Twitter Analytics: Twitter per le aziende – parte 2

La prima parte della serie di articoli “Twitter per le aziende” ha introdotto la tematica dell’utilizzo ottimale di Twitter, dando consigli su come ottenere una grande community di follower. Ora nella seconda parte della serie vi presentiamo alcuni tool di Twitter: gli strumenti che supportano l’azienda nella gestione del proprio account di Twitter e gli altri che ne monitorano l’andamento. Le sue svariate offerte orientate verso le esigenze delle aziende rendono Twitter molto attraente in termini di social media marketing: sul suo sito web il servizio di microblogging gestisce le sezioni “Aziende” e “Marketing”, un blog per piccoli imprenditori e l’eBook #TweetSmarter, che dà consigli a professionisti dei settori creativi su come ottenere più conversion. Oltre a ciò Twitter offre anche il tool di misurazione Twitter Analytics. Si tratta di un tool di analisi molto ampio che misura il raggio d’azione dei vostri tweet e registra gli interessi dei vostri follower. Twitter Analytics è stato concepito specificatamente per essere integrato nella strategia di marketing; in origine era a pagamento, ma dal 2014 è accessibile gratuitamente. Nonostante ciò non ha perso la sua caratteristica di prezioso strumento per la misurazione del successo degli account aziendali. Ma i tool utili non esistono solamente per la misurazione degli account Twitter: esistono programmi anche per la gestione dell’account, l’espansione della community di follower o l’ottimizzazione del content. Siccome la varietà di simili tool per Twitter è ancora relativamente ristretta, in questo articolo vi presentiamo quelli che risultano più utili per l’applicazione di un marketing di successo. Per concludere vi illustriamo come potete sfruttare al meglio il tool di analisi Twitter Analytics con il vostro account aziendale.

Tool per Twitter: migliorare la qualità dei tweet e la gestione del profilo

Se imparate ad utilizzare i giusti tool per Twitter, potete trarne notevolmente vantaggio perché vi facilitano l’uso del canale di marketing. Nello specifico per i profili di Twitter di piccole e medie imprese che devono integrare le loro attività sul social network senza poter contare sul supporto di un grande reparto di marketing che se ne occupi direttamente, questi tool alleggeriscono spesso il lavoro aumentando in maniera sostanziale le possibilità di successo della strategia scelta.

Basi e gestione del profilo

Gli URL e i link lunghi prendono molto spazio nei tweet. Si mangiano quindi preziosi caratteri che spesso si vorrebbero utilizzare altrimenti. Per questo motivo i cosiddetti “URL shortener”, ossia servizi di abbreviazione degli indirizzi web, appartengono ai tool dei quali non si dovrebbe mai fare a meno su Twitter. Gli strumenti come Google URL Shortner, Bitly e TinyURL vengono in aiuto in caso di URL troppo lunghi: grazie ad essi, infatti, si può generare un alias più breve dell’URL che rimanda all’URL originario. Nella gestione del profilo ci sono diversi strumenti che vi possono alleggerire il lavoro, come ad esempio Hootsuite o TweetDeck. Hootsuite è un classico tra i tool per Twitter e fra le altre cose permette la gestione di più account. Il programma analizza tutte le attività e le raccoglie su una bacheca. Invece, per avere una panoramica più strutturata delle attività dell’account, potete ricorrere a Tweetdeck, un client per Twitter altrettanto amato. Questo servizio è supportato dallo stesso Twitter e presenta su diverse colonne la timeline, i retweet e i messaggi privati. Grazie a un’interfaccia utente strutturata in maniera chiara, è possibile tenere sotto controllo e gestire al meglio le azioni dei diversi profili. La sfida maggiore del twittare è quella di scegliere il giusto tempismo nel farlo. Con il tool Twuffer si possono scrivere i tweet e poi fare in modo che vengano pubblicati automaticamente in un momento successivo prestabilito. In questo modo risulta uno strumento molto utile, soprattutto per quanto riguarda gli account aziendali: grazie ad esso, infatti, si twitta molto semplicemente durante l’ora di punta del traffico online del target di riferimento senza dover interrompere né lavoro né attività di tempo libero. Attraverso Audiense si può individuare prima il momento ottimale per la pubblicazione di un tweet. Il tool serve inoltre anche per la realizzazione di tweet rilevanti per il target e per analizzare le attività e gli interessi dei follower. Visto l’ampio spettro di funzioni di cui dispone, non stupisce dunque che il tool sia a pagamento.

Ottenere follower preziosi

Il punto di esplosione del successo su Twitter è rappresentato dai follower. Il tool Twellow aiuta a trovare utenti che appartengano al target: assortisce gli utenti di Twitter secondo il loro nome e settore in cui operano, creando così un indice settoriale grazie al quale ritrovare subito nuovi e rilevanti follower. Ma anche lo strumento Tweepi rintraccia gli utenti con interessi simili filtrandoli e offrendo la possibilità di richiamare ulteriori informazioni riguardo ai follower e lo stato di following dei singoli utenti.

Se si vogliono trovare perlopiù follower che hanno un ampio raggio d’azione oppure una grande influenza su potenziali clienti, allora il tool Klout è ciò che fa per voi. Lo strumento genera dei ranking di persone che hanno un grande seguito online, basandosi sul potere di cui dispongono. Negli Stati Uniti viene già utilizzato molto spesso e tramite questi ranking si scopre presto chi è da considerare un esperto o un’autorità in determinati settori. L’algoritmo che genera il ranking è ignoto e analizza la quantità di follower e dei like della persona in questione sui social network.

Il tool Grouptweet, invece, permette di inviare tweet a gruppi predefiniti, facendo sì che il post raggiunga esattamente il proprio target.

Ottimizzazione del content

I tool presentati finora semplificano l’organizzazione dell’account di Twitter. Ma è possibile avere un supporto tecnico anche durante la creazione di contenuti? La risposta è: sì! Ad esempio con il tool Nuzzel potete eseguire ricerche sul content: Nuzzel infatti crea un elenco delle notizie più importanti relative ai propri follower mostrando così ciò che interessa alla community. Una tale panoramica sugli interessi attuali dei follower può dare preziosi stimoli per il prossimo tweet di successo. Lo strumento Trendistic è una valida alternativa se non si dispone ancora di un numero sufficiente di follower per la valutazione con Nuzzel. Infine il tool Twtpoll genera quella tipologia di contenuti popolari, soprattutto tra le aziende, per invogliare i follower a partecipare attivamente: i sondaggi. Questi si possono creare con pochi clic e si integrano nel tweet o

Introduzione di Twitter Analytics: fare una stima del successo su Twitter

Per tutti coloro che utilizzano Twitter non solo come passatempo ma se ne servono invece per perseguire i propri scopi in termini di strategia e di marketing, risultano utili anche quei tool che misurano statisticamente l’account. Con l’aiuto di un simile tool di analisi potete ottenere i punti di forza e di debolezza della strategia che avete applicato al social network e di conseguenza migliorare le vostre attività. In questo ambito Twitter Analytics appartiene ai tool di analisi più apprezzati. Non è nemmeno necessaria l’iscrizione: basta un solo clic sul menu a tendina dell’account di Twitter e vi ritrovate sulla bacheca costellata di diagrammi che vi permettono di effettuare un’analisi precisa.

Quali sono i numeri più importanti dell’account Twitter?

Per poter analizzare le statistiche di Twitter Analytics in maniera mirata, dovreste per prima cosa capire quali sono i successi che volete misurare. A questo scopo dovete innanzitutto stabilire i KPI più importanti dell’account. L’abbreviazione KPI sta per “Key Performance Indicator” e si riferisce per l’appunto a un indicatore a partire dal quale si interpreta il progresso rispetto all’obiettivo prestabilito. I KPI importanti per i social media sono ad esempio l’aumento di follower o abbonati, il raggio d’azione dei contenuti e il numero di clic sul profilo. Anche per Twitter esistono questi indicatori di successo e si ottengono con l’aiuto di appositi tool di analisi.

Per stabilire il KPI per la misurazione del successo è prima di tutto indispensabile essere coscienti dei propri obiettivi: si tratta forse di arrivare alla maggior parte di utenti possibile (raggio d’azione)? O volete invece stimolare gli utenti così che interagiscano (engagement) con i contenuti, ossia condividendoli o commentandoli? Oppure ancora volete ottenere il maggior numero possibile di conversioni con una campagna? Per ognuno di questi obiettivi ci sono differenti KPI cruciali.

Se, ad esempio, volete aumentare la presenza della vostra azienda sul social network, allora i KPI decisivi saranno il numero di nuovi follower, i clic sul profilo e i tag. Per le aziende che operano nel settore dei servizi, invece, sono le relazioni con il cliente a essere determinanti, perciò il Key Performance Indicator più importante in questo caso è un elevato numero di interazioni dell’account. Se volete servirvi del profilo aziendale per farvi un nome come fonte di informazioni e notizie, allora dovete misurare in particolar modo il raggio d’azione di un tweet e la quantità di retweet o in alternativa analizzare i top tweet a seconda dei temi più seguiti.

Con Twitter Analytics si misurano le più differenti KPI che vengono poi rappresentate per mezzo di chiari diagrammi. Ma quali categorie copre esattamente il tool? E come si può ottimizzare la propria strategia di Twitter basandosi su KPI prestabiliti?

I componenti fondamentali di Twitter Analytics

Twitter Analytics si struttura su diverse sezioni. Le prime tre sono la “Home”, i “Tweet” e i “Segmenti di pubblico”, le quali analizzano statisticamente i dati dell’account.

“Home”: KPI e funzioni

La home dell’account fornisce informazioni generali rispetto alle attività del profilo. Nella sintesi a inizio pagina vengono dati i risultati più importanti.

Nel complesso sulla Home vengono registrate le statistiche relative alle seguenti KPI:

  • il volume di tweet: la quantità dei tweet inviati;
  • le impressioni di tutti i tweet: la frequenza con la quale gli utenti hanno visualizzato i tweet del profilo sulla loro timeline;
  • la quantità di visite del profilo
  • la quantità di nuovi follower;
  • la quantità di citazioni del proprio nome utente in altri tweet;
  • la valutazione di una best list con:
    • il top tweet: ovvero il tweet con il maggior numero di interazioni;
    • il follower più qualitativo: ovvero il follower con il maggior numero di follower;
    • la migliore citazione: ovvero il tweet con il maggior numero di visualizzazioni in cui viene citato il nome utente;
    • la migliore Twitter Card.

“Tweet”: KPI e funzioni

La seconda sezione Tweet elabora rilevanti informazioni rispetto ai singoli tweet. Si tratta o di valori medi relativi a tutti i tweet oppure di informazioni dettagliate dei singoli tweet.

Nella parte in alto della bacheca si vede il grafico con la storia delle visualizzazioni dei tweet pubblicati nell’ultimo mese. Con un clic sui dati si può modificare a piacere l’asse temporale della statistica. Nella timeline delle visualizzazioni vengono elencati i tweet pubblicati in ordine cronologico e le loro visualizzazioni, come anche le statistiche relative alle interazioni. Accanto si trovano ulteriori grafici su tassi di interazione, retweet e risposte. In più ogni tweet presente nella cronologia è visualizzabile nei suoi dettagli in una piccola finestra, nella quale vengono riassunte tutte le informazioni rilevanti sul successo dei singoli tweet.

Di seguito un elenco in cui si riassumono le KPI presenti all’interno della sezione “Tweet”:

  • informazioni dettagliate relative alla cronologia delle visualizzazioni in un lasso di tempo da stabilire liberamente;
  • un elenco dei top tweet;
  • la cronologia del tasso di interazione che Twitter elabora a partire dalle visualizzazioni e dalle interazioni;
  • informazioni sulle singole interazioni: grafici sulla cronologia dei clic sul link, visualizzazioni di foto e video, risposte, retweet, like e visualizzazioni del profilo;
  • informazioni dettagliate relative a ogni singolo tweet: ovvero relative a retweet, like, clic sul link, risposte, interazioni di media (con quanta frequenza vengono aperti foto e video), ampliamento della voce “Dettagli” (con quanta frequenza gli utenti hanno cliccato su “maggiori informazioni”) e clic sul profilo.
Fatto

I dati delle statistiche sulle visualizzazioni dei tweet si riferiscono esclusivamente alle visualizzazioni sullo stesso Twitter, per cui non vengono tenute in considerazione quelle avvenute tramite client di Twitter, come i servizi esterni Tweetbot o Twitterific.

“Segmenti di pubblico”: KPI e funzioni

La sezione più complessa è quella relativa al target, “Segmenti di pubblico”, che al contempo è anche la più sensibile in termini di privacy. Qui vengono raccolte informazioni sui follower di un account e presentate su una bacheca strutturata in maniera chiara e intuitiva.

Oltre a un diagramma relativo alla crescita dei follower degli ultimi 30 giorni, la bacheca fornisce anche dati relativamente a età, interessi principali e posizione geografica a seconda delle regioni, indicando anche quali sono i 10 account più popolari dell’intera community di follower.

La bacheca dedicata al target non serve tanto alla misurazione dell’andamento del vostro account in termini di successo, quanto più a fornire informazioni riguardo a quali sono i contenuti che interessano in particolar modo ai vostri follower. In questo modo offre infatti informazioni che si possono utilizzare nella concezione di una nuova strategia di marketing oppure nell’ottimizzazione di una già esistente.

Alcuni profili ottengono ulteriori informazioni relative a dati demografici dei loro follower (come ad esempio reddito, istruzione, occupazione, abitazione, stato civile, e così via), al loro stile di vita e ai loro modelli di consumo. Tuttavia Twitter non spiega il motivo per cui alcuni account ottengano questo tipo di dati relativi agli utenti mentre altri no.

Come sfruttare al meglio i vantaggi di Twitter Analytics

Le aziende possono servirsi dei dati messi a disposizione da Twitter Analytics in maniera strategica. Con l’aiuto del tool di analisi possono monitorare l’andamento del proprio successo su Twitter e lavorare per ottimizzarlo. Ma come si possono sfruttare bene le informazioni ottenute?

Ottimizzate la vostra performance su Twitter

Nelle sezioni Home e Tweet viene misurata la performance del profilo. L’analisi della performance complessiva mostra quanto e se sono efficaci le strategie messe in atto fino a quel momento. Al contrario la performance di singole attività fornisce informazioni su quali provvedimenti e tweet sono particolarmente vincenti e quali portano invece un contributo minore.

Ad esempio sulla base dei vostri tweet migliori potete subito vedere cosa attira l’attenzione dei vostri follower o ha una risonanza positiva (foto, sondaggi, utilizzo di hashtag particolari). Tenete più in considerazione queste caratteristiche per i prossimi tweet, così aumentate anche le rispettive KPI. D’altra parte il miglior follower designato dal tool, ossia quel profilo che dispone del maggior raggio d’azione, è un interessante punto di riferimento per possibili cooperazioni di marketing.

Fra le altre cose, tra i dettagli relativi ai tweet viene indicata la risonanza di un tweet nelle prime 24 ore dalla sua pubblicazione. Qui scoprite l’orario più frequente in cui i tweet vengono letti dai follower. A partire da questa informazione siete in grado di dedurre subito a che ora i vostri post arrivano alla maggior parte dei follower e di conseguenza potete poi pubblicare i contenuti all’interno del giusto lasso di tempo.

Oltre a ciò, per archiviare i dati avete la possibilità di esportare la valutazione della timeline dei tweet sotto forma di tabella di Excel, cliccando sul pulsante “Esporta dati”. In più, siccome risulta utile avere una buona panoramica sulla timeline dei tweet, è consigliabile tenere un calendario dei contenuti per il vostro profilo: grazie a questa funzione riuscite a pianificare l’orario esatto e le tematiche delle vostre pubblicazioni. Evitate però di ripetere troppo spesso gli stessi argomenti e cercate di pescare quelle materie che in passato sono state particolarmente rilevanti per i vostri follower.

Andate incontro agli interessi dei follower

Più sono dettagliate le informazioni, più si riescono a confezionare le attività del profilo aziendale di Twitter su misura dei follower. La sezione “Segmenti di pubblico” fornisce dati essenziali su quali sono gli argomenti che coinvolgono maggiormente i follower e dà quindi stimoli decisivi per la scrittura del piano redazionale dei tweet successivi.

Sulla bacheca della sezione, Twitter Analytics, ad esempio, elenca tutte le informazioni sulle posizioni geografiche dei follower: in questo modo si può regolare l’orario di pubblicazione e adattare il contenuto dei tweet a seconda della località. Potete infatti tenere conto dei differenti fusi orari e delle festività locali, eventi sportivi, condizioni meteorologiche o giorni festivi. Può esservi utile anche la sezione “Eventi” che si trova altrettanto sul menu. In questa sezione avete la possibilità di ricercare eventi pubblici filtrando per data, tipo di avvenimento e posizione. Effettuando una ricerca di eventi a seconda della posizione geografica dei follower, potete avvicinarvi ancora di più al loro mondo e alle loro abitudini e ottenere così un livello più elevato di engagement.

Infine la sezione “Segmenti di pubblico” contiene informazioni relative agli Interessi dei vostri follower. Si adatta quindi in maniera ottimale a ricercare nuovi contenuti che possano essere rilevanti per la vostra community. Anche nello svolgimento di queste ricerche di contenuti può fornirvi un aiuto prezioso la sezione “Eventi”: difatti gli eventi non si filtrano solamente a livello locale, ma anche tematico.

Target a confronto

Le informazioni sul target sono limitate: del resto per motivi di privacy Twitter non fornisce così tanti dati riguardanti i follower, quanti un social marketer particolarmente dedicato al suo lavoro magari desidererebbe. Eppure c’è un’ulteriore funzione con la quale si può conoscere meglio la propria community in via indiretta: oltre ai dati dei propri follower, Twitter Analytics ne fornisce anche relativamente agli utenti di Twitter nel suo complesso. Questi sono ripartiti secondo i medesimi parametri delle informazioni relative ai propri follower ed entrambi i gruppi possono essere messi a confronto. Attraverso un paragone dei propri utenti con l’intera utenza di Twitter ottenete una comprensione ancora più precisa di cosa differenzia i vostri follower da tutti gli altri e di cosa li muova.

Naturalmente il confronto di differenti target è diverso da account ad account, oltre che cambiare anche la quantità di dati fornita da Twitter. Alcune informazioni vengono però indicate in ugual modo per ogni profilo, come è ad esempio il caso per età e interessi, parametro particolarmente utile. Chiaramente più cresce il numero di follower più si amplia il volume di dati demografici e di informazioni relative allo stile di vita e al modello di consumo.

Per valori di confronto più precisi si possono definire ulteriori gruppi di pubblico. Potete filtrarli semplicemente a seconda di “Dati demografici”, “Lifestyle”, “Comportamento d’acquisto” e “Area mobile”. Con questa funzione riuscite a creare differenti gruppi di utenza e a metterli a confronto con i vostri follower.

La funzione di confronto di target di Twitter Analytics è alquanto preziosa: se si fa un paragone dei propri utenti con altri gruppi, diventa evidente quali sono i tratti distintivi della propria community di follower. Senza fornire ulteriori dati sensibili relativi ad essi, questa funzione contribuisce in maniera decisiva a farvi comprendere meglio il profilo dei vostri utenti.

Chi possiede l’X-factor di Twitter: i tool

Se intendete gestire con successo il vostro profilo aziendale di Twitter, allora vi conviene ricorrere all’aiuto dei relativi tool: questi strumenti vi permettono di twittare con più frequenza e con un migliore tempismo, vi offrono stimoli per creare un content ottimizzato e sono anche ottimi strumenti per la misurazione dell’andamento della strategia. Nello specifico il tool di analisi Twitter Analytics fornisce numerose statistiche per la gestione dell’andamento che altrimenti rimarrebbero nell’ombra. Nella parte successiva della serie “Twitter per le aziende” vi spieghiamo come tirare fuori il meglio dalle inserzioni su Twitter per la vostra strategia di marketing.

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