Cos’è Twitter? Le basi: Twitter per le aziende – parte 1
Con il termine “Twitter” – ovvero “cinguettio” – il servizio di social media fondato nel 2006 si è scelto un nome che parla da sé e che rivela già molto della sua funzione. Infatti proprio come il canto degli uccelli percorre lunghe distanze facendosi sentire per chilometri, anche i brevi post di Twitter (con una lunghezza massima di 140 caratteri) devono venire notati dalla maggior parte delle persone possibile e non solo da pochi singoli. Diversamente da Facebook, la comunicazione su Twitter non serve tanto al mantenimento dei contatti sociali o alla condivisione di contenuti con gli amici. In primo piano invece vi è la diffusione rapida di informazioni: il messaggio deve venire letto dal maggior numero di persone nel minor tempo possibile. Non è la comunicazione con persone selezionate, ma la comunicazione con un grande gruppo a essere determinante per i post di Twitter, i cosiddetti “tweet”. Un tweet è una notifica o un cambio di stato che viene diffuso tramite Twitter. Siccome molti di questi brevi messaggi si riferiscono alla persona stessa che li posta, Twitter viene definito anche come diario online pubblico o servizio di microblogging. Con i tweet su può ottenere un notevole raggio d’azione a livello globale. Ma in che modo può risultare utile Twitter per un’azienda? Quello che fanno molte celebrità ad esempio, è utilizzare Twitter per instaurare una comunicazione più diretta con la propria community di fan. Per cui non stupisce di certo che i 10 account di Twitter con il maggior numero di follower (stato: gennaio 2017) siano perlopiù persone attive nei campi della musica, del cinema e della TV, mentre le aziende che riescono a rientrare nella Top 10 sono esclusivamente YouTube e lo stesso Twitter (fonte: Statista). Il che è strano, visto che anche le aziende possono utilizzare Twitter adoperando le consuete strategie del social media marketing.
I 10 brand italiani più seguiti su Twitter a metà del 2016 sono perlopiù canali di informazione. In generale il carattere di notizia che possiede la forma del tweet si adatta perfettamente a tenere al corrente i potenziali clienti riguardo a nuovi sviluppi aziendali. Twitter aumenta la presenza digitale di un marchio, cosa che a sua volta alimenta la connessione con i clienti. Ma per far sì che ciò accada è necessario pianificare una strategia sensata. Quanto bene funzioni Twitter per le imprese e quali strategie esistono ne parleremo in questo articolo.
Una rassegna delle funzioni di Twitter
Le funzioni di Twitter hanno molto più in serbo di quanto facciano supporre i soli 140 caratteri di un tweet. Capire come funziona Twitter è indispensabile per prendere in considerazione l’idea di utilizzare la piattaforma per la vostra azienda.
Il tweet
Il mezzo di comunicazione principale di Twitter è il tweet, ovvero una comunicazione pubblica costituita da poche righe. Il tweet viene mostrato ai follower del suo autore perché lo leggano. Ma i tweet di norma sono pubblici, motivo per cui di base sono visibili anche dai lettori non iscritti al servizio. L’autore può comunque limitare la visibilità dei propri post, così che questi appaiano solamente ai follower.
Da un lato grazie a Twitter gli utenti possono creare dei tweet e costruire così un gruppo di follower: in questo modo diventano dei microblogger. Dall’altro lato possono diventare essi stessi dei follower di altri account: in questo caso sono lettori e partecipano alle discussioni. Inoltre Twitter offre la possibilità di contattare le persone direttamente in privato, ma in proporzione questi cosiddetti Direct Messages vengono utilizzati di rado.
Ogni tweet è costituito da 140 caratteri Unicode, per cui ogni carattere che sfora il limite viene automaticamente tagliato fuori. Sin dall’inizio questa caratteristica del servizio è stata oggetto di discussione: dapprima eventuali proposte di ampliamento del volume di caratteri hanno incontrato una forte resistenza da parte degli utenti. Ciononostante Twitter nel 2016 ha deciso di essere più flessibile con la regolamentazione: da allora le foto e i video allegati, i tweet e i nomi utente citati non vengono più contati nel limite dei 140 caratteri ad eccezione dei link, i cui caratteri vengono ancora contati per intero. L’utente di Twitter ha quindi 140 caratteri a sua completa disposizione per scrivere il suo messaggio. Chi utilizza il noto social network è ben cosciente dell’importanza che ha ogni carattere in più.
Riferimenti e allegati
Oltre al testo un tweet può contenere anche svariati riferimenti: può trattarsi di hashtag (al cui inizio si trova un cancelletto “#”), link (sotto forma di URL) o riferimenti ad altri profili utente (con una chiocciola “@” introduttiva). Per mezzo degli hashtag e dei riferimenti un tweet solitamente ottiene un raggio d’azione più ampio. Essi appartengono infatti alle funzioni più importanti di Twitter e servono a costruire una grande comunità di follower. Oltre a ciò al tweet si possono aggiungere degli allegati come ad esempio foto, video o tweet citati. Nonostante su Twitter le immagini e i video non abbiano la stessa rilevanza come l’hanno invece ad esempio su Facebook, sono comunque molto utili per il social media marketing.
La timeline
Se un utente di Twitter dimostra interesse per un account allora ha la possibilità di aggiungerlo. Non appena pubblicati, i tweet del profilo verranno quindi visualizzati sulla timeline . La timeline costituisce per così dire il campo d’azione dell’utente: qui si può leggere, rispondere, ritwittare e aggiungere ai preferiti.
Le reazioni possibili: risposta, retweet e preferenza
A un tweet si può reagire in tre vari modi. Queste possibilità di reazione vengono rappresentate tramite tre simboli, posti al di sotto del tweet: si può rispondere pubblicamente (freccia verso sinistra), si può ritwittare (due frecce in circolo) o aggiungere ai preferiti (cuore) il tweet. Con una risposta pubblica possono nascere conversazioni animate. Aggiungendo un tweet ai preferiti, azione paragonabile a mettere un Like su Facebook, si dimostra più che altro un indice di gradimento e più il numero di cuori è alto più significa che il tweet ha avuto successo.
Se si vuole condividere un tweet con i propri follower allora c’è la possibilità di ritwittarlo. Dalle modifiche adottate nel 2016 si possono ritwittare anche i propri post. La funzione del retweet contribuisce ad accrescere notevolmente il raggio d’azione dei temi discussi sul social network, dato che tramite di essa si possono diffondere tweet interessanti per tutta la rete nel giro di pochi secondi.
Il fenomeno degli hashtag
Il fenomeno degli hashtag necessita di una spiegazione a parte, poiché oltre ai retweet è questo che ha fatto di Twitter il gigante che è attualmente. L’hashtag è una sorta di parola chiave. Usando il cancelletto come simbolo dell’hashtag, il contenuto o la tematica di un tweet viene sintetizzato in una parola sola. Questi hashtag sono anche dei link, poiché rimandano al tweet in questione. Tra gli hashtag più popolari e quindi più cliccati del 2016 ci sono #Election2016, per via delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, e #RIP, in relazione alla morte di numerose icone pop avvenute quell’anno.
Vantaggi di applicare il social media marketing su Twitter
Twitter ha cambiato sostanzialmente la comunicazione tra aziende e pubblico: ora avviene in maniera più veloce e diretta. Ogni piccola impresa o start-up può attirare attenzione a livello internazionale e conquistare potenziali clienti a fronte di costi minimi. Sul proprio sito web Twitter offre ampie informazioni riguardo all’utilizzo del servizio da parte di un’azienda in una rubrica dedicata. Inoltre Twitter gestisce una rubrica relativa al marketing come anche un blog per piccoli imprenditori. Sono quattro gli aspetti che rendono Twitter una piattaforma così interessante agli occhi delle aziende, infatti tramite Twitter è possibile:
- Seguire sviluppi e trend attuali in tempo reale.
- Accrescere la popolarità del marchio.
- Offrire un servizio clienti diretto.
- Costruire legami con potenziali clienti o influencer.
Twitter promuove anche la vicinanza che si viene a creare con il follower e oltre a ciò tramite il social network si possono recepire gli umori e le esigenze dei clienti. La piattaforma di microblogging offre vantaggi anche come portale di test e come misuratore di umore. Proprio per le aziende più piccole, per cui ancora inesperte nel mondo dell’online marketing, vale la regola: è vero che “Twitter non dimentica” – motivo per cui un tweet dovrebbe essere ben pensato nonostante la sua brevità – tuttavia rimane comunque uno spazio virtuale ideale per imparare dai propri piccoli errori. Infatti proprio alla stessa velocità con cui questi vengono registrati, vengono anche dimenticati per via dell’elevato output di tweet, ovvero il numero di tweet che vengono pubblicati. Per questo motivo Twitter si adatta bene alla raccolta di prime esperienze nel campo del social media marketing. Ma le reazioni dirette degli utenti si rivelano utili anche per i marketer esperti: tramite Twitter è possibile diffondere eccellentemente nuovi messaggi di marketing. Agendo da misuratore degli umori, il social media per il microblogging aiuta prima a testare e poi a sviluppare innovazioni e nuovi concetti.
Come configurare il proprio account aziendale su Twitter
Anche su Twitter vale la premessa: la prima impressione è quella che conta. Per questo motivo le aziende non dovrebbero fare passare niente al caso durante la creazione di un account di Twitter. La seguente guida per Twitter spiega passo passo come realizzare un account aziendale convincente.
Registrare e configurare
Impostare un account di Twitter è semplice e veloce: in primis servono un indirizzo di posta elettronica e una password, poi si sceglie un nome utente (che può essere modificato anche in seguito) e si è già pronti per iniziare. È importante che il nome utente sia scelto con cura: dovrebbe infatti essere facile da ricordare, non troppo lungo e dovrebbe avere una connessione chiara alla vostra azienda o al vostro marchio.
Se non si intende associare il profilo aziendale al proprio nome personale, allora c’è la possibilità di tenere il nome aziendale (EsempioAzienda1) sia per il nome da inserire (EsempioAzienda1) sia per il nome utente (@EsempioAzienda1).
Infine su richiesta Twitter guida il nuovo utente attraverso diversi passaggi per completare il profilo e renderlo più popolare: ad esempio aggiungendo account rilevanti, creando una timeline e importando i contatti dagli account di posta elettronica.
I componenti base di un account di Twitter
Un account di Twitter è costituito da sei componenti di base:
- La foto del profilo
- La foto d’intestazione
- Il colore del layout
- La biografia
- La posizione geografica
- Il link al sito web aziendale.
L’elemento di design decisivo è la foto del profilo dell’account: questa dovrebbe rappresentare l’azienda in modo facilmente riconoscibile riuscendo a sfruttare al meglio un piccolo spazio. A questo scopo si adatta al meglio il logo aziendale. Ma anche la foto del direttore d’azienda o di un dipendente può essere una valida scelta: del resto Twitter è un mezzo personale e molti utenti comunicano più volentieri con una persona invece che con un logo.
La foto d’intestazione invece riempie lo sfondo dell’account e può comunicare informazioni o sensazioni aggiuntive. È stato dimostrato che è meglio utilizzare un’immagine sobria e chiara piuttosto che una fotografia ricca di dettagli. Il colore del layout dovrebbe riprendere la scala cromatica delle immagini di profilo e d’intestazione e servire da elemento unificatore dell’intero profilo.
La box informativa alla sinistra della timeline è una sorta di biglietto da visita ampliato dell’azienda. Nel campo relativo alla biografia vanno indicate le informazioni più essenziali relative ai prodotti e al servizio in maniera diretta e concisa, del resto ci sono solo 160 caratteri disponibili. Se ad esempio si utilizzano hashtag specifici o ulteriori account relativi all’azienda, allora li si può indicare in questo punto. Un esempio di una biografia concisa è dato dall’account Twitter dell’Assistenza Clienti per i social media di IONOS Hosting:
“ L'account ufficiale di IONOS. Affronta argomenti riguardanti l'hosting e il cloud computing. Il team di assistenza è lieto di aiutarti su @IONOS_aiuto”
(Fonte: https://twitter.com/ionos_it)
Anche il messaggio pubblicitario principale o i successi particolari dell’azienda possono essere menzionati all’interno della biografia; allo stesso modo anche le informazioni su quali tipi di tweet devono aspettarsi i follower dall’account.
In aggiunta un account aziendale completo dovrebbe contenere le indicazioni relative alla posizione geografica in cui si trova l’azienda e al sito web. In questo modo innanzitutto l’impresa appare seria, inoltre i follower interessati sanno direttamente dove trovare ulteriori informazioni sul brand.
Altre impostazioni e prime attività
Sulla barra dei task in alto a destra c’è l’icona con la propria immagine del profilo: cliccandoci sopra si arriva alle ulteriori impostazioni relative all’account. Fra le altre cose qui si gestiscono le informazioni relative a spedizione, processi di ordine e opzioni per le comunicazioni via e-mail e web; infine si modificano le impostazioni della privacy.
Ora non resta che partire: i tweet si creano cliccando o sul pulsante “Tweet” in alto a destra di fianco all’icona del proprio logo oppure sulla barra in alto al centro della Home che chiede “Che c’è di nuovo?”. I tweet particolarmente importanti possono essere fissati (pin) in alto nella timeline, in modo da poter esser letti per primi dagli utenti: questa azione è attuabile cliccando sulla freccetta all’ingiù sulla destra del tweet e poi selezionando la voce “Fissa sulla pagina del profilo”.
Come funziona Twitter per le aziende? Strategie e metodi
Un esempio calzante di una strategia di social media marketing ottimale tramite Twitter è fornito dall’azienda statunitense DELL. Nel 2007 la multinazionale è riuscita a contabilizzare un fatturato di circa 57 miliardi di dollari con la sua strategia su Twitter. DELL ha operato con diversi account internazionali su Twitter: solo il canale “DellOutlet” vanta attualmente 1,38 milioni di follower. Fra gli altri profili, in Italia l’azienda gestisce “Dell Aiuta”, account dedicato al supporto tecnico, e “Dell Italia”, per notizie relative a prodotti, azienda e settore.
Tuttavia se un’azienda decide di utilizzare Twitter serve ben più di una semplice configurazione dell’account e della pubblicazione di qualche tweet. Obiettivi, strategie e metodi dovrebbero essere pensati con cura perché il social media marketing possa portare al successo. Abbiamo realizzato una guida con i consigli più importanti per gestire al meglio un profilo aziendale sulla piattaforma di microblogging.
Obiettivi chiari
La base di ogni social media marketing riuscito è lo sviluppo di una strategia. A questo scopo è innanzitutto indispensabile essere coscienti di quale immagine voglia promuovere il brand attraverso Twitter. Solo allora possono essere stabilite la struttura dell’account, le attività e i contenuti dei tweet in maniera sensata.
Componente decisivo di una strategia di Twitter efficace è la finalità concreta. Essa varia da azienda ad azienda: una magari vorrebbe prevalentemente vendere prodotti mentre l’altra vorrebbe invece conquistare nuovi clienti, un’altra ancora vorrebbe perlopiù tenere informati gli utenti, conoscere meglio la clientela, testare trend, migliorare la propria immagine oppure accrescere la presenza sul mercato. In generale ogni impresa dovrebbe per prima cosa rendere chiari gli obiettivi concreti che intende raggiungere con l’account di Twitter.
Oltre alla definizione del target a cui si deve rivolgere il profilo Twitter, allo sviluppo della strategia fa parte anche la decisione di quali offerte ci si voglia servire per raggiungere il traguardo prefissato. Per cui sono importanti le domande cruciali: “perché?” (obiettivo), “per chi?” (potenziali lettori) e “come?” (plusvalore offerto). Se si tiene per iscritto l’organizzazione di base della propria strategia sarà più facile seguire le tappe del percorso strategico con il proprio account aziendale.
A prescindere dall’azienda e dalla strategia adottata può risultare sensato aprire diversi account. Questo perché se un account contiene troppe offerte differenti tra loro coprendo troppi ambiti tematici, allora verrà percepito negativamente dai follower: essi infatti preferiscono un concetto chiaro e diretto.
Costruire una community di follower
Lo scopo del marketing nei social media è quello di rendere il proprio profilo noto al maggior numero di persone rilevanti possibile. Dunque non è tanto la mera quantità di utenti che registrano i propri tweet (ovvero il raggio d’azione totale) a essere fondamentale, bensì anche la stessa attività dei follower (i follower rispondono ai tweet o li ritwittano persino?) e la loro “qualità”, ovvero la loro rilevanza per il settore in cui opera l’azienda. Una blogger che dà consigli di stile in rete può essere una follower molto preziosa per un venditore di cosmetici rispetto a un fan infervorato di calcio. Per sfruttare Twitter come strumento di marketing di successo è necessaria una community di follower possibilmente grande e ben selezionata.
Ancora prima di iniziare a seguire il primo account dovreste assolutamente postare alcuni tweet scritti da voi (quindi non retweet). Questo perché se una persona appena aggiunta visita il vostro profilo si aspetta di leggere dei contenuti per scoprire qualcosa su di voi, per cui se trova dei tweet interessanti con grande probabilità deciderà di ricambiare il follow. Al contrario se troverà un account vuoto con grande probabilità lo ignorerà.
Il provvedimento più importante e anche più facile da attuare per ottenere una grande community di follower è molto semplice: si tratta di seguire il maggior numero di account possibile. Se quando si agisce come profilo privato per primi aggiungete amici e conoscenti, per quanto riguarda gli account aziendali si raccomanda di seguire in primis partner lavorativi e i loro follower. Anche qui la premessa fondamentale è il networking personale. Ma attenzione: anche qui non dovreste tanto focalizzarvi sulla quantità, quanto più sulla qualità. Ciò è importante dal momento che i contatti in linea con la propria azienda avranno più probabilità di essere interessati a seguirvi (al contrario di contatti scelti senza un criterio).
Twitter fa in modo che ci sia un rapporto equilibrato di following-follower impedendo che seguiate migliaia di account senza avere follower. Se volete seguire più di 5.000 account è necessario che disponiate di un rapporto bilanciato di follower-following. In merito Twitter dichiara:
“Se ti seguono 5.000 utenti ci sono dei limiti per il numero degli utenti aggiuntivi che intendi seguire. Questo numero è diverso per ogni account e si basa sul rapporto tra follower e profili seguiti. Questo rapporto non viene pubblicato. I limiti di follow non possono essere annullati da Twitter per cui ognuno deve rispettarli, inclusi gli account famosi e API.” – tradotto in italiano
In questo modo Twitter non permette che si creino degli account per un mero scopo di pubblicità. Così si conserva lo spirito di un servizio interattivo di social media, dato che bisogna anche interagire con gli altri se si intende sfruttare a pieno la piattaforma. Maggiori informazioni relative alle linee guida di Twitter sono offerte dal centro di assistenza.
Chi con il proprio profilo aziendale di Twitter vuole ottenere molti e preziosi follower deve investire tempo e impegno: deve innanzitutto leggere tutte le linee guida, esplorare le funzioni della piattaforma, rispondere ai commenti, twittare e individuare le persone interessanti del settore. Un account di successo su Twitter non si mette in piedi da solo con un paio di clic, bensì piuttosto tramite l’utilizzo attivo del servizio. A questo è connesso anche un positivo effetto collaterale, che consiste nel rimanere costantemente aggiornati sugli attuali trend e sui temi discussi all’interno del settore. Captando le domande e gli argomenti che vengono discussi dai potenziali clienti, Twitter funge sempre più da misuratore di umore per le aziende.
Il fattore decisivo per avere una crescita veloce e organica del numero dei follower è un grande raggio d’azione, sia online che offline. Per quanto riguarda i tweet significa: utilizzate gli hashtag e i link. Per continuare ad accrescere la popolarità del profilo dovreste anche mettervi in contatto con degli influencer, i quali possono aiutare ad attirare più attenzione ritwittando i vostri post. Inoltre non dimenticate di promuovere il vostro account anche al di fuori di Twitter: su vari siti web e altri social media, nelle firme sulle e-mail, su biglietti da visita e volantini informativi.
È necessario un po’ di tempo prima che un nuovo utente di Twitter si sia costruito la propria community di follower fedeli. Ma l’impegno ripaga perché i follower qualitativi sono la condizione per un social media marketing di successo su Twitter. Una volta che avete raccolto una community di follower attiva, l’investimento di lavoro diminuisce e il tempo investito precedentemente ripaga lo sforzo iniziale.
Ulteriori suggerimenti per la costruzione di una community di follower si trovano qui.
Consigli fondamentali per usare Twitter con successo
Il migliore consiglio per ottenere più follower rimane sempre quello di twittare nel modo giusto. È quasi impossibile fornire indicazioni generali su quali siano delle “buone” attività su Twitter o su quale sia il tono “giusto” da utilizzare, perché dipende tutto da quale obiettivo si intende perseguire con il proprio profilo aziendale. Quest’ultimo deve essere in linea con il marchio e con la strategia di comunicazione. Infine quali siano i contenuti che riescono ad arrivare al pubblico dipende anche dall’azienda stessa: per alcuni risulta adeguato uno stile divertente, mentre altri dovrebbero invece puntare più sulle novità e sulla divulgazione di informazioni interessanti. Comunque sia esistono alcuni fondamenti imprescindibili di cui bisogna sempre tenere conto su Twitter che vi esponiamo qui di seguito:
Twitter è interattivo
È vero che i tweet si prestano in maniera eccellente a informare sulle novità dell’azienda, tuttavia alcuni utenti si dimenticano che Twitter è un servizio molto utile anche per dialogare con la propria clientela. Se un’azienda utilizza Twitter allora l’interazione con i propri follower è infatti l’ABC: perciò non siate timidi e rispondete alla domande, iniziate delle conversazioni e partecipate a discussioni su altri account. Non limitatevi a rispondere a contenuti interessanti con un banale “Bel commento!”, ma piuttosto condividete sempre link rilevanti alla tematica discussa, procurate ulteriori stimoli (“Sapevate che…”) o ponete delle domande (“Mi interesserebbe sapere…”). Cercate di non dimenticare di taggare le persone coinvolte nell’interazione con il simbolo della chiocciola “@”.
Twittare bene significa quindi rimanere sempre attivi partecipando al dialogo.
Twitter è proattivo
Esistono diverse azioni con le quali si possono stimolare l’attività dei follower. Potete allestire sedute di chat con la formula domanda e risposta, creare un intervento come ospite, inventare un proprio hashtag oppure organizzare un concorso. Specialmente efficace risulta l’utilizzo di alcuni sondaggi, poiché tramite di essi si coinvolgono i follower invitandoli a partecipare senza richiedere un grande sforzo. A seconda dell’azienda questi metodi si rivolgono spesso in maniera differente ai follower. Per una strategia riuscita vale comunque sempre la regola:
twittare bene significa stimolare i propri follower con buone idee.
Se un’azienda riesce a inventarsi un proprio hashtag che funzioni e a integrarlo poi in maniera creativa in una campagna di marketing poi solitamente ci pensano i follower a diffonderlo in maniera rapida e virale. Un esempio di ciò è la campagna di Evian su Twitter: in occasione di San Valentino l’azienda ha creato l’hashtag #ILoveYouLike con l’invito a comunicare il proprio amore al proprio partner per mezzo di questa parola chiave. Di conseguenza sono nati numerosi tweet creativi e nello specifico in Francia, Gran Bretagna e negli Stati Uniti la campagna si è rapidamente diffusa anche su altri social network come Facebook, Instagram e Pinterest.
Twitter è personale
Le persone ricordano chi sta loro particolarmente simpatico. Utilizzare un registro adeguato con i clienti deve ovviamente sempre essere in linea con l’immagine dell’azienda, tuttavia per quanto riguarda Twitter si predilige a prescindere l’utilizzo di un tono amichevole e disponibile. Invece di risposte rigide e piatte si consiglia di scegliere un tono più rilassato e personale. Altrettanto utili a stabilire un rapporto più vicino e personale ai propri follower sono i complimenti o il retweet dei post. Se la vostra azienda decide di servirsi di Twitter, allora di tanto in tanto potete anche giocare il ruolo del mediatore dando a due contatti la possibilità di conoscersi. Tutto ciò che trasmette ai follower una buona sensazione o che è loro utile contribuisce a una comunicazione riuscita sulla piattaforma di microblogging.
Twittare bene significa dunque anche interagire in maniera personale e simpatica.
Il raggio d’azione di Twitter è ridotto
A maggior ragione diventa ulteriormente importante sfruttare al meglio le sue funzioni. Tradotto in azioni significa: rispondere, ritwittare e utilizzare hashtag popolari. Il retweet è sempre un piccolo inchino davanti all’autore del post e ha l’effetto collaterale positivo che si viene inseriti nel suo stream. Gli hashtag giusti sono molto adatti ad arricchire il profilo aziendale di Twitter con discussioni su tendenze e parole chiave di interesse e presentano così l’azienda in un contesto al passo coi tempi. Inoltre potete anche approfittare dei trend Twitter, com’è il caso ad esempio del Follow Friday Ritual (#ff), in cui si raccomandano i propri account preferiti ai follower.
Twittare bene significa quindi sfruttare al meglio le limitate funzioni di Twitter.
Twitter si esprime anche con le immagini
Nonostante Twitter sia un servizio basato sul testo, nel social media marketing si dovrebbero utilizzare anche immagini e video. In un tweet possono infatti venire caricate diverse immagini, che i follower possono visualizzare. Ma non solo, Twitter permette di integrare anche video senza intaccare il numero di caratteri disponibile per il tweet.
Twittare bene significa quindi applicare il visual marketing.
Tempismo perfetto
Siccome Twitter è un servizio che opera in tempo reale, il momento di pubblicazione dei tweet è decisivo. Del resto nessuno vuole twittare quando non c’è nessuno pronto a leggere. Essenzialmente perché un tweet non sia sommerso dal flusso della timeline è necessario twittare possibilmente a un orario in cui di solito il target è online. Tuttavia in merito esiste solamente una manciata di studi a riguardo e a seconda del target l’ora di punta del traffico online può fortemente variare. In ambito di affari l’esperienza insegna però che gli utenti sono attivi su Twitter soprattutto durante la pausa pranzo. Le aziende internazionali devono anche tenere conto dei fusi orari e di altri fattori locali come ad esempio gli orari delle scuole a seconda di tempo pieno o part-time. I follower apprezzano se le aziende reagiscono in breve tempo ai commenti, ma se non si dispone di un reparto di marketing che si occupa del social media marketing su Twitter allora sarà difficile fornire questa garanzia all’interno della quotidianità aziendale. Ci sono però numerosi tool per l’organizzazione dell’account che contribuiscono a semplificare il lavoro. In aggiunta è vantaggioso adottare una certa regolarità nella pubblicazione di nuovi contenuti, perché con una frequenza troppo bassa si raggiungono anche pochi follower. È bene sempre non esagerare e postare solamente i contenuti che offrono un plusvalore. Postando molti tweet di scarso interesse rischiate di spaventare i vostri follower invece di dare loro un’impressione positiva.
Il tweet perfetto: breve ma conciso
Poco ma buono dice il proverbio, perfettamente calzante per descrivere un tweet che riesce ad arrivare all’utente. Difatti non si tratta di utilizzare tutti i 140 caratteri a disposizione, quanto più di comporre un breve testo che sia il più possibile conciso e brillante. È molto più probabile che sia un messaggio diretto e sintetico a portare a un social media marketing su Twitter di successo che non il voler comunicare tanti contenuti in una volta sola. Se volete offrire ulteriori informazioni allora basta semplicemente che nel tweet rinviate al vosto sito web o blog.
Hashtag, immagini e video danno ulteriore valore al tweet. Integrare sondaggi, statistiche e link conferisce un valore informativo. Un tono personale stimola i follower e stabilisce un rapporto positivo con essi. Del resto è il tempismo ad avere l’ultima parola: è infatti da esso che dipende il successo di un tweet.
A parte ciò, concretamente cosa bisogna twittare? Per generare il contenuto di un tweet sono richieste soprattutto versatilità e ricchezza di idee: nello specifico si mette in primo piano il concetto di plusvalore da offrire ai follower. Se intendete convincere i lettori con delle informazioni, twittate notizie relative al settore in cui operate, informazioni attuali sull’azienda, comunicati stampa, articoli specialistici o rimandi a studi e pubblicazioni rilevanti. Non dimenticate inoltre che gli utenti amano anche i sondaggi su temi di attualità.
Se volete costruire un rapporto più personale con i vostri follower o se piuttosto che informarli preferite intrattenerli, allora condividete anche aneddoti sul vostro lavoro o sulla quotidianità dei dipendenti, oppure ancora ponete domande relative alla giornata tipo della vostra community. Se volete iniziare una discussione potete servirvi di una call to action: ad esempio utilizzate la forma di invito, come “Scrivete cosa ne pensate”, e stimolate così uno scambio.
Informatevi sulle preferenze del vostro target
Questo aspetto è particolamente importante per la propria strategia di Twitter, perché prima di riuscire a calibrare il contenuto dei tweet sui gusti del target è necessario sapere quali sono i temi che lo interessano e come si possono affrontare. Per conoscere meglio i follower ci si può servire di sondaggi oppure si possono esaminare le loro attività e preferenze. In ciò possono venirvi in aiuto i diversi tool di analisi: questi strumenti sono infatti di grande supporto; ve li illustriamo esaustivamente nella seconda parte della nostra serie “Twitter per le aziende”. Infine nella terza parte della stessa ci occupiamo dell’aspetto pubblicitario su Twitter.