Piattaforme di crowdfunding a confronto
Il crowdfunding è un metodo di finanziamento moderno e molto amato per i progetti privati e le start-up. Tramite una campagna di crowdfunding si invita a donare una cifra a scelta, impostando anche un obiettivo di finanziamento e un sistema di ricompensa per i donatori. Grazie al crowdfunding sono già stati realizzati molti interessanti progetti nei più diversi ambiti, come iniziative per organizzazioni benefiche, lo sviluppo e la creazione di oggetti d’uso comune, oltre che beni di consumo e artistici, ma anche progetti amatoriali di singole persone.
Il vantaggio essenziale del crowdfunding risiede nel fatto che ci si affida a un gran numero di privati interessati, la “crowd”, invece che a grandi investitori. Se le condizioni generali quadrano, all’interno di questa community si può sviluppare una dinamica positiva, che accelera il proseguimento e la popolarità del progetto e contribuisce a renderlo possibile. La trasparenza e la comunicazione con la base di donatori sono fattori essenziali che determinano il successo di una campagna di crowdfunding.
La popolarità crescente di questa forma di finanziamento ha portato a una grande offerta di piattaforme di crowdfunding, in cui si possono presentare e gestire le proprie campagne, oltre che raccogliere fondi. La piattaforma più famosa a livello mondiale è Kickstarter.com, tuttavia nel corso degli anni si è sviluppata sempre più una forte concorrenza con specializzazioni molto diverse.
Per scegliere un sito di crowdfunding appropriato, bisogna tenere conto di diversi fattori: se vi presentate come privati o come start-up, in quale settore operate, a quale target volete rivolgervi, quale modello di crowdfunding applicate e quanto è grande il vostro progetto. Determinanti sono inoltre le condizioni e le commissioni delle diverse piattaforme, nonché la modalità di gestione dei progetti falliti e delle donazioni sottratte indebitamente.
Con il vostro progetto non dovete scegliere per forza solo una piattaforma di crowdfunding. Spesso è utile raccogliere fondi su più siti. Non sottovalutate però l’impegno necessario per portare avanti le campagne di crowdfunding!
Piattaforme internazionali
L’idea del crowdfunding in sé è relativamente vecchia. Già nel 19esimo secolo, ad esempio, i libri venivano stampati grazie alle donazioni degli interessati e persino la statua della libertà a New York è stato cofinanziata dalle donazioni della popolazione, che ha versato complessivamente 160.000 dollari per finire i lavori del piedistallo. Il “crowdfunding” in senso stretto è nato però con l’avvio delle piattaforme statunitensi Indiegogo (2008) e Kickstarter (2009), che proponevano un modello di finanziamento facilmente accessibile basandosi sulla struttura collegata a livello globale e sociale del web 2.0. Da allora si sono aggiunte moltissime altre piattaforme, anche se i siti con una platea internazionale rimangono quelli di maggior successo.
Kickstarter
L’azienda Kickstarter è entrata in funzione nel 2009 e l’omonimo sito si è affermato velocemente come la piattaforma di crowdfunding più conosciuta e di maggior successo. Dopo la registrazione sul sito si possono impostare progetti su una propria pagina personalizzabile. Su Kickstarter è necessario indicare un obiettivo di finanziamento, anche se il progetto può essere supportato anche dopo averlo raggiunto. Gli interessati possono partecipare con una donazione di almeno un dollaro, non appena si sono registrati. Una volta raggiunto l’obiettivo della campagna, il pagamento delle donazioni avviene tramite Stripe. Se non si riesce ad arrivarci entro i termini stabiliti, non si riceve nessuna donazione e la campagna è da considerarsi fallita. Kickstarter procede quindi secondo il principio “all or nothing” (“tutto o niente“).
Kickstarter.com sostiene i responsabili dei progetti negli USA, in Canada, nel Regno Unito, in Germania, in Francia e in Giappone; non è ancora presente una versione in italiano. Nel caso in cui il finanziamento vada a buon fine, Kickstarter esige una commissione del 5 percento della somma raggiunta. Di solito si aggiunge un’altra commissione che va dal 3 al 5 percento, in quanto viene usato il servizio di pagamento Stripe per la liquidazione delle donazioni. Kickstarter non detiene in nessun caso diritti di proprietà sui progetti, tuttavia ogni progetto viene archiviato permanentemente e rimane visibile sulla pagina. Inoltre Kickstarter si esime da ogni responsabilità nei confronti dei donatori che vengono truffati o ingannati dai responsabili dei progetti. Per questo i donatori sono invitati ad affidarsi al proprio giudizio.
Kickstarter si concentra soprattutto su progetti di creativi e start-up, che mirano a fornire beni culturali o oggetti d’uso comune innovativi. Ciò viene già suggerito dalla suddivisione dei progetti in categorie (vedi screenshot), ma anche da uno sguardo alle campagne di maggior successo che si trovano su Kickstarter: tra questi ultimi ci sono progetti che promuovono oggetti d’uso comune, come lo smartwatch “Pebble Time”, il freezer “Coolest Cooler”, la giacca da viaggio “Baubax World”, il gioco di carte “Exploding kittens” e la console di videogiochi “OUYA”. Tra i prodotti di maggior rilievo lanciati su Kickstarter rientrano i film “The Veronica Mars Movie Project“ e “Wish I Was Here“, il videogioco “Broken Age“ e la serie web “Video Game High School”.
Come modello di crowdfunding si è affermato su Kickstarter il finanziamento collettivo per ricompensa (reward crowdfunding). In questo caso i donatori vengono ricompensati individualmente in base all’importo della donazione e in cambio i responsabili del progetto promettono spesso di nominarli nei ringraziamenti. I donatori più generosi ricevono il più delle volte un bonus di preordine sul prodotto finale, spesso come ringraziamento vengono inviati anche articoli di merchandise, come t-shirt e cappelli. Su Kickstarter sono tipici anche i così chiamati Stretch Goals, ovvero gli obiettivi di finanziamento che superano quelli fissati inizialmente. I donatori attivano per così dire altre “feature” del prodotto finito perché il responsabile del progetto ha a disposizione più capitale.
Le pagine del progetto su Kickstarter sono eleganti e chiare. Nell’header Kickstarter indica quanti fondi sono già stati raccolti per il progetto, quanti donatori unici hanno già contribuito e quanto tempo è rimasto per raggiungere l’obiettivo di finanziamento. Alla voce “Campaign” il responsabile presenta il proprio progetto e definisce le ricompense, gli Stretch Goals e gli altri dettagli importanti della campagna. Su “FAQ” si possono inserire le risposte alle domande poste più frequentemente. Su “Updates” informate i donatori e gli interessati riguardo al progresso del progetto nella timeline. Alla voce “Comments” gli utenti registrati possono formulare richieste, critiche ed elogi.
La sezione “Community“ mostra informazioni interessanti e importanti per i responsabili del progetto in merito ai donatori e alla loro provenienza geografica. Qui inoltre vengono nominati alcuni supporter che hanno già raggiunto un certo grado di popolarità all’interno della community di Kickstarter. Infatti fa una buona pubblicità al progetto se viene sostenuto anche da investitori competenti e in parte famosi.
Un problema che affligge in generale la community di crowdfunding, e che non può essere risolto neanche da Kickstarter, sono i progetti finanziati con successo, ma comunque falliti. Anche su kickstarter.com sono già evaporati molti soldi perché il responsabile del progetto si è allontanato dall’idea originale dopo un crowdfunding di successo senza risarcire il capitale versato. In alcuni casi non ci sono stati più aggiornamenti su determinati progetti che sono stati poi dati per morti e i donatori sono stati semplicemente piantati in asso. I motivi si ritrovano nel fatto che il crowdfunding è sempre un investimento rischioso. Inoltre sembra che Kickstarter non ricerchi attivamente una soluzione al problema, infatti le regole formulate in maniera abbastanza lapidaria offrono ben poco contributo alla causa.
In aggiunta Kickstarter si espone alla critica costante di influenzare troppo il successo dei progetti, che possono essere ordinati come “Staff Pick” (scelti dallo staff), quindi sono indicati come suggerimenti del sito. Così Kickstarter può controllare in modo mirato su quali progetti attirare maggiormente l’attenzione. Rimane poco trasparente come un progetto si possa aggiudicare il badge dello staff.
Anche la navigazione del sito non è sempre soddisfacente. Se si vogliono vedere tutti i progetti di una categoria, sono spesso necessari fino a quattro clic e fino a quando non si sono compiuti tutti questi passaggi viene presentata sempre solo una scelta di progetti, ad esempio quelli che sono prossimi a raggiungere l'obiettivo di finanziamento o hanno già generato molta attenzione. Si presume che molti visitatori non vedano buona parte dei progetti, se non vogliono navigare nel vasto sito. Il metodo più efficace rimane quello di diffondere la propria pagina del progetto sui social network.
Vantaggi | Svantaggi |
Grazie al principio “all or nothing”, i soldi vengono realmente versati soltanto se la campagna ha successo,… | …per questo motivo molti responsabili del progetto impostano volutamente un obiettivo di finanziamento basso. |
Kickstarter richiede solo in caso di progetti finanziati completamente una commissione del 5 % dell'intera somma,... | … tuttavia ci sono altri costi da sostenere per le operazioni. |
Pagine del progetto molto chiare e informative,… | …ma l'ingombrante navigazione del sito rende la ricerca tra i progetti inutilmente complicata. |
Determinati progetti vengono messi in rilievo con un ordine “Staff Pick“,… | …ma i criteri risultano poco trasparenti e la piattaforma esercita troppa influenza sul successo delle campagne. |
Adatto per privati e start-up, che si concentrano tendenzialmente su progetti creativi,… | …mentre non c'è spazio sulla piattaforma per progetti benefici. |
La messa in rilievo di progetti che hanno quasi raggiunto il loro obiettivo crea attesa e riesce ad attirare l'ultimo briciolo di attenzione su di sé,... | …tuttavia le sezioni "Featured projects" e "Projects we love" vengono aggiornate in maniera molto irregolare. |
GoFundMe
Il sito GoFundMe rientra tra le piattaforme di crowdfuding più popolari, che si è specializzata sin dall'inizio nel settore della beneficienza e del non profit. Le campagne su GoFundMe raccolgono per la maggior parte fondi per eventi sociali e progetti benefici. GoFundMe ha iniziato la sua attività nel 2010 e fino al 2017 sono stati generati oltre 5 miliardi di dollari. Le campagne prevedevano essenzialmente una commissione del 5 percento per ogni donazione ricevuta, tuttavia per i responsabili del progetto che provenivano dall’Europa sorgevano costi aggiuntivi al momento di fare un versamento dall'estero. Da maggio la politica della piattaforma è cambiata e per l'Italia è ora prevista una commissione totale del 2,9 percento più un importo fisso di 25 centesimi per donazione.
GoFundMe si contraddistingue per due caratteristiche: a differenza della maggior parte delle piattaforme di crowdfunding potete teoricamente tenere tutte le donazioni, anche se non raggiungete l'obiettivo di finanziamento, quindi i progetti su GoFundMe si possono finanziare almeno in parte. L’altra peculiarità consiste nel fatto che non ci sono scadenze per il raggiungimento dell’obiettivo, quindi ogni campagna rimane online per tutto il tempo stabilito dal responsabile del progetto. Di conseguenza nel lungo periodo si possono concretizzare meglio i progetti creati, utile soprattutto per quelli che dipendono sempre dalla ricezione continua di donazioni. Questo modo di procedere di GoFundMe si adatta così molto bene per progetti con fini benefici.
La pagina individuale del progetto riunisce tutte le informazioni e le iniziative necessarie in un'unica pagina: là ci si può informare sui soldi già raccolti e su quanto manca per raggiungere l'obiettivo; viene dato ampio spazio anche all'immagine principale, che dovrebbe attirare visivamente l'attenzione sul progetto.
Inoltre sono ben visibili anche i pulsanti dei social media tramite i quali si può condividere subito il relativo progetto. GoFundMe ha riconosciuto presto la forza dei social network e la loro capacità di generare aspettativa e pubblicità virale, per cui sotto l’immagine principale si trova un grande banner per Twitter e Facebook, ben in vista, che viene persino posto prima del testo informativo. I visitatori della pagina del progetto vengono invitati a partecipare per tempo all'iniziativa. Perciò su GoFundMe fare una donazione e condividere il progetto sembrano avere lo stesso peso.
Le donazioni possono essere effettuate tramite carta di credito. Inoltre i donatori possono lasciare messaggi sulla pagina del progetto in base al tipo di campagna: ad esempio auguri di buon auspicio, post incoraggianti o inviti a fare altre donazioni. L'orientamento di GoFundMe a progetti sociali si può desumere dalla categorizzazione delle campagne: vengono prima di tutto presentate le sezioni "Spese scolastiche", "Spese Mediche", "Beneficenza", "Emergenza" e "Commemorazione", mentre le campagne comuni di crowdfunding come "Creatività" e "Azienda" ricoprono un ruolo secondario.
GoFundMe convince anche per la sua assistenza clienti. Chi vuole può farsi consigliare dai cosiddetti coaches che aiutano a progettare le pagine del progetto nel modo il più allettante possibile. Su GoFundMe Aiuto ci sono inoltre guide relativamente dettagliate per l'uso della piattaforma. Anche i donatori interessati si possono informare sulla liquidazione delle donazioni e i loro diritti.
In caso di abusi GoFundMe mette a disposizione un modulo di contatto qualora una donazione debba essere risarcita. I gestori promettono inoltre di controllare e di garantire la liquidazione dei fondi in maniera rigorosa, di modo che tutti i versamenti finiscano al giusto indirizzo. In caso di rifiuto delle misure di sicurezza, GoFundMe acconsente persino a rimborsare gli importi persi o a pagare la differenza delle donazioni. Mancano però delle prove univoche che garantiscano l'efficacia di queste misure.
Tuttavia GoFundMe ha un problema di immagine, in quanto troppi progetti insensati finiscono sulla piattaforma. Molti progetti sul sito sono sfociati in piccoli scandali, poiché qui i privati si fanno finanziare i propri "desideri" e i "piani futuri". Innocue sono le richieste di donazioni di persone che si vogliono far finanziare il matrimonio o semplicemente vogliono comprare qualcosa da mangiare. Ci sono anche progetti divertenti, come quelli di un americano che dopo aver perso i capelli chiedeva delle donazioni per comprare un cappello.
Ma a sollevare scalpore tra i media sono soprattutto campagne moralmente discutibili, che dividono l'opinione pubblica, oltre che progetti a sfondo religioso, se non addirittura politico. Il controllo della qualità su GoFundMe non sembra quindi sufficientemente evoluto e lascia che i progetti validi si perdano nell’oceano delle mini campagne.
Vantaggi | Svantaggi |
La piattaforma migliore per progetti a scopi benefici e sociali,... | …che viene però usata impropriamente dagli utenti per realizzare campagne piccole e senza senso. |
GoFundMe promette una protezione credibile per donatori e responsabili del progetto,... | …anche se mancano delle prove inequivocabili che garantiscono l’efficacia di questi provvedimenti. |
I progetti ottengono i fondi anche se non raggiungono completamente l'obiettivo di finanziamento,... | …cosa che rende però più facile un uso improprio delle donazioni. |
Gli obiettivi di finanziamento non hanno una scadenza,... | …in questo modo si perde un aspetto entusiasmante e motivante del crowdfunding. |
Pagine del progetto chiare con focus comprensibile sul collegamento con i social network,... | … che però offrono come opzioni solo Facebook e Twitter. |
Si possono allegare alle donazioni dei brevi messaggi,... | …anche se il versamento è materialmente possibile solo tramite carta di credito. |
Buone pagine di supporto e guide per i donatori e i responsabili del progetto. |
Indiegogo
Oltre a Kickstarter, anche Indiegogo è stato un pioniere nel settore del crowdfunding. All’inizio dell’attività nel 2008 Indiegogo si orientava solo sul modello di crowdfunding basato su ricompense per i progetti di creativi e start-up, ma dal 2016 consente anche il modello basato su quote, l'"Equity based Crowdfunding" per gli investitori commerciali. Inoltre nel 2014 ha visto la luce anche il servizio Indiegogo Life (ora chiamato “Generosity“), concepito specialmente per emergenze, spese mediche, commemorazioni e altri scopi sociali.
Dando una prima occhiata superficiale, Indiegogo assomiglia molto a Kickstarter e a GoFundMe: gli utenti creano una pagina del progetto e stabiliscono un obiettivo di finanziamento, che a seconda della scelta tra “Fixed Funding“ e "Flexible Funding“ varia il presupposto per il finanziamento del progetto o viene usato semplicemente come valore di orientamento.
La pagina principale del progetto è composta dalla descrizione dell'idea (tab "Story") e delle ricompense (qui chiamate "Perks"), che si differenziano a seconda dell'importo versato. Su "Updates" si informa dei progressi del progetto e su "Comments" gli utenti possono lasciare dei brevi messaggi. La tab "Backers" (i donatori) offre una cronologia completa delle donazioni. La pagina del progetto dispone di tutti i widget necessari per i social media, progettati però in maniera meno fastidiosa rispetto alla concorrenza.
Per quanto riguarda il design, Indiegogo convince con un minimalismo moderno e qui non va trascurata la similitudine con Kickstarter. La struttura piuttosto scheletrica del sito sposta l’attenzione sulle campagne. La navigazione della piattaforma è scorrevole e organizzata in maniera sensata, in particolare risalta l’ordine dei progetti organizzati per tempo (ad esempio “Launching soon” e “Ending soon”, in italiano rispettivamente “Presto online” o “Sta per terminare”). Inoltre i progetti si possono ordinare in generale per popolarità (probabilmente derivata dal numero di clic) e filtrare le campagne che hanno realizzato più guadagni. Per il resto sono suddivise nelle classiche categorie e sottocategorie.
Una particolarità di Indiegogo è che in qualità di responsabile del progetto ricevete subito buona parte delle donazioni. Dato che la maggior parte delle donazioni avviene tramite PayPal, non vi è un passaggio intermedio a cui dover sottostare. Indiegogo offre anche il pagamento tramite carta di credito; queste donazioni finiscono però sul vostro conto circa due settimane dopo la fine della campagna. La piattaforma raccoglie per ogni donazione la commissione solita del 5 percento, se si paga con carta di credito si aggiunge una commissione del 3 percento più un fisso di 30 centesimi di dollari.
Indiegogo fissa volutamente poche regole per i vostri progetti. I responsabili del progetto sotto i 18 anni hanno bisogno dell’autorizzazione di un tutore per avviare una campagna. Inoltre vengono eliminati i progetti che vorrebbero raccogliere fondi per attività illegali o quelli la cui idea di base è assurda o irrealistica. In merito alle ricompense non vanno fatte promesse di natura finanziaria o proposte droghe, armi e giochi d’azzardo. Infine le campagne non devono invitare alla violenza fisica o psichica.
A parte queste regole Indiegogo non pone limite ai progetti ed è molto tollerante rispetto alla concorrenza. Perciò mancano anche alcuni filtri che impediscono che sulla piattaforma finiscano progetti insensati e immorali. In ultimo, a causa della mancanza di controlli, Indiegogo è la piattaforma con più progetti, ma il fatto che chiunque possa contribuire porta in media a una qualità bassa delle campagne. Ciò comporta che le campagne che sono state rifiutate dalle altre piattaforme finiscano spesso su Indiegogo.
Tuttavia i creatori si distanziano chiaramente dalle singole campagne e non si assumono nessuna responsabilità in caso di frodi. Il programma di protezione “Trust & Safety” si basa essenzialmente su un rapporto di fiducia tra i membri della community. In caso di problemi la piattaforma mette a disposizione un servizio speciale che si può contattare 24 ore su 24. Per il resto Indiegogo si basa sul proprio senso di responsabilità: gli utenti vengono sollecitati ad analizzare esattamente il proprio progetto prima di iniziare con le donazioni, a porre domande e a esprimere i propri dubbi. I responsabili del progetto vengono così pregati di garantire la massima trasparenza, di comunicare regolarmente con i donatori e di trattare il progetto in modo serio.
Queste linee guida generali sono dei consigli ben pensati che però sono ben lungi dallo scoraggiare i malintenzionati. Anche su Indiegogo si nota che la protezione dei donatori e dei responsabili del progetto si basa essenzialmente sulla buona fede e su un rapporto di fiducia.
Da sottolineare positivamente è l’esaustivo Education Center, che fornisce informazioni, tutorial e webinar a chi si approccia per la prima volta al crowdfunding. Restano dei dubbi se il servizio venga effettivamente utilizzato dalla maggior parte dei responsabili dei progetti.
Vantaggi | Svantaggi |
La commissione del 5 % è proporzionalmente bassa,… | …in caso però di utilizzo della carta di credito si aggiunge un ulteriore importo. |
I fondi arrivano al responsabile del progetto direttamente tramite PayPal,… | …cosa che dà però campo libero ai malintenzionati. |
Regole minime per la creazione dei progetti,… | …in questo modo però finiscono sulla piattaforma tante campagne insensate e di dubbia natura. |
Design minimalista e pagine del progetto chiare,… | …che non forniscono però statistiche sulla base dei donatori e pagine FAQ. |
Buone pagine di supporto per donatori e responsabili del progetto,… | …che però non possono sostituire una protezione completa contro l’appropriazione indebita delle donazioni. |
Patreon
Patreon occupa un posto speciale nell’ambito del crowdfunding: il finanziamento dei progetti si basa su abbonamento e dà la possibilità ai responsabili del progetto di ricevere un introito mensile. Patreon è particolarmente amato tra gli YouTuber, ai quali le entrate derivate dalla piattaforma video non sono sufficienti per garantire l’esistenza dei loro progetti. Così si sostengono con donazioni regolari e ricompensano i loro donatori, ad esempio, con contenuti esclusivi o estrazioni.
Sebbene la maggior parte degli utenti di Patreon siano YouTuber, la piattaforma è celebre anche tra artisti di fumetti web, autori, creatori di podcast e musicisti. Patreon ha consentito a molti artisti di poter sbarcare il lunario. Per le donazioni è prevista una commissione del 5 percento, perciò Patreon risulta più conveniente per i responsabili del progetto rispetto alla maggior parte delle altre piattaforme comuni di crowdfunding.
Per quanto riguarda il design Patreon non si discosta di molto dalle altre piattaforme più popolari di crowdfunding. Anche qui i responsabili del progetto gestiscono le pagine su cui promuovono il loro contenuto. Inoltre potete suddividere i vostri supporter in base all’importo mensile versato, di modo che i “patreons” più generosi ottengano ad esempio accesso a contenuti esclusivi o entrino a far parte di un “club” di elite. Inoltre i patreons vengono quasi sempre nominati dal responsabile del progetto una volta che il prodotto è stato realizzato, ad esempio nei ringraziamenti del video.
Patreon ha iniziato l’attività nel 2013 ed è quindi una piattaforma giovane rispetto alle altre, ma ciononostante non bisogna affatto sottovalutarne l’influenza sulla community di YouTube. Per i creativi che pubblicano più o meno regolarmente le loro opere e che dispongono di una solida base di fan, Patreon è spesso più vantaggiosa della concorrenza, dato che il modello di abbonamento consente una raccolta costante di fondi. Tuttavia dovreste mostrarvi il più possibile trasparenti e indicare dove finiscono le donazioni. Patreon ricompensa la trasparenza e i post frequenti con una solida base di fan, così da permettervi di dedicarvi a tempo pieno alla vostra arte e di investire i fondi ricevuti per l’acquisto di un immobile, degli attrezzi necessari del mestiere o semplicemente utilizzarli per il vostro sostentamento.
I progetti vengono suddivisi in diverse categorie a seconda del tipo di contenuto, ad esempio “Music” e “Games”. Le stesse pagine del progetto offrono accanto a una descrizione del progetto anche informazioni sulle ricompense per i donatori e sul numero dei “patreons”, quindi le persone che fanno già una donazione mensile. Potete anche indicare quanti soldi ricevete mensilmente, ma non siete obbligati a rendere l’informazione di pubblico dominio.
Pure gli obiettivi di finanziamento non devono essere sempre trasparenti, infatti molti responsabili dei progetti segnalano solo con una percentuale quanto sono vicini a raggiungere l’obiettivo fissato per il progetto. Dato che rispetto ad altre forme di crowdfunding gli introiti di un patreon si avvicinano a quelli di uno stipendio, si consiglia di non divulgare la somma realmente ricevuta, anche se la decisione spetta al responsabile del progetto.
Oltre a una donazione fissa mensile, Patreon offre anche un metodo di pagamento che si avvicina a un “classico” abbonamento. Così il responsabile del progetto può stabilire di ricevere sempre un bonifico con una somma fissa dai suoi patreons, una volta che rende disponibile un prodotto, ad esempio quando carica un nuovo video. Ovviamente i donatori possono in qualsiasi momento decidere di modificare l’importo versato o interrompere del tutto i versamenti. I patreons aumentano spesso l’importo versato ogni mese se il responsabile definisce un nuovo obiettivo e lo riconduce a determinate promesse, come la pubblicazione ancora più regolare di contenuti.
Altrimenti i patreons cessano spesso il loro supporto se i responsabili del progetto non forniscono il prodotto promesso o non presentano dei contenuti soddisfacenti. Patreon è perciò una piattaforma che può reagire molto repentinamente alle modifiche, dando la possibilità a voi di motivare i vostri patreons e a loro la facoltà di mettervi sotto pressione.
Tramite la formula di abbonamento l’aspetto della community viene particolarmente sviluppato sulla piattaforma. Gli abbonati vi garantiscono delle entrate regolari, ma ricoprono anche il ruolo di consumatori. L’interazione con questa community è perciò ancora più importante e determinante rispetto alle altre piattaforme, che si basano su donazioni versate una volta sola.
Infine venite continuamente supportati dai patreons, che creano un legame personale sempre più forte con il vostro progetto grazie ai versamenti mensili. Ciò significa che su Patreon il lavoro della community è l’aspetto più importante se volete ricevere finanziamenti per molto tempo. Mettete quindi in conto un impegno costante per il progetto.
Questa piattaforma di crowdfunding è per ora disponibile solo in inglese e i gestori si dimostrano relativamente tolleranti per quanto riguarda il contenuto inserito. Sono ufficialmente vietati solo contenuti violenti e quelli classificati come pornografici. Patreon sembra avere alcuni principi morali, che però non sono comunicati in modo esaustivo. È risultata controversa l’eliminazione di un progetto di uno YouTuber a luglio 2017, che chiedeva donazioni per la sua attività nel gruppo “Defend Europe” per documentare quello che hanno definito “il blocco violento” delle navi ONG. Patreon ha difeso l’eliminazione con la motivazione di non voler sostenere nessun progetto che metta a rischio la vita umana.
Ha sollevato moltissime critiche anche l’eliminazione di Patreon di un progetto di un gruppo di anarchici. Da allora si attribuisce a Patreon il pregiudizio di una doppia morale: viene elogiato, ma dovrebbe migliorare le sue linee guida e i processi di valutazione.
Vantaggi | Svantaggi |
La formula di abbonamento si adatta particolarmente bene per creativi che realizzano regolarmente contenuti,… | …tuttavia il forte legame con la base di donatori mette più sotto pressione i responsabili del progetto. |
Introiti regolari possono permettere di dedicarsi alla propria arte a tempo pieno,… | …tuttavia le entrate dipendono dalla qualità del prodotto e la perdita di patreons può mettere a rischio il proprio sostentamento. |
L’incremento di patreons come “super fan“ può motivare e l’interazione con loro può portare al nascere di idee nuove,… | …tuttavia la presunzione di alcuni patreons può portare a richieste fastidiose di copartecipazione e limitare la libertà creativa dei responsabili del progetto. |
Patreon lascia al responsabile del progetto la scelta di tener nascosta o meno la somma effettiva degli introiti mensili ricevuti,… | …tuttavia un buon crowdfunfing per durare nel tempo e mantenere il suo successo richiede la massima trasparenza e la pubblicazione delle proprie spese. |
Patreon è molto tollerante verso i responsabili del progetto,… | …cosa che porta a una minore qualità delle pagine. |
Suddivisione dei progetti in categorie ampie e sensate,… | …tuttavia sarebbe anche utile l’aggiunta di categorie come “YouTube“, “Twitch“, ecc. |
Il design di Patreon si presenta elegante e le pagine del progetto sono progettate bene e in modo informativo,… | …tuttavia la ricerca dei patreons potrebbe essere migliorata e il sito tradotto in altre lingue. |
Piattaforme italiane
Spostandoci sul versante italiano, sono molte le piattaforme made in Italy sviluppate per finanziare i più svariati progetti. Il proliferare di queste piattaforme risulta soprattutto utile per sondare il mercato e valutare concretamente se la propria idea sia buona. Per questo sono in particolar modo le start-up a iniziare progetti su queste piattaforme per raccogliere fondi da utilizzare nella realizzazione della loro idea. Non mancano tuttavia anche istituzioni ed enti pubblici come università e comuni che si appellano quindi al senso civico e all’aiuto di tutti i cittadini.
Il vantaggio di appoggiarsi a una piattaforma di crowdfunding italiana risiede soprattutto nel target: infatti in questo modo ci si rivolge esclusivamente a un pubblico italiano, aspetto importante specialmente per istituzioni ed enti pubblici, ma anche per aziende che hanno sede solo sul territorio nazionale. Se l’obiettivo della propria raccolta fondi si adatta però anche a investitori esteri, può risultare vincente attivare due campagne, una su una piattaforma italiana e un’altra su una internazionale, di modo da trovare consensi e fondi in un pubblico il più ampio possibile.
DeRev
La piattaforma più conosciuta in Italia, giudicata anche da un rapporto della Commissione europea tra le 5 migliori piattaforme di crowdfunding in Europa, è DeRev. Si rivolge in particolare a start-up, ma anche a chiunque voglia raccogliere fondi per progetti creativi e innovativi. Anche le associazioni non profit possono utilizzare questo mezzo per ricevere finanziamenti continui da parte di persone a cui sta a cuore il loro operato.
È stata creata nel 2013 e da allora oltre 20.000 utenti hanno chiesto finanziamenti per i propri progetti, permettendo così alla piattaforma di raggiungere ben oltre 3 milioni di euro di fondi. I riconoscimenti non sono mancati e persino Microsoft ha incluso DeRev tra i Digital Democracy Leaders, ovvero chi è attento alle innovazioni digitali. Tra i progetti di maggior rilievo si annoverano i fondi raccolti per la ricostruzione della Città della Scienza a Napoli.
Il sito è diviso in sezioni che comprendono l’arte, la cultura, il civic crowdfunding, il non profit, lo sport, la tecnologia e le start-up, ma si presenta anche come un luogo per sperimentare idee, testare prodotti, ottenere feedback e suggerimenti (come riportato sul loro sito). Così si possono realizzare campagne in maniera semplice e si verrà guidati in ogni passaggio.
Interessante è che si può scegliere tra tre diversi modelli di finanziamento: “all or nothing”, che prevede la restituzione dei fondi se non viene raggiunto o superato l’obiettivo posto in un massimo di 90 giorni; “keep it all”, che permette l’accredito di tutti i fondi entro un massimo di 90 giorni, anche se non si raggiunge l’obiettivo; “fundraising”, una formula in cui non sono previsti limiti temporali e neanche obiettivi da raggiungere e si indirizza a organizzazioni non profit, a partiti politici ed enti pubblici che hanno bisogno di introiti continui. Per ciascun modello vengono applicate commissioni diverse, partendo da un minimo del 4 percento per il fundraising fino a un massimo del 9 percento per il modello “keep it all”.
Una nota di merito va anche all’attenzione particolare mostrata per la condivisione sui social network, così da tentare di far diventare virali i propri contenuti tramite la promozione sulle pagine social di DeRev stesso. Infine tutto appare chiaro sulla piattaforma e arricchito da guide, supporto gratuito, oltre che dalla DeRev Academy che indirizza gli utenti a una corretta gestione della campagna sulla piattaforma, aiutandoli così in tutte le fasi.
Vantaggi | Svantaggi |
Piattaforma italiana che si indirizza a un pubblico nazionale,… | …ma inadatta per chi vorrebbe coinvolgere anche un target internazionale. |
Tre diversi modelli di crowdfunding che permettono all’utente di scegliere quello che più si avvicina alle sue esigenze,… | …ma le commissioni richieste non sono sempre tra le più economiche. |
Condivisione e messa in evidenza di iniziative da parte del team di DeRev,… | …tuttavia non si sa quali siano esattamente i criteri di scelta e si corre il rischio di influenzare gli utenti. |
Largo spazio a idee di diversi settori creativi e innovativi,… | …tuttavia le campagne non sono ancora molto estese su tutto il territorio. |
Supporto gratuito, linee guida chiare e una speciale DeRev Academy,… | …tuttavia non si ha certezza che gli utenti utilizzino davvero questi mezzi e la piattaforma sembrerebbe fare molto affidamento sul senso di responsabilità degli utenti al momento della gestione dei progetti. |
I più svariati metodi di pagamento tra cui anche bonifico bancario… | …ma non è presente la possibilità di pagare con PayPal. |
StarsUp
Nato nel 2014, StarsUp si propone come piattaforma di crowdfunding professionale e si rivolge esclusivamente alle aziende innovative. Inoltre è il primo portale autorizzato ufficialmente dalla Consob per la raccolta di capitali. Lo scopo del portale è quello di aiutare start-up e PMI ad avviare e sviluppare validi progetti imprenditoriali o anche sociali. Offre perciò molti link ufficiali da consultare per capire meglio come muoversi in questo campo.
Questa piattaforma si basa sull’equity crowdfunding, vale a dire che gli investitori comprano delle quote dell’azienda e ne condividono così il rischio d’impresa. Spetta quindi all’azienda presentare un’offerta convincente corredata di tutti i documenti necessari; infatti è obbligatorio seguire la normativa in materia e leggere attentamente le indicazioni fornite sul sito. Sia gli investitori sia le start-up e PMI innovative devono registrarsi sul sito rispettivamente per finanziare la campagna o per avviarla. I costi sono a carico di chi crea la campagna e variano a seconda del capitale raccolto e dell’offerta, tuttavia anche gli investitori potrebbero dover pagare delle commissioni bancarie.
Rispetto ad altre piattaforme, StarsUp si contraddistingue per l’alto valore informativo, in quanto informa l’azienda di tutte le agevolazioni possibili e fornisce statistiche relative al crowdinvesting, oltre a proporre link utili che aiutano le aziende a muoversi in questo particolare settore. Anche da questo aspetto emerge la sua natura professionale che impone quindi solo a dei veri professionisti di pubblicare le offerte su questo portale. Anche il design del sito è prettamente professionale, ma risulta difficile navigare tra le varie offerte al di fuori di quelle presenti sull’homepage.
Dal punto di vista promozionale, la StarsUp S.r.l, che gestisce il portale, assume una posizione super partes senza perciò intromettersi nelle campagne ed evitando ogni coinvolgimento. Al contrario di DeRev, le offerte non vengono pubblicate sulle piattaforme social dell’azienda, ma la promozione è interamente a carico di chi gestisce il progetto.
Vantaggi | Svantaggi |
Piattaforma indirizzata a start-up e PMI innovative, quindi presenta un carattere molto specifico,… | …tuttavia non si rivolge ancora a un pubblico internazionale, cosa che potrebbe risultare utile per chi gestisce i progetti. |
Costi flessibili a seconda del progetto,… | …anche se possono subentrare delle commissioni bancarie per gli investitori e non si sa esattamente a quanto ammontino le commissioni per i responsabili. |
Design professionale,… | …anche se risulta difficile navigare tra le varie proposte. Manca una specifica funzione di ricerca. |
Link, statistiche e molte informazioni per avviare la propria campagna,… | …anche se ciò presuppone che non tutti possano facilmente proporre il proprio progetto utilizzando questa piattaforma. |
Le piattaforme di crowdfunding a confronto
Piattaforma | Anno di creazione | Lingue | Numero di membri secondo dati ufficiali | Commissioni | Modelli di crowdfunding | Adatto per |
Kickstarter | 2009 | Tedesco, inglese, spagnolo, francese, giapponese | 14,5 milioni | 5 % + 3–5 % di commissioni per la transazione | Reward Based/crowdfunding classico basato sul principio “all or nothing“, il responsabile del progetto riceve i fondi circa 2 settimane dopo la conclusione della campagna, se è andata a buon fine | Artisti, inventori, start-up |
GoFundMe | 2010 | Tedesco, inglese, spagnolo, francese, italiano, olandese, portoghese | 50 milioni di donatori singoli (nessun dato sul numero di registrazioni) | Per l’Italia 2,9 % + 25 centesimi per donazione | Crowdfunding basato sulle donazioni (senza ricompensa); tutte le donazioni vengono versate indipendentemente dal successo della campagna | Associazioni benefiche e non profit, donatori privati, emergenze |
Indiegogo | 2008 | Tedesco, inglese, spagnolo, francese | 9 milioni | 5 % + 3 % + 30 centesimi di dollari per transazione | Rewar Based/ crowdfunding classico (le donazioni finiscono nelle tasche dei responsabili del progetto) | Artisti, inventori, start-up, associazioni benefiche e non profit (“Indiegogo Generosity”) |
Patreon | 2013 | Inglese | 1 milione | 5 % | Rewar Based/ crowdfunding classico (formula di abbonamento) | Artisti, Content Producer (in particolare YouTuber) |
DeRev | 2013 | Italiano | 20.000 persone hanno contribuito almeno a un progetto sulla piattaforma | 4 % per il fundraising, 5 % per “All or nothing” e 9 % per “Keep it all” | Finanziamento per ricompensa/donazione (secondo i principi “All or nothing”, “Keep it all” o “Fundraising”) | Artisti, inventori, start-up, associazioni benefiche e non a scopo di lucro, enti e istituzioni pubbliche |
StarsUp | 2014 | Italiano | 455 investitori e 592 sottoscrizioni | Variabile a seconda del progetto (per gli investitori potrebbero subentrare costi bancari) | Equity crowdfunding (raccolta di capitali di rischio) | Start-up e PMI innovative |
Per saperne di più sull'argomento "Impostare un pulsante per le donazioni sul proprio sito web", date un'occhiata alla Digital Guide.