Elaborare configurazioni PHP nel file php.ini su un server cloud in Linux

Le configurazioni PHP possono essere modificate grazie al cosiddetto file php.ini, ovvero il file di configurazione centrale del linguaggio di scripting open source.

• Un server cloud con Linux (qualsiasi distribuzione)

Per visualizzare le configurazioni PHP correnti del vostro server, è necessario creare un file chiamato phpinfo.php all’interno della directory principale del vostro sito web:

Ora, in questo file aggiungete il seguente contenuto:

Salvate e chiudete il file e visualizzatelo nel browser che preferite (http://example.com/phpinfo.php).

Per motivi di sicurezza si raccomanda di eliminare il file una volta terminata l’operazione.

All’avvio, PHP scandaglierà il server alla ricerca di un file php.ini, cercando in diversi luoghi possibili. Il percorso standard per il file php.ini è:

• Ubuntu 16.04: /etc/php/7.0/apache2
• CentOS 7: /etc/php.ini

Inoltre, va considerato che è possibile creare un nuovo file php.ini usando esclusivamente le configurazioni PHP, che è necessario cambiare, e quindi inserirlo nella stessa directory dello script PHP. Questo nuovo file sovrascriverà le configurazioni del file php.ini predefinito.

Ma ciò vale solo per gli script nella stessa directory del file php.ini. Le sottodirectory, infatti, non sono coinvolte. Di conseguenza, il file php.ini appena creato dovrà essere copiato in ogni directory di lavoro.

Per aprire il file php.ini standard in Linux e modificarlo, usate uno dei seguenti comandi da terminale a seconda della distribuzione Linux:

• Ubuntu 16.04: sudo nano /etc/php/7.0/apache2
• CentOS 7: sudo nano /etc/php.ini

A questo punto dovrete apportare le modifiche necessarie. Ogni riga che inizia con un punto e virgola sarà commentata, il che significa che PHP ignorerà quella riga. Se desiderate abilitare nuovamente un’opzione che è stata disabilitata in questo modo, basterà cancellare il punto e virgola all’inizio della riga.

Ora salvate e chiudete il file. Infine, riavviate il server web in modo che le modifiche abbiano effetto. Per farlo, usate i seguenti comandi:

• Ubuntu/Debian: sudo systemctl restart apache2
• CentOS: sudo systemctl restart httpd