Cosa sa Google di me? Le informazioni salvate da Google

Usare un servizio o un’app di Google equivale ad acconsentire alla raccolta di informazioni legate alle proprie abitudini di ricerca, ai siti web visitati con Google Chrome, ai propri spostamenti abituali su Google Maps e molto altro. Fortunatamente è possibile visualizzare le informazioni personali salvate da ciascun servizio tramite Google Dashboard.

Protezione e raccolta dei dati nell’universo Google

Prima di prendere in esame cosa Google sappia effettivamente di voi, è bene mettere in chiaro che una buona parte dei servizi offerti dall’azienda consiste nel mostrare ai propri utenti pubblicità il più possibile personalizzata. Più l’annuncio soddisfa i bisogni della persona che lo guarda, più aumenta la probabilità che questa effettui un acquisto o utilizzi il servizio pubblicizzato. Sostanzialmente, Google guadagna principalmente con gli annunci pubblicitari pubblicati dalle aziende all’interno della rete Google. Pertanto l’analisi web e la protezione dei dati personali spesso non sono due attività compatibili.

La domanda “cosa sa Google di me” può essere intesa anche in questo modo: quali informazioni su di me sono presenti sul web? Ma non è di questo che vogliamo parlare in questo articolo: infatti Google non salva le informazioni ricavate dalle ricerche effettuate, ma visualizza informazioni contenute su altri siti web. Se volete scoprire quali informazioni circolano su di voi in internet, vi basterà eseguire una ricerca su Google digitando il vostro nome fra virgolette, ad esempio “Francesca Bianchi”. Al tal proposito tenete in considerazione che ci possono essere più persone con lo stesso nome.

N.B.

Dal 2014 non è più così facile cancellare le proprie informazioni personali dai risultati di Google. Per richiedere di rimuovere dei risultati da Google, è necessario compilare un apposito modulo che troverete nell’area assistenza dell’azienda. In alternativa, potete rivolgervi al gestore del sito web che contiene le informazioni che volete eliminare.

Quali informazioni è autorizzato a raccogliere Google?

La portata, le modalità di raccolta delle informazioni di un utente e la loro memorizzazione sono definiti nelle norme sulla privacy di Google. Usando i servizi offerti da Google si accettano automaticamente tali termini. Anche se effettuate delle ricerche su Google senza aver creato un account, riceverete i termini e le condizioni a intervalli regolari. Per poter continuare a usare il servizio dovrete accettarle e lo stesso accade se decidete di creare un account Google.

Le condizioni indicano che Google memorizza informazioni di profilo quali indirizzo e-mail, numero di telefono e carte di credito (se aggiunte). Inoltre, raccoglie anche dati relativi all’uso dei servizi e delle app di Google, ad esempio ricerche effettuate sul motore di ricerca, dati relativi alla posizione geografica, contatti, informazioni inserite sul calendario, foto, video o comandi vocali.

In aggiunta, Google raccoglie informazioni relative al dispositivo in uso, raggruppandole in un cosiddetto profilo utente. Queste includono fra l’altro il modello esatto del dispositivo, le dimensioni dello schermo e il sistema operativo. Ma non è tutto: Google memorizza anche informazioni sulla rete mobile, l’indirizzo IP, il numero della carta SIM e l’identificativo del dispositivo (il codice IMEI per gli smartphone).

L’azienda dichiara di usare tali informazioni soprattutto per migliorare l’esperienza utente, ad esempio per visualizzare un determinato sito web nel formato più appropriato per il dispositivo in uso. Inoltre, questi dati servono a fornire, migliorare e gestire nel lungo periodo i servizi offerti, attuali e futuri. In Italia, le condizioni di Google devono soddisfare i requisiti del GDPR.

N.B.

Nella nostra Digital Guide trovate un articolo sui 10 principali motori di ricerca, riportante un elenco delle aziende e un confronto fra le diverse politiche di raccolta dei dati.

Dove posso vedere quello che Google sa di me?

I singoli servizi di Google sono dotati di una sezione dove è possibile prendere visione delle informazioni salvate, ad esempio dati legati all’account di YouTube o ancora relativi all’utilizzo di siti web o servizi come Google Maps.

Nella maggior parte dei casi, i diversi servizi offrono la possibilità di personalizzare le impostazioni sulla privacy e anche di bloccare la raccolta di determinate informazioni.

Quali informazioni salva Google?

Se l’accesso all’account Google è attivo, tutte le ricerche effettuate su Google verranno salvate nella cronologia personale. La cronologia tiene traccia di tutti i siti web visitati e del termine inserito per la ricerca. Se la ricerca viene eseguita tramite il proprio profilo, questa viene collegata automaticamente all’account Google.

Nella cronologia non vengono salvate solo informazioni relative alle ricerche effettuate dal browser. In aggiunta, è possibile risalire alle schede che sono state aperte su altri dispositivi, ad esempio sullo smartphone.

Visualizzare la cronologia sul browser Google Chrome:

  1. Per visualizzare le voci della cronologia, fate clic sul menu a tre punti situato in alto a destra vicino alla barra di ricerca di Chrome, accanto all’icona dell’account Google.
  2. Selezionate il punto “Cronologia”. Comparirà una lista con le ultime ricerche effettuate.
  3. Cliccando sul menu “Cronologia” apparirà l’elenco completo. È possibile aprirlo anche con la combinazione di tasti [Ctrl] + [H].
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La cronologia riporta l’elenco di tutti i siti web visitati.
  1. Questa pagina riporta anche l’opzione “Schede di altri dispositivi”, dove ad esempio potrete trovare la cronologia delle ricerche effettuate dal vostro smartphone.
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Nella cronologia vengono salvate anche le schede aperte da altri dispositivi.

La cronologia viene memorizzata anche senza account Google. Si tratta di un’opzione presente di default in quasi tutti i browser e non solo in Google Chrome. Le opzioni relative alla cronologia possono essere modificate in modo tale da impedirne la memorizzazione o assicurarne la cancellazione dei dati quando il browser viene chiuso.

Inoltre, Google si serve dell’indirizzo IP per raccogliere informazioni relative alla posizione o al dispositivo utilizzato dall’utente. La buona notizia: queste informazioni non sono visibili, in quanto memorizzate in forma anonima. Se desiderate impedire completamente il tracciamento del vostro indirizzo IP potete usare un servizio VPN.

Ulteriori informazioni contenute in Google Dashboard

Google Dashboard fornisce un elenco di tutti i servizi collegati al proprio account utente, ad esempio Gmail, Google Calendar o YouTube.

La Dashboard è una buona soluzione per ottenere una visione d’insieme delle diverse impostazioni di ciascun servizio.

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Google Dashboard consente di modificare le impostazioni sulla raccolta di informazioni per ciascun servizio.
N.B.

Google Workspace offre una soluzione aziendale completa per la collaborazione fra team. La sincronizzazione di servizi, come Gmail, Documenti Google e Google Calendar, facilita la collaborazione su progetti e documenti.

Google crea profili utente?

Google crea profili utente personalizzati contenenti tutte le informazioni relative ai termini usati per le ricerche, all’uso del sistema operativo Android e delle app Google. Se avete effettuato l’accesso al vostro account Google, sul vostro profilo verranno memorizzate tutte le vostre attività.

Google raccoglie e analizza informazioni dei propri utenti per assicurare un alto grado di personalizzazione dei risultati di ricerca e per proporre pubblicità altamente mirate, il che contribuisce a far lievitare le entrate pubblicitarie e quindi il fatturato di Google.

In pratica questo significa che Google raccoglie informazioni molto diverse per ottenere un quadro il più completo possibile di una persona. Le ricerche effettuate, le posizioni e le abitudini di utilizzo delle app, nonché i pagamenti effettuati con Google Pay, forniscono all’azienda preziose informazioni sulle preferenze degli utenti.

N.B.

Numerose aziende puntano sulla collaborazione con Google per raggiungere al meglio i propri clienti: rankingCoach di IONOS è lo strumento ideale per ottimizzare il vostro sito web per i motori di ricerca. Il servizio rankingCoach analizza la visibilità del sito web e fornisce supporto professionale per la sua ottimizzazione.

Come posso modificare e gestire le informazioni su di me di cui Google è in possesso?

Come già accennato, Google Dashboard consente di modificare le impostazioni relative ai servizi utilizzati. Ad esempio, è possibile disattivare la cronologia delle posizioni su Google Maps per impedire al servizio di memorizzare i luoghi visitati. La Dashboard consente di gestire tali informazioni in maniera centralizzata, di modo che eventuali modifiche siano attive su tutti i dispositivi collegati all’account Google.

Senza l’uso di programmi speciali, solitamente si può fare ben poco per contrastare le informazioni raccolte da Google. Tuttavia, è possibile “neutralizzare” tali informazioni effettuando le ricerche in modalità anonima e senza accedere al proprio account Google. Questo non impedirà a Google di raccogliere informazioni, ma non gli consentirà di attribuirli a una persona o a un profilo specifico.

Se avete un negozio o un’attività commerciale operante a livello locale, forse vi interesserà sapere che non dovete necessariamente accettare tutte le recensioni su Google. Se pensate che le critiche mosse alla vostra attività siano illegittime, potete richiedere la cancellazione delle recensioni Google.

N.B.

Per numerose aziende è particolarmente importante essere trovate dai potenziali clienti. Se desiderate aumentare la vostra visibilità potete sfruttare gli elenchi online di settore: List Local di IONOS provvederà a inserirvi automaticamente in numerose directory.

Posso bloccare la raccolta di un determinato tipo di informazioni?

In linea di massima potete limitare le attività di Google come segue:

  • Modificando le impostazioni del vostro browser e dell’account Google.
  • Usando le schede del browser in modalità privata.
  • Usando servizi alternativi a Google per eseguire le vostre ricerche online.
  • Disattivando la geolocalizzazione su Google Maps.
  • Usando un sistema operativo diverso da Android sui dispositivi mobili.
  • Usando servizi diversi da quelli offerti da Google, ad esempio LibreOffice o OpenOffice al posto di Documenti Google.
  • Disattivando l’utilizzo di script per contrastare il browser fingerprinting e il canvas fingerprinting.

Ricordate: i servizi offerti da Google sono gratis fino a un certo punto; le informazioni raccolte dall’azienda sono il prezzo da pagare. Anche se Google non è l’unica impresa a operare in questo modo, siete voi a decidere quali servizi usare e a quale gestore affidarvi. Ricordate che nulla vi viene regalato.

Posso cancellare la cronologia di Google?

Potete cancellare la cronologia di Chrome ovvero la cronologia delle ricerche su Google facendo clic su “Cronologia” nelle impostazioni del browser e cancellando la lista completa.

Allo stesso modo potete cancellare la cronologia nel vostro account Google. In questo articolo del Centro Assistenza Google afferma di eliminare completamente la cronologia dal proprio sistema, ma precisa che si riserva il diritto di conservare alcune informazioni in caso di esigenze aziendali specifiche.

Gli utenti che desiderano iniziare a usare servizi diversi da Google possono iniziare a chiudere gli account esistenti, ad esempio cancellare l’account Gmail.

Conclusione: usare i servizi Google equivale a pagare con i propri dati personali

Google offre un numero elevato di servizi particolarmente comodi da usare grazie all’account Google. Tuttavia, la creazione di un profilo utente unita all’uso di uno smartphone con sistema operativo Android consente all’azienda di raccogliere una grande quantità di informazioni personali. Inoltre, Google crea profili nei quali viene salvata la maggior parte delle attività online e offline di ciascun individuo, come ad esempio la posizione. Le possibilità di ridurre la quantità di dati trasmessi a Google sono limitate, ma è comunque possibile modificare le impostazioni relative ai servizi e alle app di Google.

L’unico modo per muoversi in rete in modo “invisibile”, ovvero senza lasciare traccia, è usare servizi alternativi a Google. Questo comporta tuttavia un dispendio di tempo non trascurabile, perché è necessario rivolgersi a diversi fornitori di servizi.

N.B.

Se dopo aver provato eventuali fornitori di servizi alternativi desiderate fare marcia indietro, potete recuperare l’account Google.

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