Cos’è un target? Definizione e tipi
Le aziende devono conoscere i propri target per sviluppare prodotti e servizi, migliorarli e commercializzarli in modo efficace. Vi spieghiamo cos’è un target e quali tipi esistono.
Definizione: cos’è un target?
Un target è un gruppo di persone per cui un’azienda sviluppa un prodotto o un servizio. Si tratta quindi di (potenziali) clienti. Ogni gruppo ha determinate caratteristiche distintive in comune, ad esempio l’età, il sesso o il comportamento d’acquisto. Da queste similarità si ricavano elementi concreti che definiscono in che modo le persone vogliono essere approcciate dall’azienda. Per questo motivo i target rivestono un’importanza fondamentale per il marketing ed eventualmente anche per la strategia di creazione dei contenuti di un’azienda.
A cosa server il target?
Nel marketing il target è particolarmente importante perché permette di definire chiaramente in che modo presentare un’offerta al meglio: quale linguaggio si usa? Quali colori, immagini, toni? A quali canali si ricorre per diffondere la pubblicità?
Alcuni semplici esempi chiariscono l’importanza dei target: i giovani dai venti ai trent’anni preferiscono che ci si rivolga a loro con il “tu” tramite TikTok, Instagram o anche l’e-mail marketing. Gli ultracinquantenni leggono invece anche i giornali o le riviste e spesso preferiscono il “Lei”.
Senza un gruppo target, probabilmente le azioni di marketing sarebbero studiate “a sentimento”, con un altissimo rischio di non far arrivare la comunicazione ai (potenziali) clienti.
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Vantaggi e svantaggi dei target
Un grande vantaggio del target è che vi offre un’idea molto chiara di chi raggiungere con i vostri prodotti e con le relative azioni di marketing. Anche le nuove idee possono essere sempre confrontate con il target. Nel migliore dei casi risparmiate anche, perché non vi rivolgete all’intero mercato, ma solo a una parte di esso; non fate pubblicità su tutti i canali, ma soltanto su quelli rilevanti. Allo stesso tempo guadagnate di più, considerato che con una pubblicità mirata al vostro target, la probabilità di acquisto è molto più alta.
Uno degli svantaggi o dei pericoli legati alla definizione del target è quello di escludere persone dall’offerta quando non presentano le caratteristiche del gruppo, ma potrebbero comunque essere interessate. Per ridurre al minimo questo rischio è importante verificare regolarmente se il vostro target è cambiato, e in che modo, e se esiste un altro target rilevante per la vostra proposta.
Come si identificano i target di un’azienda?
Per scoprire qual è il target della vostra azienda dovreste innanzitutto analizzare la vostra offerta: quali bisogni soddisfate con il vostro prodotto? Quale problema risolve? Chiedetevi poi quali persone hanno questa esigenza o questo problema. Nel passaggio successivo raccogliete i dati di queste persone. Ad esempio, per i clienti esistenti, potete ottenerli con un’analisi di mercato dettagliata e con le statistiche (disponibili pubblicamente).
Scoprite come definire un target nel nostro articolo dedicato. In linea di principio, usare l’analisi di mercato per una campagna di marketing o per riorganizzare completamente l’azienda non fa differenza: l’approccio è sempre lo stesso. L’analisi di mercato è utile anche per progetti minori, ad esempio nel caso vogliate trovare il pubblico adatto per un blog.
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Tipi di target: caratteristiche
Raccogliendo e valutando i dati si considerano diverse caratteristiche per associare (o escludere) le persone a un target. Le caratteristiche più frequenti sono suddivise in quattro categorie:
- Caratteristiche demografiche: l’età, il sesso, il luogo di residenza, lo stato civile.
- Caratteristiche socioeconomiche: ad esempio il grado di istruzione e il reddito.
- Caratteristiche psicografiche: lo stile di vita, la motivazione e i valori (fondamentali).
- Comportamento d’acquisto: qual è la frequenza di acquisto o utilizzo di un determinato prodotto o servizio? Quanto è importante il prezzo?
Per scoprire di più su come lavorare con le caratteristiche socioeconomiche e psicografiche vale la pena di confrontarsi con i Sinus-Milieu.
Target nel B2B e nel B2C
Per definire un target è importante anche capire se si tratta di B2B o B2C, ovvero se le persone che lo costituiscono sono privati (B2C) o clienti aziendali (B2B). I privati si inseriscono in gruppi diversi dai clienti aziendali. Per i primi si fa riferimento alle caratteristiche indicate sopra.
Per il B2B sono importanti soprattutto il settore, le dimensioni dell’azienda e la posizione. Solo in un secondo momento si possono considerare anche le caratteristiche che abbiamo presentato sopra, perlomeno in parte. Una sfida del marketing B2B è che spesso il target è “eterodiretto” da valori e direttive aziendali. Il marketing e in particolare il content marketing nel B2B risultano quindi particolarmente impegnativi.
Anche nel marketing B2B e B2C non si può più fare a meno dei social media. Scoprite tutto ciò che c’è da sapere in una guida dettagliata sul Social Selling. Con il Social Buy Button di IONOS incrementate anche le vostre vendite sui social network.
Target e personas
Lavorando con un target si incontra spesso il termine “(Buyer) Personas”, con cui si intendono persone concrete, ma fittizie, create in base al target. Le Personas hanno un nome, un sesso e una biografia realistica che rispecchiano le caratteristiche del target, permettendo di lavorare in modo più semplice e concreto. Le Buyer Personas sono un sottogruppo delle Personas. Le Buyer Personas rappresentano un gruppo di acquirenti ben definito, le Personas invece tutta la clientela in generale.