Crowdfunding

Con il crowdfunding (in italiano tradotto come “finanziamento collettivo“) si possono realizzare dei progetti senza dover coinvolgere degli investitori illustri. Al loro posto finanziano direttamente un progetto i molti interessati o fan, ad esempio con donazioni e prestiti. Il crowdfunding è un concetto relativamente nuovo che è stato avviato con la fondazione di Indiegogo nel 2008 e un anno dopo con l’inizio dell’attività di Kickstarter.com. Da allora si sono potuti realizzare molti rinominati progetti servendosi del crowdfunding, tra cui rientrano criptovalute, album musicali, software, videogiochi e oggetti innovativi.

Già a partire dal 2013 era entrato in vigore un nuovo regolamento Consob sull’equity crowdfunding, aggiornato in seguito e ora vigente dal 3 gennaio 2018, che ha esteso la possibilità di raccogliere capitali di rischio sui portali online anche a tutti i tipi di PMI, e non solo a start-up e piccole e medie imprese dal carattere innovativo. In questo modo viene offerta un’altra modalità di raccolta fondi che permette anche ad aziende dotate di pochi mezzi di realizzare i propri progetti.

Definizione

Il crowdfunding (dall’inglese “crowd“ = “folla“ e “funding“ = “finanziamento“) indica il finanziamento di un progetto tramite donazioni, dove principalmente privati supportano un progetto versando un importo a proprio piacimento. Spesso viene indicata preliminarmente una quota da raggiungere e come verrà ricompensato il donatore a seconda dell’importo versato. Essenziale nel crowdfunding è la trasparenza del progetto.

Che cos’è e come funziona il crowdfunding?

Il crowdfunding si basa su una commercializzazione allettante ed efficace per conquistare investitori privati. Dato che questa forma di finanziamento ha il suo fondamento nella creazione di un rapporto di fiducia, le promesse fatte ai potenziali donatori non devono essere troppo irrealistiche, ma allo stesso tempo devono essere abbastanza invitanti da convincere i donatori a investire in un progetto non ancora realizzato. Perciò la trasparenza nel crowdfunding è un aspetto decisivo. Aggiornando costantemente i donatori sullo sviluppo del progetto, rafforzate il rapporto di fiducia instaurato e allo stesso tempo potete ottenere nuovi donatori. Infatti anche altri interessati vedranno che offrite un servizio davvero promettente e saranno disposti a donare qualcosa a loro volta.

Il crowdfunding ottiene così un effetto valanga: i progetti di maggior successo diventano virali anche nei social network. Con lo scalpore che a volte suscitano, riescono a raggiungere cifre notevoli per il finanziamento di un progetto. Tuttavia si tratta di un’eccezione piuttosto che di una regola. Ciò non toglie che alcuni progetti di crowdfunding attirano sorprendentemente molti donatori volontari; sulla maggior parte delle piattaforme di crowdfunding è mostrato in tempo reale l’importo raggiunto.

Se chi gestisce il progetto definisce un obiettivo finanziario, i donatori possono tenere sempre sott’occhio il successo di una determinata campagna. Si possono anche stabilire dei traguardi: maggiore è la quota che si raggiunge, più possibilità ci saranno che il prodotto finale verrà realizzato. Questi traguardi sono fissati spesso al di sopra dell’obiettivo finanziario da raggiungere, di modo che il progetto superi il successo programmato inizialmente.

Inoltre i fondatori della campagna possono decidere di ricompensare i donatori a seconda della donazione fatta. È quindi consuetudine fare determinate promesse ai donatori più generosi, ad esempio regalare un esemplare gratuito del prodotto finito, una variante premium, l’inserimento nei “credits”, la ricezione di un merchandise particolare, la possibilità di diventare membro di uno speciale “VIP club” e molto altro. Così i donatori ricevono spesso una ricompensa per la loro donazione ancora prima che il progetto venga realizzato interamente.

Modelli ed esempi di crowdfunding

I quattro modelli essenziali del crowdfunding si differenziano per quanto riguarda le ricompense destinate ai donatori. Gioca anche un ruolo il tipo di introito. Nella denominazione dei modelli non ci sono delle terminologie definite perché questi tipi di crowdfunding si sono delineati negli ultimi anni partendo dal loro utilizzo pratico. Spesso i modelli si sovrappongono: così nel corso di una campagna basata su semplici donazioni si può passare a un modello basato su ricompense.

Finanziamento collettivo per ricompensa/Reward Crowdfunding

Il classico crowdfunding raccoglie donatori e promette come ricompensa la realizzazione del prodotto finale. Inoltre si sono andate affermando anche piccole ricompense, motivo per cui viene spesso utilizzato il termine “Reward-Based Crowdfunding”. Queste ricompense possono essere immateriali (inserimento nei credits, accesso beta, prioritizzazione dell’ordine, ecc.) o materiali (merchandise, prototipi, ecc.). Inoltre i donatori vengono ricompensati spesso con l’equivalente dell’importo donato.

Esempio: un piccolo team di sviluppatori lavora a un nuovo videogioco innovativo. Decidono di avviare una campagna di crowdfunding perché non trovano i giusti investitori o partner commerciali. Con la promessa di realizzare il gioco entro un anno, gli sviluppatori richiedono un contributo totale di 50.000 euro. Tutti i donatori vengono ricompensati con una menzione nei crediti nei titoli di coda del gioco. A partire da una donazione di 50 euro ogni donatore riceve una t-shirt, a partire da 100 euro ottiene in aggiunta l’accesso alla versione di test beta del gioco. Per attirare investitori particolarmente generosi, gli sviluppatori promettono di creare una figura personalizzata da inserire nel gioco per chi versa 500 euro.

Finanziamento sotto forma di capitale di rischio/Equity-Based Crowdfunding

Un’altra forma di crowdfunding è il crowdinvesting, denominato spesso anche “Equity-Based Crowdfunding”. Con questo metodo gli investitori ricevono una quota derivata dai successivi guadagni. Questa forma di crowdfunding si ritrova soprattutto tra le start-up. Decisivo per il successo del crowdinvesting è il potenziale di successo commerciale dell’idea presentata. Se questo è sufficientemente elevato, grazie al crowdinvesting si può migliorare non solo la base finanziaria del progetto, ma anche estenderne la portata commerciale. Tramite la natura virale del crowdfunding aumenta inoltre anche la diffusione del proprio marchio, aprendo così a nuovi mercati.

Esempio: una giovane start-up commercializza già a livello locale una bibita ecologica, particolarmente amata tra i giovani. L’azienda vuole diffondersi su tutto il territorio italiano e promuovere la bevanda a livello nazionale. Perciò avvia una campagna di crowdfunding e promette agli investitori una quota sui guadagni successivamente generati, indipendentemente dal tipo di investimento fatto. A partire da una determinata somma gli viene inoltre promessa una scorta mensile di questa bibita.

Finanziamento collettivo per donazione/Donation-Based Crowdfunding

Conosciuto in inglese come “Donation-Based Crowdfunding“, questo modello è il più semplice di tutti: vengono raccolte semplicemente donazioni, senza promettere alcuna ricompensa personalizzata. Prima questo concetto veniva designato solo come “donazione” o “raccolta a scopo benefico”, ma nell’epoca della digitalizzazione molte di queste iniziative vengono considerate oggi come crowdfunding. In questo caso basta organizzare la raccolta fondi tramite una piattaforma online.

Esempio: nel parco locale deve essere costruito un nuovo parco giochi, ma la città rifiuta di finanziare il progetto. Un gruppo di genitori utilizza un sito di crowdfunding per raccogliere le donazioni dei cittadini. Perciò condividono anche la loro pagina per le donazioni in molti social network. Dato che il sito è accessibile a tutti e vengono accettate donazioni provenienti da ogni regione d’Italia, il team riceve una sorpresa: un famoso calciatore viene a conoscenza dell’iniziativa e dona un’ingente somma per il progetto.

Finanziamento collettivo per prestito/Crowdlending

Questo modello viene spesso anche chiamato “Lending-Based Crowdfunding”. Questo tipo di crowdfunding si serve principalmente di molti piccoli prestiti. Con gli investitori vengono concordati gli interessi attraverso un istituto di credito serio. Al contrario del crowdinvesting, nel crowdlending il prestito concesso viene restituito con gli interessi al “donatore” dopo la realizzazione del progetto. Dato che il crowdfunding non è gestito da una banca, un’azienda può scrivere nei libri contabili il denaro ricevuto come capitale proprio e pagare le relative tasse. Ciò può essere utile per soddisfare determinate condizioni per prestiti bancari.

Esempio: una start-up vorrebbe investire in un nuovo progetto per il quale però le mancano i mezzi. La banca rifiuta di concederle un prestito se non dispone di una quota di capitale proprio di almeno il 30%. La start-up comincia così una campagna di crowdfunding e promette agli investitori di restituire l’importo versato con un tasso di interesse al 5% entro due anni. Nel giro di pochi mesi viene raggiunto il capitale necessario per ottenere il prestito dalla banca. I lavori per il progetto possono quindi cominciare.

I fattori per una campagna di crowdfunding di successo

Con il crowdfunding si realizzano dei progetti affascinanti, ma ci sono state anche moltissime delusioni che hanno a volte causato grandi danni. Il crowdfunding non è infatti un rimedio miracoloso per il finanziamento di progetti, ma richiede molto lavoro e anche strategia da parte dei fondatori. Un crowdfunding di successo si basa sull’interazione di molti fattori. Ecco cosa dovreste fare:

  • Rimanere realisti: sia la pianificazione (temporale) del progetto sia l’obiettivo finanziario dovrebbero essere definiti in modo realistico, cosa che dipende da molti elementi. Così non dovreste in nessun caso richiedere più soldi di quanto sia solito nel vostro settore in relazione alle dimensioni del vostro progetto. Solo se sapete quali costi generate con il progetto, potete comunicare ai potenziali donatori un obiettivo di finanziamento credibile. Anche la descrizione del progetto in sé non deve sconfinare: se promettete mari e monti, correte il rischio di non essere presi sul serio. I donatori del crowdfunding sono diventati negli ultimi anni più scettici in seguito a grandi delusioni. Quindi fate in modo di non offrire troppo terreno fertile a questo tipo di atteggiamento.

  • Essere trasparenti: la comunicazione con i vostri donatori è importante per mantenere intatta la fiducia nel vostro progetto. Il caso ideale è quello di segnalare con aggiornamenti regolari lo stato di avanzamento del progetto. In questo modo aumenta la possibilità che la vostra idea desti maggiori attenzioni e ottenga più donatori. Infine riuscire a vedere gli effetti delle proprie donazioni motiva i nuovi donatori, mentre quelli già acquisiti sono probabilmente pronti a fornire ulteriori aiuti. Se mantenete la comunicazione sincera e onesta tra voi, il vostro team e i donatori, contribuite attivamente a raggiungere l’obiettivo finanziario per il progetto.

    Sembrare competenti, ma rimanere avvicinabili: tutti i contenuti che condividete dovrebbero sembrare il più possibile professionali. I video e le immagini non dovrebbero sembrare amatoriali, i testi dovrebbero essere senza errori. Allo stesso tempo è però importante non sembrare troppo lontani dalla realtà o distanti dai propri donatori. L’approccio giusto da tenere dipende anche dal target: così nel caso di un progetto per un videogioco potete usare un tono informale, a differenza di un progetto per un software che si indirizza principalmente alle aziende. Il giusto equilibrio è qui decisivo per apparire simpatici ai donatori. Molte delle regole non scritte dell’online marketing si applicano anche al crowdfunding.

    Mantenere le vostre promesse: se promettete di ricompensare i donatori che hanno versato un determinato importo, dovreste anche fare in modo che ricevano veramente le loro ricompense. Così si rafforza la fiducia e aumentano le chance che i donatori facciano pubblicità al vostro progetto. Nel caso ideale definite ricompense e promesse che potete concedere in fretta o che potete realizzare. Gli articoli di merchandise, come t-shirt e cappelli, sono una tipica ricompensa per i donatori perché si possono produrre abbastanza velocemente. Tra questi rientra anche un buon logo per il progetto, così che con gli articoli si possa fare pubblicità in modo efficace. Mantenete a tutti i costi le vostre promesse riguardo agli aggiornamenti del progetto. Se ad esempio avete annunciato che avreste scritto un post sul blog ogni settimana per informare sullo stato del progetto, dovete anche attenervi alla parola data. Non fa neanche male mostrare dei piccoli progressi di tanto in tanto con tweet e post su Instagram.

Vantaggi e svantaggi del crowdfunding

Vantaggi Svantaggi
Molta libertà nella pianificazione dei progetti senza compromessi indesiderati. Una pressione costante sui risultati da raggiungere può trasformarsi in frustrazione o insuccesso, se non si raggiungono i propri obiettivi; la risonanza mediatica negativa mette a rischio il progetto.
Il progetto viene sottoposto a un test di mercato: se l’idea non è buona o è presentata male, non verrà finanziata; allo stesso tempo si raccolgono feedback. La rivelazione del piano del progetto e la continua trasparenza dei progressi favoriscono i plagi e la possibilità che l’idea venga rubata dalla concorrenza.
Creazione di un bacino di interessati o di una community intorno al progetto: generazione di aspettative e diffusione virale nei social network. Molta concorrenza: le piattaforme di crowdfunding sono oggi sovraffollate, in parte con progetti assurdi; il proprio progetto deve riuscire sin da subito a distanziarsi dalla massa e a emergere dalla concorrenza.
Il finanziamento diretto tramite donazioni risulta il più delle volte più efficiente per quanto riguarda i costi rispetto che rivolgersi a intermediari (ad esempio prestito bancario). Il bacino di interessati possiede tutte le qualità di una community online, anche di quelle tossiche: dovete riuscire a gestire troll, critiche ingiustificate e mascherate, così come attacchi personali.
La comunicazione costante con gli interessati e i feedback risultano motivanti e garantiscono il continuo afflusso di idee nuove. La gestione in parte complessa del bacino di interessati può far distogliere l’attenzione dai progressi veri e propri del progetto.
Il successo del prodotto finale si può valutare meglio, analizzando il bacino di interessati.  
L’obbligo di una pianificazione competente del progetto e gli update costanti portano a lavorare in modo più efficiente e concentrato.  
Consiglio

Le campagne di crowdfunding possono essere avviate su diverse piattaforme. Nella nostra guida vi presentiamo i più importanti siti di crowdfunding.

Esempi di campagne di crowdfunding di successo

Tecnologie di blockchain/criptovalute: Filecoin, Tezos, EOS

Tra le campagne di crowdfunding di maggior successo si trovano innumerevoli progetti nell’ambito del blockchain/delle criptovalute. Filecoin di Protocol Labs è un’applicazione per la memorizzazione di dati decentralizzata che consente il pagamento digitale basandosi sulla tecnologia blockchain. Con circa 257 milioni di dollari Filecoin è di fatto il progetto di crowdfunding che ha raccolto maggior successo economico. Seguono i progetti Tezos (232 milioni) e EOS (185 milioni), sempre collegati a blockchain.

La denominazione di “crowdfunding“ per molte di queste campagne è controversa. Spesso si muovono all’interno della bolla speculativa delle criptovalute e i contribuenti ricevono a volte come ricompensa “solo” assicurato un determinato importo delle rispettive criptovalute. Al posto di sviluppare un certo interesse ed entusiasmo per un progetto, i donatori si limitano a speculare il più delle volte sul successo delle campagne, che si nutre del clamore generale che circonda le criptovalute. Perciò le stesse campagne di crowdfunding nell’ambito del blockchain e delle criptovalute si riducono piuttosto a delle speculazioni in borsa. Di fatto il modello di crowdinvesting offre apparentemente il terreno fertile ideale per le criptovalute.

Videogiochi: Star Citizen e Undertale

Il crowdfunding ha avuto finora un influsso notevole sull’industria dei videogiochi e ha aiutato molti sviluppatori indipendenti a realizzare i propri progetti. Dietro ai tre piani nominati di blockchain si posiziona al quarto posto il videogioco Star Citizen. Finora il gioco ha raccolto 180 milioni di dollari e spicca notevolmente rispetto alla concorrenza. Star Citizen è un tipo di gioco sandbox, ambientato nello spazio, che promette ai giocatori piena libertà e combina diversi generi di videogiochi molto amati. La campagna di crowdfunding su Kickstarter ha avuto già un enorme successo ed è riuscita a creare una grande aspettativa in rete. Il progetto ha raggiunto la maggior parte degli introiti tramite la vendita di contenuti personalizzati per il gioco. Così i donatori possono “preordinare” a seconda dell’importo versato navicelle spaziali, oggetti e terreni per il gioco. Gli importi talvolta folli versati hanno contribuito ad aumentare la fama di Star Citizen: molti fan hanno effettuato delle donazioni a quattro o cinque cifre per beneficiare di determinati vantaggi al rilascio del gioco. Perciò l’attenzione mediatica sollevata ha caricato il progetto di aspettative per quanto riguarda la qualità e le dimensioni promesse. I donatori devono però armarsi di pazienza: le date di rilascio e i traguardi fissati sono già stati spostati diverse volte da parte dello sviluppatore. Al contrario di Star Citizen la parola chiave per il gioco di ruolo culto di Toby Fox Undertale è minimalismo. La campagna su Kickstarter era inizialmente stata creata con l’obiettivo modesto di raggiungere 10.000 dollari. Lo sviluppatore è arrivato però a più di 50.000 dollari. Il prodotto finale è riuscito infine a superare tutte le aspettative, trasformandosi in un cult e in uno dei videogiochi indie di maggior successo di tutti i tempi. Si trovava su molte classifiche di fine anno sui migliori videogiochi con grossi budget che sono risultati molto più costosi e impegnativi durante lo sviluppo. Il gioco Undertale, che con il suo aspetto retrò ricorda i giochi degli anni 90, è stato prevalentemente il progetto personale di Toby Fox. Il videogioco, non convenzionale nella storia, nello humor e nel modo di giocare, ha raggiunto numeri di vendita impressionanti ed è stato adattato più tardi anche per la Playstation 4, per la Playstation Vita e per il Nintendo Switch. Una storia di successo da cui trarre ispirazione, realizzata grazie a un relativamente piccolo crowdfunding e che ha probabilmente reso il suo produttore milionario.

Generi alimentari: Flow Hive

Flow Hive è un alveare innovativo che consente agli apicoltori di produrre miele automaticamente senza disturbare la colonia di api. Così il classico smielatore diventa superfluo. Il progetto ha già raccolto più di 13 milioni di dollari, permettendo così la consegna di almeno 50.000 Flow Hives. Flow Hive è quindi il progetto di maggior successo più finanziato sulla piattaforma Indiegogo. Flow Hive è inoltre in continuo sviluppo e le critiche sollevate hanno permesso di creare una seconda versione migliorata. Il successo raccolto ha attirato l’attenzione dei social network e dei media, attribuendogli l’effetto di aver invogliato molti nuovi apicoltori amatoriali.

Software: FirstBlood

FirstBlood consente ai gamer di tutto il mondo di sfidarsi tra di loro su una piattaforma decentralizzata. FirstBlood ha la pretesa di rivoluzionare il giovane e per certi versi ancora inefficiente campo dell’eSport. Perciò risulta innovativo il sistema di ricompensa, che funziona tramite la tecnologia blockchain, in modo analogo a una criptovaluta. Inoltre i membri possono investire con questa valuta in giochi, giocatori e team, oltre a ricoprire dei determinati ruoli nella community, ad esempio “membro della giuria” e “testimone”, cosa che viene di nuovo ricompensata con la moneta virtuale. L’idea ha entusiasmato: nel giro di pochi minuti sono stati raccolti circa 5 milioni di dollari e la criptovaluta è stata offerta come ricompensa in base alla somma versata. Inoltre gli investitori hanno ricevuto uno sconto del 70 percento sulla valuta nella prima ora della campagna.

Esempi di campagne di crowdfunding controverse o che non hanno riscosso successo

Il crowdfunding è diventato molto popolare negli anni e già solo il numero delle piattaforme disponibili la dice lunga sulla portata del fenomeno. Tuttavia oltre a progetti innovativi e interessanti, si trovano anche innumerevoli campagne senza senso e controverse, che si sono contese in parte lo scherno della comunità Internet.

Un esempio innocuo è rappresentato dal progetto di Zack Danger Brown, che chiedeva solo 10 dollari per preparare la sua prima insalata di patate. A quanto pare questo progetto è risultato un successo raggiungendo quasi 55.000 dollari. È da specificare che Brown ha donato la maggior parte dei soldi in beneficienza.

Molte persone hanno sollevato le sopracciglia quando hanno saputo del progetto del rapper B.o.B., un noto Flat Earther (un sostenitore della teoria secondo cui la terra sia piatta). Sulla piattaforma GoFundMe voleva inizialmente raccogliere 200.000 dollari, diventati poi 1 milione, per mandare un satellite nello spazio che avrebbe fotografato i “confini del mondo” e dimostrato che la terra è in realtà una sfera. Finora B.o.B ha raccolto meno di 7.000 dollari, guadagnando però molta risonanza sui media. Viene comunque sollevata la domanda se questi tipi di progetti di crowdfunding non siano in realtà delle campagne pubblicitarie ben architettate.

Sulle piattaforme di crowdfunding si trovano moltissime campagne di dubbio gusto che generano dubbi sulla loro serietà. Alcuni chiedono finanziamenti per il matrimonio o la luna di miele, altri per un tatuaggio. C’è anche chi utilizza la piattaforma per scopi politici che rivelano talvolta dei toni razzisti. Ovviamente gli innumerevoli progetti non sono al riparo da troll che usano la piattaforma come valvola di sfogo.

Mentre numerosi progetti non vengono presi in considerazione e non vengono finanziati, molte campagne folli, senza senso o irrispettose catturano l’attenzione dei social media. Anche per questo motivo il concetto del crowdfunding viene ripetutamente esposto a critiche per il fatto di scadere troppo spesso nel ridicolo o di dare attenzione a progetti insensati. In compenso le campagne di crowdfunding create in maniera divertente sono diventate ora una componente integrante della cultura dei meme.

Industria automobilistica: Elio Motors

Il concetto di Elio Motors dell’auto ecologica e conveniente su tre ruote ha raccolto molti consensi tra gli investitori: circa 6.000 donatori hanno supportato il progetto con circa 100 milioni di dollari, superando di gran lunga gli obiettivi prefissati. Così la campagna di crowdfunding ha avuto molto successo, ma i risultati si fanno attendere.

Originariamente Elio Motors voleva lanciare sul mercato la prima versione del suo veicolo innovativo già nel 2012, ma finora non ce l’ha fatta. Secondo le più recenti notizie la produzione dovrebbe iniziare nel 2019. In un modo o nell’altro le previsioni di consegna non sono state finora rispettate e gli investitori devono pazientare. Tuttavia grazie alla campagna efficace sono confluiti già moltissimi fondi. Poco chiaro è prevalentemente dove questi soldi siano andati a finire: già alla fine del 2016 i debiti di Elio Motors si attestavano oltre i 100 milioni di dollari.

Videogiochi: Mighty No. 9

Il videogioco finanziato su Kickstarter Mighty No. 9 di Comcept è stato pubblicizzato soprattutto tra i nostalgici dei videogiochi, perché prometteva un grande sostegno ai famosi classici “Mega Man”. La campagna condotta da rinomati sviluppatori ha raccolto già quasi 4 milioni di dollari, cosa che ha reso ottimisti i sostenitori e i fan del progetto. Il rilascio del gioco è stato però spostato molte volte fino a che nel 2017 non è stato lanciato sul mercato per molte piattaforme ed è stato stroncato alla fine da molti fan e critici. Il gioco è risultato qualitativamente nella media e non ha soddisfatto le alte aspettative generate. Con grande fastidio degli investitori, le ricompense principalmente digitali sono state gestite male: le conseguenze sono state dei codici di bonus difettosi e l’invio di ricompense con errori. Inoltre ci sono stati casi in cui coloro che lo avevano ordinato non hanno ricevuto il prodotto finito. Mighty No. 9 ha sicuramente contribuito a trasformare l’euforia iniziale intorno al crowdfunding dei videogiochi in uno scetticismo nei confronti di promesse altisonanti. Essenzialmente si può desumere bene da questo progetto, come funzionano le risonanze positive e negative nel crowdfunding e come una community che si crea intorno a un progetto possa reagire in modo emotivo alle delusioni alle delusioni.

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