dal contenuto stesso. È importante stabilire un giusto equilibrio tra elementi visivi e testuali.

Lista di controllo Il design perfetto

  • Elementi visivi personalizzati e appropriati al target
  • Messaggio principale riconoscibile
  • Stimolazione di emozioni positive
  • Rapporto bilanciato tra elementi visivi e testuali

Quinto passaggio: il procedimento di double opt-in a garanzia legale

Secondo il provvedimento n. 242 (Consenso al trattamento dei dati personali per finalità di “marketing diretto” attraverso strumenti tradizionali e automatizzati di contatto) emesso dal Garante per la protezione dei dati personali, in Italia per condurre azioni di marketing diretto è necessario ottenere il consenso preventivo e informato della persona interessata. Si tratta dunque del procedimento di double opt-in. Inoltre, secondo l’informativa, il trattamento dei dati personali è permesso a patto che siano specificate quali siano le modalità che verranno utilizzate per il trattamento dei suddetti dati e quali siano le finalità.

N.B.

Per scopi di profilazione e/o comunicazione, o ancora di cessione dei dati a terze parti, è richiesto un ulteriore consenso separato da parte della persona interessata.

Sesto passaggio: invia un’ e-mail di prova

Prima di inviare la tua e-mail ai destinatari selezionati, dovresti spedire un’e-mail di prova al tuo indirizzo di posta elettronica. In questo modo puoi controllare la visualizzazione dell’e-mail e dei link. Nota che il display potrebbe differire a seconda del client di posta elettronica. Inoltre, la visualizzazione sui dispositivi mobili può essere diversa da quella dei computer desktop. La maggior parte delle e-mail sono ora aperte tramite dispositivi mobili, perciò questo nuovo cambiamento nel comportamento degli utenti deve naturalmente essere preso in considerazione anche nell’e-mail marketing. Si consiglia quindi di utilizzare le e-mail di test per controllare la visualizzazione su diversi dispositivi finali.

Settimo passaggio: verifica i dati più importanti prima dell’invio

Prima di procedere all’invio definitivo della tua e-mail, dovresti verificare ancora una volta la correttezza di tutti i fattori importanti. Il minimo errore può compromettere l’efficacia della tua mailing list e vanificare tutti i tuoi sforzi. È necessario controllare i seguenti elementi prima dell’invio:

Target giusto

Molti programmi consentono di creare elenchi diversi di destinatari tramite i quali è possibile selezionare un target specifico. Prima di inviare l’e-mail, verifica nuovamente di aver scelto il gruppo di destinatari corretto.

Mittente corretto

Oltre all’oggetto, la prima cosa che il destinatario vede è il mittente. Se non appare affidabile, l’e-mail viene eliminata immediatamente. Assicurati che l’indirizzo del mittente sia corretto: possibilmente fai in modo che inizi con il nome dell’azienda.

Momento di invio

Anche il momento in cui invii l’e-mail gioca un ruolo cruciale per il suo successo. Hai la possibilità di adattare il giorno della settimana e l’ora del giorno in base al tuo target. Ad esempio, i clienti aziendali possono essere raggiunti al meglio durante il normale orario di lavoro dal lunedì al venerdì tra le 9 e le 18. Invece, i clienti privati tendono a rispondere alle e-mail la sera.

Ottavo passaggio: ottimizza il successo

Dopo aver inviato la tua e-mail, puoi valutare e ottimizzare il successo della tua campagna, perciò molti programmi includono degli strumenti di analisi a questo scopo. Il tracciamento integrato fornisce tutte le metriche importanti (KPI) durante l’invio della posta elettronica, tra cui:

  • Tasso di consegna (percentuale di e-mail inviate)
  • Frequenza di rimbalzo (e-mail non giunte a destinazione)
  • Tasso di apertura (e-mail aperte)
  • Tasso di apertura dei dispositivi mobili (e-mail aperte su dispositivi mobili come smartphone o tablet)
  • Percentuale di clic (link aperti)

Grazie a questi dati puoi controllare con precisione l’efficacia della tua mailing list e ottimizzare le campagne future.

Nono passaggio: l’e-mail di reminder

Ci possono essere diversi motivi per cui le e-mail pubblicitarie non vengono aperte o non portano alla decisione d’acquisto desiderata. La causa di ciò non è sempre la qualità della tua mailing list. In molti casi può essere utile inviare un’e-mail di reminder (in italiano: “promemoria”) con la quale si richiama nuovamente l’attenzione del target sulla tua campagna. Inizia di nuovo dal principio e cerca di rendere la tua e-mail più interessante con idee creative. Un promemoria è anche un buon modo per ricordare un evento imminente che hai già segnalato nelle e-mail precedenti, come una cerimonia di apertura.

Decimo passaggio: whitelist

Nell’e-mail marketing, le whitelist (letteralmente: “liste bianche”) sono di grande importanza. Se la tua azienda è elencata nella whitelist di un client di posta elettronica, hai la certezza che le tue e-mail non finiscano automaticamente nella cartella spam. Questo è un indicatore per i fornitori di servizi che riconoscono la tua azienda come affidabile. Le e-mail pubblicitarie delle società elencate qui saranno inoltrate al destinatario senza alcuna verifica speciale.

Tuttavia, se ci sono molte lamentele su un’azienda o se questa ha commesso una violazione della legge, viene immediatamente rimossa dalla whitelist e inserita nella blacklist: qui sono elencate tutte le società che sono considerate estremamente dubbie per cui vengono immediatamente filtrate dai filtri antispam.

È estremamente vantaggioso per le aziende essere inserite in una whitelist, perché allora i responsabili marketing possono essere sicuri che le e-mail promozionali saranno inviate direttamente ai destinatari. Tuttavia, tieni presente che le condizioni per l’inclusione in una whitelist variano a seconda del client. Inoltre, evita tattiche di spam e altri errori grossolani che fanno una cattiva impressione. Di solito, questo è il modo più sicuro per finire nella blacklist, il che significa che non avrai la minima possibilità di raggiungere il target.

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