WordPress: alternative a confronto

Secondo una statistica di w3techs, più del 60 percento di tutti i siti web che utilizzano un CMS si basano su WordPress (dati aggiornati a maggio 2019). A partire dal suo rilascio nel 2003, l’applicazione open source si è sviluppata sempre più in un software completo a tutto tondo: concepito originariamente come struttura di base per i blog, ormai WordPress si adatta per la creazione di diversi tipi di siti, come pagine aziendali, e-commerce o community. La versatilità odierna risulta da un lato dal continuo sviluppo del codice di base e dall’altro dalla creazione di innumerevoli plug-in, programmati da sviluppatori provenienti da tutto il mondo che ampliano WordPress con innumerevoli funzioni.

Sebbene la notorietà del software sia quindi comprensibile, ci sono anche validi motivi che spingono a ricercare delle alternative a WordPress. In questo articolo vi sveliamo per quali motivi potrebbe essere utile una decisione simile e quali sono le alternative a WordPress da prendere in considerazione.

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Perché ricorrere a un’alternativa a WordPress

In realtà non sembra che utilizzare WordPress comporti degli svantaggi: il team di sviluppatori vanta un’esperienza pluriennale nel settore, mentre la community è in continua crescita e partecipa attivamente al processo di sviluppo del sistema, dando il proprio contributo con temi e plug-in. Vengono prese in considerazione le nuove esigenze degli utenti e si implementano velocemente le relative funzioni nel software, indipendentemente che si tratti di una migliore gestione dei permessi, del supporto per i dispositivi mobili, di funzioni e-commerce o SEO, o di un’integrazione perfetta con i social media.

Anche se la maggior parte di queste novità non fa parte dell’installazione standard, ce ne sono comunque alcune che vengono aggiunte al codice di base. Così la struttura di base, inizialmente semplice, è diventata con il tempo sempre più complessa.

Per i progetti più piccoli, come i blog per cui WordPress era originariamente pensato, il sistema risulta ormai molto sovradimensionato, una condizione che porta anche a problemi di performance. Simili complicazioni tecniche, che si ripercuotono negativamente sulla User Experience, sono spesso la conseguenza di una programmazione errata o di plug-in e temi incompatibili. Inoltre se vengono utilizzate troppe estensioni, frequentemente si hanno effetti negativi anche sul caricamento della pagina, situazione comune pure ad alcune delle alternative disponibili a WordPress.

Oltre all’aumento dei tempi di caricamento, costituisce un problema anche l’aspetto sicurezza al momento di utilizzare WordPress: la scelta di plug-in e di layout già pronti è talmente enorme che il team di sviluppatori non riesce a verificare tutte le estensioni rilasciate. Visto che ogni estensione è un potenziale punto di accesso per gli hacker, i cybercriminali utilizzano la grande popolarità del software per i loro intenti: i layout gratuiti o le funzioni utili si rivelano spesso a posteriori un apripista per gli attacchi hacker o l’infiltrazione di malware.

In sintesi

Il più grande punto di forza di WordPress è allo stesso tempo il suo più grande punto debole: il programma open source è diventato ormai molto più che un semplice software per blog e per siti semplici, acquistando così una sempre maggiore complessità. Inoltre la grande popolarità causa un elevato rischio di attacchi ad opera dei cybercriminali. Invece, le alternative a WordPress meno diffuse sono solo raramente nel mirino di attacchi hacker. Infine molti fornitori si concentrano su un ambito in particolare, per non dover concorrere con l’all-in-one WordPress.

5 alternative a WordPress a confronto

Ovviamente ci sono anche sviluppatori che si sono prefissi l’obiettivo di programmare un sistema che sostuisca WordPress come CMS all-in-one. Tuttavia, visto che WordPress è già un ottimo CMS, si consiglia di ricercare alternative che si orientino alla creazione di progetti specifici e che si adattino alle proprie esigenze. Alcuni programmi offrono di solito già di base tutti i componenti di cui avete bisogno per la creazione di un sito web, comunque il codice è in genere molto più leggero di quello di WordPress e degli altri grandi programmi all-in-one.

Ciò significa che non si può nominare a occhi chiusi una sola migliore alternativa a WordPress nel 2022. Più decisivo è valutare quanto un software sia adatto per il vostro progetto specifico. Quindi presentando le alternative a WordPress approfondiremo sempre per quale progetto e gruppo di utenti è indicata ciascuna di queste.

IONOS MyWebsite – la soluzione già pronta per privati e PMI

Tra i prodotti offerti da c’è IONOS MyWebsite, una soluzione già pronta per creare siti a prezzi convenienti e con molti upgrade per quanto riguarda l’usabilità, la varietà di funzioni e la scelta dei design. Anche per via di questi miglioramenti, il servizio web basato su HTML, CSS e JavaScript si caratterizza soprattutto per una gestione del menu intuitiva e per la sua versatilità. Infatti gli utenti possono scegliere tra oltre 400 modelli di siti disponibili, con elementi che si possono spostare e adattare comodamente tramite drag&drop, caratteristica che rende MyWebsite un’eccezionale alternativa a WordPress per la creazione di siti privati o pagine aziendali di settore.

Dopo aver scelto un template per il design, si può cominciare a lavorare al proprio sito con l’editor proprietario MyWebsite: si possono selezionare e inserire nel punto desiderato componenti di pagine già pronti, come pulsanti o blocchi per testi, video o immagini, anche senza nessuna conoscenza di programmazione. Il codice sorgente alla base viene generato automaticamente e ottimizzato per i dispositivi mobili, così che non ci sia alcuna differenza se i visitatori visualizzano il sito da un computer desktop o da un dispositivo mobile. Lo stesso vale anche per l’editor: chi volesse lavorare al proprio sito anche mentre è in giro, può farlo tranquillamente accedendo al browser del proprio smartphone o tablet. Tra gli elementi pronti all’uso rientrano:

  • Descrizione dei percorsi
  • Recensioni clienti
  • Gallerie foto
  • Orari di apertura e chiusura
  • Appuntamenti
  • Guestbook

IONOS MyWebsite è un’alternativa a WordPress consigliabile anche perché supporta i suoi utenti nell’ambito della sicurezza e protezione dei dati personali. Indipendentemente che si tratti di un modulo di contatto o di dati del proprio sito, tutti i componenti sensibili sono strutturati automaticamente in modo da essere conformi al GDPR. In più si aggiungono funzioni per la sicurezza, come la protezione antispam, la certificazione SSL/TLS o backup regolari. Inoltre sono garantite un’alta disponibilità e una performance ottimale del sito, visto che tutti i dati sono salvati nei data center ultramoderni di IONOS.

Pro Contro
Dominio e casella e-mail gratuiti in tutti i pacchetti Non è possibile gestire l’hosting autonomamente
Standard di sicurezza elevati Molte funzioni sono disponibili a partire dalla tariffa business

Ghost: la soluzione facile per gli editori

Ghost, un CMS rilasciato nel 2013, è nato grazie a una campagna su Kickstarter che ha permesso agli sviluppatori di incassare 200.000 euro nel giro di un mese. L’alternativa a WordPress, che è stata già installata 1,5 milioni di volte (stato: maggio 2019), si rivolge a tutti quelli che si vogliono concentrare sulla scrittura e sono alla ricerca di una piattaforma professionale per la pubblicazione di testi. Così il focus principale è proprio quello che un tempo ha reso famoso WordPress.

I target del programma open source sono di conseguenza blogger e giornalisti indipendenti, ma anche team completi di una redazione. Oltre alle versioni desktop per macOS, Windows e Linux (Ubuntu) e a un’app per Android, esiste anche una dashboard web (Ghost Pro) grazie alla quale si possono gestire il layout e i contenuti.

Dando un’occhiata ad alcuni punti diventa chiaro che Ghost si adatta perfettamente alle esigenze dei redattori: la cura dei contenuti è facile così come la pubblicazione o la successiva revisione. Chi volesse utilizzare il software per il proprio team di redazione, può farlo facilmente come amministratore nella sezione team. La piattaforma di blogging, che al contrario di WordPress non si basa su PHP ma su Node.js, si contraddistingue soprattutto per i suoi eccellenti tempi di caricamento. In particolare nella live performance delle pagine si vede come il codice sia leggero. Per categorizzare gli articoli e ottimizzarli per i motori di ricerca, si possono aggiungere direttamente le seguenti informazioni per ogni voce:

  • URL (manualmente o automaticamente)
  • Data di pubblicazione (manualmente o automaticamente)
  • Tag
  • Autore
  • Titolo e descrizione (comprensivo di anteprima)

Ghost si basa sul linguaggio di markup semplificato Markdown, che insieme all’editor integrato WYSIWG si occupa delle trasformazione automatica del contenuto nel codice HTML. Tramite la responsività standard dei progetti i vostri siti sono ottimizzati sin da subito per tutti i dispositivi, di modo che facciano una bella figura sia sul PC che sul tablet o sullo smartphone. L’adattamento ottico del sito funziona tramite i temi (CSS, JavaScript), che possono essere creati autonomamente disponendo delle giuste conoscenze. In alternativa il marketplace di Ghost mette a disposizione diversi temi già pronti per il download o l’acquisto. Questa alternativa a WordPress si può gestire gratuitamente sul proprio spazio web o su quello del produttore dietro pagamento mensile.

Pro Contra
Facile da utilizzare e adatto ai principianti Non viene supportato da tutti i servizi di hosting
Ottimizzato automaticamente per i motori di ricerca e i dispositivi mobili Nessun plug-in disponibile

Anchor CMS: un’alternativa a WordPress leggera e gratuita

Anchor CMS è un sistema open source destinato principalmente alla creazione di blog e che si presenta quindi come un futuro sostituto di WordPress. Concepito come un CMS semplice e leggero, il sistema si basa su PHP e ne prevede almeno la versione 5.3.6; come database supporta MySQL a partire almeno dalla versione 5.2. Al contrario di WordPress, le cui dimensioni di base si aggirano attorno ai 5,8 MB, Anchor occupa appena 200 KB, contraddistinguendosi così come un sistema ultraleggero dotato di un’interfaccia facile da utilizzare e intuitiva.

Tra le funzioni più importanti si annovera la scelta di redigere i contenuti nei linguaggi di markup Markdown o HTML a seconda delle proprie esigenze. Inoltre il suo carattere internazionale fa sì che sia disponibile in diverse lingue tra cui l’italiano: ogni utente può quindi scegliere di scaricare il pacchetto lingua desiderato e di installarlo per lavorare così nella propria lingua. Tuttavia se si scaricano dei temi nuovi potrebbero non essere disponibili in italiano o in un’altra lingua diversa dall’inglese.

Dato che Anchor CMS si rivolge ai blogger, permette di utilizzare il linguaggio CSS, JavaScript e HTML in tutti i tipi di pubblicazioni. Invece, come accennato sopra per quanto riguarda l’aspetto grafico, anche questo CMS dispone di moltissimi temi, pronti per essere modificati o da creare autonomamente. Con un semplice clic è possibile aggiungere numerosi campi personalizzati; naturalmente tutti gli elementi sono soggetti a licenza GNU (GNU GPL).

L’obiettivo di Anchor CMS è quello di offrire dei servizi di ultima generazione, motivo per cui supporta i browser più moderni, escludendo perciò le versioni 6, 7 e 8 di Internet Explorer. Se si considera il prezzo, si arriva a uno degli aspetti più seducenti per gli utenti: la piattaforma è e promette di rimanere totalmente gratuita. Tutti questi elementi, combinati alla facile installazione e alla disponibilità di un repository su GitHub, fanno di questa piattaforma una delle alternative a WordPress più allettanti.

Pro Contra
CMS facile da utilizzare, rivolto specialmente ai blogger Non ci sono plug-in aggiuntivi
Dimensioni estremamente ridotte Non tutti i temi supportano la lingua italiana
Sistema completamente gratuito  

Kirby: creare un proprio sito senza database

Nel 2012 lo sviluppatore Bastian Allgaier ha presentato la sua alternativa a WordPress. Il sistema Kirby è infatti compatto, si installa velocemente sul server ed è facile da usare, oltre a funzionare interamente senza dover ricorrere a un database. Gli unici prerequisiti sono quelli di disporre di un server web (Apache 2, NGINX, LiteSpeed, Caddy) e di supportare il linguaggio di scripting PHP. Per poter pubblicare il sito creato, si deve anche acquistare una licenza, dove l’utente può scegliere tra una variante privata e una commerciale. Kirby si può quindi utilizzare per la creazione di un blog o di un One Pager, ma anche per realizzare un sito aziendale.

Come già accennato, Kirby si annovera tra i CMS senza database, perciò tutti i file vengono salvati in documenti di testo (.txt). Grazie a Kirbytext, un’estensione del linguaggio di markup Markdown, si possono poi formattare i singoli contenuti. Una particolarità è rappresentata dai Kirbytags, paragonabili agli shortcode di WordPress, che semplificano l’aggiunta di elementi speciali e possono essere definiti dall’utente. Inoltre, per i tipi di contenuti utilizzati più frequentemente come le immagini esistono anche Kirbytags già pronti. La struttura del sito è preimpostata in un sistema di cartelle. Così tutti i contenuti che devono essere pubblicati, ad esempio, si trovano nella cartella “content”, mentre gli altri file come font, fogli CSS o snippet di JavaScript sono contenuti nella cartella “assets”. Altri tratti distintivi di Kirby sono:

  • Pochi requisiti hardware da soddisfare
  • Interfaccia web opzionale (Kirby Panel)
  • Siti multilingua senza plug-in
  • Interfacce di programmazione molto flessibili, ispirate a jQuery

Non è solo la possibilità di rinunciare al database che rende Kirby un’alternativa a Wordpress adatta ai principianti e molto performante per i siti web semplici: il software si contraddistingue in generale per il codice leggero senza funzioni aggiuntive inutili. Essendo un sistema flessibile, Kirby può però essere ampliato se necessario tramite l’uso di plug-in. Nella directory non ufficiale su GitHub si trovano ad esempio estensioni, funzioni SEO, interfacce per i social media o implementazioni di tracking tool. Con il template engine che si basa su un mix composto da PHP e HTML si possono anche creare dei propri layout e design. Inoltre è possibile acquistare alcuni template già pronti su getkirby-themes.com.

Pro Contra
Funziona senza database Non disponibile in italiano
Requisiti di sistema minimi Un’offerta di template troppo ampia

Jekyll: la prima scelta per i siti statici

Gli utenti Mac e Linux che vogliono pubblicare un’offerta informativa con contenuti statici con il generatore di siti Jekyll si ritrovano tra le mani un potente tool. Il programma, scritto dal co-fondatore di GitHub Tom Preston-Werner e rilasciato nel 2008, si rivolge prima di tutto agli sviluppatori che al momento di creare un progetto web non vogliono rinunciare alla comodità e alla libertà di scelta. Come Kirby, anche questa alternativa a WordPress programmata con Ruby non ha bisogno di alcun database. I vantaggi di sicurezza e di performance collegati (nessuna query del database, nessuna esecuzione di script lato server) conferiscono una qualità elevata alle pagine statiche sviluppate.

Il software Jekyll, disponibile con licenza libera MIT, utilizza il linguaggio di template open source Liquid. Al momento della creazione di template vengono perciò supportati tutti i tag e i filtri standard del linguaggio di programmazione. Inoltre Jekyll offre una serie di tag e filtri aggiuntivi, che semplificano notevolmente il lavoro sul sito. Il tool dispone così di un proprio server di sviluppo che consente un’anteprima del progetto web. Per la strutturazione e la pubblicazione dei contenuti si può ricorrere a scelta ai linguaggi di markup Textile e Markdown; è possibile anche utilizzare PlainHTML. Inoltre l’alternativa minimalista a WordPress offre i seguenti vantaggi:

  • Editor libero a scelta
  • Elevata flessibilità per la creazione di template
  • I contenuti o il progetto web non sono legati a un ambiente preciso
  • Controllo delle versioni con Git
  • Supporta diversi framework front end come Bootstrap o Semantic UI
  • Funziona con tutti i comuni web server

Chi non volesse gestire il progetto con Jekyll sul proprio server, ha la possibilità di hostarlo su GitHub Pages. Il servizio hosting della piattaforma di sviluppo GitHub si basa sull’engine di Jekyll e viene messo a disposizione gratuitamente per tutti gli utenti del generatore del sito. GitHub Pages offre con Jekyll Theme Chooser un tool con cui si può creare direttamente su GitHub il proprio sito web. Tramite plug-in potete ampliare in qualsiasi momento la gamma di funzioni dell’alternativa a WordPress rivolta agli sviluppatori. Così Jekyll distingue 5 categorie: Generators, generatore di contenuti basato su regole; Converters, implementazione di nuovi linguaggi di markup; Commands, sottocomandi; Tags, altri tag Liquid e Hooks, miglioramenti di diversi aspetti del processo di sviluppo.

Pro Contra
Nessuna limitazione nel processo di programmazione Non disponibile in italiano
Hosting gratuito, performante e sicuro su GitHub Pages Mancanza di un tool di elaborazione di immagini

Riepilogo: le alternative a WordPress a confronto

Ognuno dei tool di sviluppo web presentato ha punti di forza specifici, che risiedono ad esempio nelle funzioni di marketing, nella presentazione di elementi multimediali o ancora nel rispondere alle esigenze dei redattori. Quindi si dimostrano per questi campi di applicazione delle utili alternative a WordPress e fanno una seria concorrenza al leader del settore, senza però perseguire l’obiettivo di assomigliare a WordPress sotto tutti i punti di vista. Nel nostro confronto sui CMS trattiamo tutti i sistemi all-in-one che possono essere utilizzati per realizzare i più diversi progetti (piccoli o grandi) come l’ex CMS per blog.

Alternative a WordPress Sviluppatori Anno di rilascio Lingua Gestione autonoma dellʼhosting Adatto per
MyWebsite IONOS 2014 Italiano No Siti (privati, PMI)
Anchor CMS Community 2012 Diverse lingue, tra cui anche l’italiano Blogger, aziende
Ghost Ghost Foundation 2013 Inglese Blogger, redattori
Jekyll Tom Preston-Werner 2008 Inglese Sviluppatori
Kirby Bastian Allgeier 2012 Inglese Principianti
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