SEO per siti web multilingue
Le aziende che si presentano online o che vendono i loro prodotti nei negozi online cercano di solito anche di aumentare la copertura del loro progetto web. A questo scopo, creare contenuti di alta qualità è importante tanto quanto posizionarsi il più possibile in alto sui motori di ricerca e seguire una strategia di marketing efficace. Anche l’aperura ai mercati internazionali attraverso siti web multilingue gioca un ruolo decisivo, anche se spesso non si mette in conto che l’impegno richiesto va ben oltre la semplice traduzione dei testi.
- Migliore posizionamento su Google senza agenzie esterne
- Risposte veloci a commenti o recensioni sui social media
- Nessuna conoscenza SEO o di marketing online richiesta
Le sfide di un sito web multilingua
La pianificazione relativa a una presenza web multilingua gira molto attorno al tema delle traduzioni. Non solo è essenziale tradurre i contenuti pubblicati, ma anche gli elementi di navigazione e i comandi. Per questo motivo, indipendentemente dalla mole delle misure necessarie per l’internazionalizzazione del tuo progetto web e delle risorse di cui disponi, spesso è necessario rivolgersi a professioniste e professionisti del settore, che non fanno parte della tua azienda.
Se hai un sito web multilingua, anche l’assistenza clienti dovrebbe essere disponibile nelle varie lingue da te offerte. Di grande importanza sono anche le campagne di marketing specifiche per Paesi e lingue, una link building coerente e l’impostazione di una struttura tecnica adatta (web hosting, nome del dominio e certificato SSL). Amministrando il tuo progetto tramite un CMS, l’inserimento di contenuti multilingue dovrebbe essere più semplice.
Dopo aver terminato con queste prime mansioni, potrai dedicarti alla disciplina principale e più importante, la SEO internazionale (ovvero l’ottimizzazione internazionale per i motori di ricerca). Si tratta di adattare e quindi anche di tradurre i set di parole chiave e gli URL, ma anche mezzi tecnici come lo sviluppo di una struttura adatta alle varie pagine o l’inserimento dei giusti link o inoltri.
Se nel corso dell’internazionalizzazione decidessi di espandere la tua offerta online anche verso l’Europa orientale e il mercato asiatico, oltre a Google, per le misure SEO multilingue pianificate dovresti prendere in considerazione i motori di ricerca più popolari in queste zone. Infatti, i motori di ricerca più popolari a livello locale, come Yandex (in Russia), Baidu (in Cina) o Yahoo (in Giappone), sono essenziali per la tua strategia SEO internazionale. Per la SEO nell’e-commerce aumenta inoltre anche l’importanza di Amazon e la sua funzione di ricerca integrata.
Un’internazionalizzazione efficace aumenta il prestigio, ma rafforza anche la fiducia dei clienti attuali e potenziali nei confronti della tua azienda. Di seguito abbiamo riassunto quali sono gli aspetti a cui prestare attenzione nell’ottimizzazione internazionale per i motori di ricerca e quali sono gli errori che dovresti assolutamente evitare.
SEO per sito web multilingue
L’ottimizzazione del tuo sito web per più lingue può aprirti le porte dei mercati globali e far aumentare la visibilità della tua azienda a livello internazionale. La SEO per i siti web multilingue garantisce che la tua pagina venga facilmente trovata online e apprezzata in diverse regioni linguistiche. Muovi i primi passi nel mondo della SEO multilingue e scopri come puoi ampliare la copertura del tuo sito e raggiungere efficacemente nuovi gruppi target.
Un’adeguata struttura di dominio
La SEO internazionale inizia già dalla ricerca del dominio o dei domini più adatti. In seguito, non solo devi stabilire se utilizzare uno o più domini per le lingue offerte, ma anche quale tipo di estensione risulta più adatto al tuo progetto web e come deve essere strutturato l’URL completo. Nella tabella seguente ti illustriamo le quattro possibili opzioni con i relativi vantaggi e svantaggi:
Struttura dell’URL | Esempio | Vantaggi | Svantaggi |
---|---|---|---|
Domini nazionali (ccTLD) per ogni singolo mercato | iltuoecommerce.it | Area geografica univoca Posizione geografica dei server irrilevante Facile suddivisione dei vari siti web |
Richiede una struttura di dimensioni maggiori Linee guida per ccTLD in parte molto rigide e una disponibilità limitata Soluzione costosa |
Sottodomini con domini generici di primo livello (gTLD) | it.iltuoecommerce.shop | Permette di affidarsi a server con posizione geografica diversa Facile suddivisione dei vari siti web |
Gli utenti potrebbero non riconoscere il riferimento locale (“it” potrebbe anche indicare solo la lingua) |
Sottodirectory con domini generici di primo livello (gTLD) | iltuoecommerce.shop/it/ | Poca manutenzione richiesta | La posizione geografica dei server è solo una Suddivisione complessa dei vari siti web |
Parametri URL | iltuoecommerce.shop?loc=it | Suddivisione complicata |
Se stai pianificando di realizzare un sito web multilingue, le prime tre soluzioni proposte sono le più rilevanti, poiché quella dei parametri URL non è realmente adatta all’internazionalizzazione di pagine web. Google si oppone esplicitamente a questo procedimento, poiché in questo modo è difficile garantire un’indicizzazione pulita delle pagine. Dovresti quindi optare per la variante ccTLD, per i sottodomini o per la sottodirectory, anche se ognuna di queste opzioni ha i propri punti di forza e i propri punti deboli.
Ad esempio, i domini nazionali risultano facili da comprendere e da classificare sia per gli utenti, sia per gli strumenti dei motori di ricerca. Inoltre, disponendo di una serie di ccTLD diversi non dipenderai da server presenti in un luogo specifico e riuscirai a ottimizzare la raggiungibilità e il tempo di caricamento delle varie versioni del tuo negozio online basandoti su una scelta ben ponderata dell’infrastruttura.
D’altro canto, questa tipologia di dominio è anche collegata con costi elevati e un investimento di energia notevole per la sua gestione, se paragonato alle altre possibilità. Inoltre, ognuno di questi siti web partirebbe da zero, senza poter contare sulla storia e sulla visibilità del sito originale, rendendone l’avvio ben più faticoso.
Per iniziare a cimentarsi con la SEO internazionale si consiglia perciò l’utilizzo di un dominio generico, dove le varianti, create tramite l’impostazione di sottodirectory, hanno il vantaggio che tutte le pagine possono beneficiare dell’autorevolezza del dominio principale. Allo stesso tempo, essendo tutte riconducibili agli stessi server e quindi a un’unica posizione geografica, risulterà più complicata la suddivisione delle pagine. Con la combinazione di domini generici di primo livello e vari sottodomini, la suddivisione risulterà chiaramente più flessibile, ma presenta sempre lo stesso problema che le pagine create si trovano inizialmente sprovviste di indicizzazione.
La scelta della struttura del dominio più adeguata dipende fortemente dalla tua disponibilità finanziaria. Se devi fare i conti con un budget risicato e vorresti puntare alla SEO internazionale, utilizzando il tuo sito come base di partenza, ti consigliamo un dominio generico di primo livello con sottodirectory per le varie versioni linguistiche. Nel lungo periodo i domini nazionali sono però la soluzione più efficace, anche se più costosi. Invece, dovresti sempre evitare di ricorrere a parametri URL personalizzati.
Scelta consapevole del server
In passato la posizione geografica dei server per i progetti web internazionali faceva parte dei fattori ufficialmente dichiarati che venivano presi in considerazione per la valutazione da parte dei motori di ricerca. E anche se nel frattempo non è più così decisivo il fatto che ogni variante linguistica venga ospitata su un proprio server locale, nell’era dei dispositivi mobili la trasmissione veloce dei dati è diventata più importante che mai.
Specialmente chi gestisce un negozio online dovrebbe preoccuparsi di ridurre al massimo il tempo di caricamento e mettere in cima alla propria agenda anche la SEO internazionale, oltre a una buona infrastruttura del server e alle relative ottimizzazioni del codice. Le Content Delivery Network si sono affermate sempre più come un importante strumento di aiuto negli ultimi anni, che non convince solamente da un punto di vista della performance, ma anche in materia di sicurezza.
Anche se i server locali non sono più così direttamente importanti per il ranking sui motori di ricerca, dovresti utilizzare per quanto possibile dei server geograficamente vicini per l’infrastruttura del tuo progetto web. In determinati Paesi come la Cina l’utilizzo di server vicini geograficamente è d’obbligo se desideri ospitare il tuo progetto con estensioni di dominio nazionali. In molti casi vale anche la pena utilizzare le CDN.
Ricerca esaustiva delle parole chiave
Naturalmente devi scegliere bene la struttura del tuo dominio. Tuttavia, la disciplina chiave dell’ottimizzazione per i motori di ricerca per siti multilingue è una strategia di keyword ben architettata e consolidata. I concetti chiave tematicamente rilevanti attirano l’attenzione dei crawler verso le tue pagine e ti aiutano a ottenere un miglior ranking. Chi gestisce un negozio online fa di solito lo stesso errore sulle parole chiave, al momento di creare una versione in un’altra lingua del proprio progetto web: viene condotta una ricerca sui termini rilevanti per la lingua originale del progetto e si utilizza il set di keyword ottenuto come base per tutte le altre lingue.
In questo contesto una traduzione letterale delle parole chiave, sebbene risulti di gran lunga qualitativamente migliore e user-friendly rispetto alle traduzioni con software vari, ha comunque l’effetto di rendere meno efficace la SEO internazionale in molti casi. Poiché da un lato seguendo questo modo di procedere si ignorano completamente i già menzionati motori di ricerca di una determinata area geografica, come ad esempio Baidu in Cina. Dall’altro, non si può dare per scontato che una parola chiave meramente tradotta sia rilevante anche nella lingua di destinazione.
Anche in aree nelle quali si parla la stessa lingua può capitare che i concetti siano parzialmente diversi (per esempio le differenze tra il Regno Unito e gli Stati Uniti). In questo modo rischi che contenuti di alta qualità in più lingue non vengano trovati né dagli utenti né dai motori di ricerca.
Se lavori esclusivamente con il set di parole chiave di un’unica lingua, corri il rischio di ostacolare l’indicizzazione delle pagine tradotte in maniera decisiva. È consigliabile, perciò, condurre ricerche separate per le singole versioni linguistiche (e, se rilevante, per i diversi motori di ricerca), così da ottenere termini con un elevato volume di ricerca e una forte rilevanza per ogni singola lingua.
Inviare i giusti segnali specifici per lingua
I motori di ricerca hanno come obiettivo quello di mostrare a ogni utente le pagine più rilevanti. Dunque, un utente italiano riceverà principalmente pagine dal contenuto locale e categorizzate come appartenenti al mercato italiano. Per riuscire a fare ciò, i crawler dei motori di ricerca prendono in considerazione diversi segnali specifici per Paese, come ad esempio
- lo stile linguistico;
- le peculiarità grammaticali;
- le valute o
- le unità di misura.
Più terrai in considerazione le caratteristiche per le varie lingue, più facile sarà riconoscere la rilevanza di queste per i rispettivi mercati da parte dei motori di ricerca. Inoltre, Google analizza gli indirizzi di contatto forniti nelle relative versioni specifiche per Paese e valuta in maniera migliore le pagine con informazioni di contatto nazionali.
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Per la SEO internazionale, ovvero l’ottimizzazione internazionale per i motori di ricerca, del tuo negozio online vale dunque il concetto che più chiari sono i segnali da te inviati, più facile sarà la categorizzazione del tuo progetto da parte dei motori di ricerca. Ma poiché questo non è sempre il caso, neanche con i migliori algoritmi, è possibile dare una mano ad alcuni motori di ricerca, tra cui Google e Yandex, con l’attributo hreflang. Una pagina rimanda a un’altra con il medesimo contenuto ma in un’altra lingua e riferendosi a un altro Paese, così gli utenti vengono reindirizzati automaticamente verso la variante linguistica più adatta. Le opzioni per l’implementazione di questo attributo sono tre:
- hreflang come link nell’header HTML: nel campo <head> puoi attivare il reindirizzamento tramite link. Ad esempio, se il tuo negozio online è disponibile in lingua italiana, inglese e spagnola, tutto quello che devi fare è aggiungere le seguenti righe di codice nell’intestazione HTML:
<link rel="alternate" hreflang="it" href="http://it.iltuoecommerce.shop/" />
<link rel="alternate" hreflang="es" href="http://es.iltuoecommerce.shop/" />
<link rel="alternate" hreflang="en" href="http://en.iltuoecommerce.shop/" />
html- hreflang nell’header HTTP: nel caso in cui volessi pubblicare sul tuo sito web multilingua dei file non in formato HTML, ma ad esempio in PDF, puoi definire l’attributo hreflang nel campo “link”:
Link: <http://it.iltuoecommerce.shop/>; rel="alternate"; hreflang="it", <http://es.iltuoecommerce.shop/>; rel="alternate"; hreflang="es", <http://en.iltuoecommerce.shop/>; rel="alternate"; hreflang="en"
html- hreflang nella sitemap: invece che con i linguaggi di markup, puoi segnalare le varie versioni linguistiche anche all’interno di una sitemap:
<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<url>
<loc>http://it.iltuoecommerce.shop</loc>
<xhtml:link
rel="alternate"
hreflang="it"
href=http://www.it.iltuoecommerce.shop
/>
<xhtml:link
rel="alternate"
hreflang="es"
href=http://www.es.iltuoecommerce.shop
/>
<xhtml:link
rel="alternate"
hreflang="en"
href=http://www.en.iltuoecommerce.shop
/>
</url>
htmlSiti web multilingue e contenuti duplicati
Anche se è altamente consigliabile offrire contenuti unici per tutte le versioni linguistiche, non sempre questo è realizzabile al 100%. In modo particolare quando si punta su due mercati che utilizzano la stessa lingua, com’è il caso di Germania, Austria e Svizzera o di Regno Unito e Stati Uniti, è difficile evitare la creazione di contenuti duplicati in siti multilingue. Fortunatamente nel caso di un negozio online in più versione linguistiche non è necessario nascondere tutte le pagine relative al tuo online shop e impedire l’accesso al crawler di turno tramite il file robots.txt o tramite il tag “noindex”. Se offri gli stessi contenuti su URL diversi, puoi utilizzare in determinate condizioni l’attributo canonical, implementabile come link nell’header HTML, esattamente come hreflang.
Ad esempio, se hai impostato un URL per ciascuna delle varianti tedesca, austriaca e svizzera del tuo sito web e desideri utilizzare lo stesso identico contenuto per tutti e tre i negozi online, ti basta ampliare l’header HTML attraverso il seguente codice:
<link rel="alternate" hreflang="de" href="http://de.iltuoecommerce.shop /" />
<link rel="alternate" hreflang="ch" href="http://ch.iltuoecommerce.shop/" />
<link rel="alternate" hreflang="at" href="http://at.iltuoecommerce.shop /" />
<link rel="canonical" href="http://www.de.iltuoecommerce.shop /" />
htmlIn questo modo, essendo stato assegnato lo stesso attributo a tutte e tre le pagine, i motori di ricerca sanno che devono indicizzare le pagine separatamente. La cosiddetta copia originale in questo caso è la pagina tedesca de.iltuoecommerce.shop, la quale è anche quella che viene mostrata preferibilmente. Tutti i segnali SEO, come ad esempio i link esterni, vengono conteggiati come se esistesse un’unica pagina.
Naturalmente anche per i siti web multilingue vale la regola d’oro secondo cui si deve evitare il più possibile di creare contenuti duplicati. Poiché non sempre è possibile, esiste l’attributo canonical che segnala ai motori di ricerca quando vengono utilizzati gli stessi contenuti per più versioni linguistiche.
Link building specifica per i vari Paesi
Anche nella SEO internazionale l’ottimizzazione off-page risulta essere una componente importante per il successo. I backlink di qualità e di fonti attendibili non hanno solo un effetto positivo sul ranking dei motori di ricerca, ma aiutano anche a ottenere la fiducia dei potenziali clienti. Con collegamenti specifici per Paese fornite utili informazioni ai motori di ricerca, su quale versione linguistica sia rilevante per un determinato utente. Questa sottodisciplina della SEO per siti web multilingue prevede chiaramente numerosi sforzi e anzi risulta essere senza dubbio uno dei compiti più dispendiosi. Sin da subito dovresti infatti occuparti di trovare collegamenti fruttuosi, così da non doverci pensare in un secondo momento, finendo poi con il doverti affidare a dei professionisti del settore esterni e molto cari.
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Approccio individuale, layout delle pagine e design
Nel 2003 eBay stava pianificando la grande avanzata in Cina, ma dopo tre anni decise di ritirarsi dal mercato cinese e lasciare il campo al concorrente Alibaba e alla sua piattaforma Taobao. Oggi la compagnia asiatica fattura più di eBay e Amazon messi assieme e si sta espandendo sempre più anche verso occidente. Tra i numerosi motivi che hanno portato allora eBay a un insuccesso nella “terra di nessuno” vi sono tra gli altri la difficoltà in materia di localizzazione. Il colosso si è rifiutato di provvedere a implementare gli adattamenti necessari per quanto riguarda le funzionalità e l’aspetto della propria piattaforma di vendita online, poiché essi avevano già riscosso un enorme successo negli Usa e nel resto del mondo occidentale.
Taobao aveva invece tutto ciò a cui era abituata la clientela cinese: icone graziose, animazioni luccicanti e una chat tramite la quale gli interessati e le interessate potevano prendere contatto con il venditore. Questo mostra quanto possa essere importante tenere in considerazione la user experience all’interno della pianificazione del proprio negozio online multilingua o della SEO per un sito web multilingue. Anche se il mercato asiatico rappresenta certamente un esempio estremo, delle piccole e sottili modifiche potrebbero risultare determinanti per il successo o l’insuccesso del tuo negozio online in un determinato Paese.
Tenta di scoprire le peculiarità del comportamento degli utenti, così da adattare perfettamente le varie versioni linguistiche del tuo negozio online alle abitudini e ai desideri della relativa clientela. A questo scopo risulta molto importante un’analisi dei servizi offerti da un’azienda concorrente. Indipendentemente dalle misure da te adottate, il tuo marchio dovrebbe essere preso sul serio nei vari Paesi.
SEO internazionale: gli errori principali
Se gestisci un progetto web con più versioni linguistiche, dovresti confrontarti assolutamente con le possibilità precedentemente elencate per l’ottimizzazione per i motori di ricerca dei siti web multilingue. Tuttavia, è importante non fare le cose a metà: infatti non importa se sei alla ricerca delle giuste parole chiave, se stai implementando i tag o occupandoti della link building, puoi sempre commettere un errore che mette i bastoni fra le ruote a una buona visibilità del tuo progetto web.
Errore 1: concentrarsi sui reindirizzamenti basati su IP
Spesso l’implementazione dei tag hreflang viene liquidata come troppo dispendiosa e complicata. Al loro posto, si utilizzano spesso reindirizzamenti automatici basati sull’indirizzo IP, in modo da riuscire a condurre gli utenti sulla versione corretta. Per diversi motivi questa non è la soluzione ottimale: da un lato, rende enormemente più complicata la categorizzazione e l’indicizzazione delle tue pagine per i crawler dei motori di ricerca. Dall’altro, il rilevamento IP non è sempre accurato e in alcuni casi risulta semplicemente inadeguato.
In questo modo gli utenti finiscono velocemente su pagine inadeguate per le loro esigenze. Se volessimo fare un paragone, utilizzare unicamente l’indirizzo IP come criterio, sarebbe come se gli ospiti di un hotel venissero accolti tutti nella stessa lingua indipendentemente dalla loro nazionalità di appartenenza. Inoltre, un elevato numero di reindirizzamenti influirebbe anche negativamente sui tempi di caricamento.
Errore 2: tag hreflang errati
Se si sbaglia a implementare i tag hreflang, può facilmente capitare che i motori di ricerca li interpretino in maniera errata o li ignorino del tutto. Un errore ricorrente è in questo caso l’utilizzo di abbreviazioni linguistiche e di sigle di Paesi non corrispondenti agli standard ISO vigenti e che non provvedono alla categorizzazione desiderata. In altri casi gli attributi hreflang e le impostazioni nella Google Search Console sono contraddittori o sono semplicemente privi di backlink. Inoltre, spesso sopraggiungono complicazioni nel caso in cui doti i tuoi siti web sia degli attributi hreflang che del tag canonical. Se desideri avere informazioni precise riguardo alle fonti di errori relative a questo attributo, leggi l’articolo della nostra guida dedicato all’attributo hreflang.
Errore 3: strutturazione illogica del dominio
Come già appurato, la scelta della struttura del dominio gioca un ruolo importante nella SEO internazionale. Mentre la strategia scelta può rivelarsi sbagliata nonostante un’attenta pianificazione, ci sono degli errori che indipendentemente dalle circostanze possono e devono essere evitati. La combinazione di un dominio nazionale di primo livello con sottodirectory per le singole versioni linguistiche è già di per sé contraddittoria: difatti l’indicazione geografica attraverso i ccTLD è già predefinita (solitamente Google la classifica automaticamente nella sua Search Console), solo per poi essere vanificata dalle sottodirectory. Come se non bastasse, le sottopagine appariranno solo raramente tra i risultati di ricerca dei corrispettivi utenti.
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Errore 4: collegamenti inappropriati
Specialmente chi gestisce un progetto nuovo tende spesso a tralasciare aspetti come la qualità, la funzionalità e la sensatezza, al momento della link building: un modo di procedere che può presto rivelarsi controproducente. Poiché la link building è ancora più complessa nei siti web multilingue, anche gli esperti della SEO devono lottare costantemente per assicurarsi che tutti i collegamenti siano corretti.
Spesso viene infatti commesso l’errore che un collegamento esterno di uno specifico Paese non rimanda all’URL del Paese rilevante, bensì al dominio principale in un’altra lingua. Ciò influirà negativamente sui visitatori e sulle visitatrici che avranno seguito il link da te inserito, ma non persegue lo scopo di aumentare il potenziale dei link dell’URL alternativo. Altri problemi spesso verificatisi sono link non più attuali e quelli che non funzionano più per vari motivi, così come un numero troppo elevato di collegamenti interni.
Errore 5: ignorare gli utenti dei dispositivi mobili
L’ottimizzazione del tuo sito web per i dispositivi mobili è particolarmente importante nell’ambito della SEO internazionale, poiché in alcuni Paesi l’accesso a internet da dispositivi mobili supera di gran lunga quello da desktop. Se desideri presentare il tuo sito web multilingua all’estero nel miglior modo possibile secondo criteri SEO, è essenziale ottimizzarlo anche per gli utenti dei dispositivi mobili. Un sito web mobile-friendly garantisce una migliore esperienza dell’utente, che a sua volta porta a tassi di coinvolgimento maggiori e a tassi di rimbalzo inferiori.
Inoltre, i motori di ricerca come Google tengono conto della facilità d’uso dei dispositivi mobili come fattore di ranking. Pertanto, i siti web multilingue e allo stesso tempo ottimizzati per i dispositivi mobili hanno maggiori possibilità di posizionarsi più in alto nei risultati di ricerca. Come già accennato, i visitatori e le visitatrici di molti Paesi, come India, Brasile, Cina o Indonesia, utilizzano principalmente gli smartphone per accedere a internet. Ciò significa che un sito web non ottimizzato in questo senso potrebbe escludere gran parte del gruppo target.
Per questo motivo, l’ottimizzazione mobile del tuo sito web multilingue non è solo un vantaggio, ma un’assoluta necessità per una SEO internazionale di successo. Occorre prestare particolare attenzione a un tempo di caricamento rapido del sito web multilingue per la SEO, all’adattamento alle diverse dimensioni degli schermi e a un’interfaccia facile da usare per la navigazione sui touch screen.
Considerare questi aspetti può migliorare significativamente la visibilità del tuo sito web multilingua nei motori di ricerca e aiutare a raggiungere un pubblico globale in modo più efficace.
Errore 6: mancata ricerca delle parole chiave locali
Un altro punto che spesso fa sì che il tuo sito web multilingua non venga trovato può essere una ricerca di parole chiave locali inadeguata. Ciò significa che il meta titolo, la meta descrizione e l’URL non sono stati ottimizzati per il Paese in questione e la relativa lingua. La tua strategia di SEO internazionale non può funzionare in questo modo. Un adattamento sufficiente deve anche tenere conto delle differenze culturali nel comportamento di ricerca, come la scelta delle parole, alcune frasi, i sinonimi, la struttura delle frasi e la grammatica. Per entrare veramente in contatto con il tuo pubblico locale, dovresti investire in traduzioni professionali e nella personalizzazione culturale dei contenuti come parte delle misure SEO per il tuo sito web multilingua.