Costi del commercialista: quanto costa un commercialista?

Spesso al momento di fare la dichiarazione dei redditi ci si chiede se sia meglio rivolgersi a un commercialista. Infatti non tutti sanno quali costi detrarre dalle tasse e in casi simili (ma non solo) un commercialista può dimostrarsi un valido aiuto. Specialmente la prima volta che si compila la dichiarazione dei redditi per la propria attività, i dubbi non mancheranno e proprio per questo sarebbe meglio farsi guidare da un professionista, per non doversi poi preoccupare di aver omesso o sbagliato qualcosa.

Un commercialista può aiutare anche per molti altri servizi, ad esempio per la tenuta della contabilità, indispensabile se si è degli imprenditori nel regime contabile ordinario. Ovviamente i costi variano a seconda delle prestazioni offerte. Per questo dovreste riflettere bene e chiedere se possibile un preventivo in modo da poter calcolare meglio i costi derivanti dall’attività svolta dal commercialista.

Quanto costa un commercialista?

È difficile dare una risposta univoca a questa domanda. Solitamente il commercialista, per calcolare la parcella che gli dovrà essere pagata, tiene conto dei servizi svolti, del regime contabile a cui aderisce il suo cliente e altre variabili. Per legge viene comunque dato un orientamento ed è necessario seguire il DM 140/2012, indirizzato a dottori commercialisti ed esperti contabili, avvocati, notai, assistenti sociali, ecc. Anche le consulenze prevedono un onorario.

Perciò prima di scegliere un commercialista è opportuno valutare la propria situazione: nel caso in cui abbiate costituito una società dovrete decidere se è meglio affidarsi, quando necessario, a un professionista o assumerne direttamente uno per la vostra azienda, potendo così contare sul supporto di un professionista dedicato. Se siete invece dei liberi professionisti, potete anche decidere di compilare il 730 autonomamente oppure rivolgervi a un CAF.

Costi di un commercialista: prestazioni

Tra le classiche prestazioni svolte da un commercialista rientrano ad esempio:

  • Consulenza: in base a servizi specifici o anche per la redazione del business plan.
  • Bilancio d'esercizio.
  • Bilancio infrannuale.
  • Dichiarazione IRAP.
  • Dichiarazione IVA.
  • Diverse pratiche fiscali come: pratiche di inizio attività di una ditta (Registro Imprese, A.E., INPS ed eventualmente SUAP), pratiche di chiusura attività (Comunica, CCIAA, INAIL, INPS, AE, ecc.) e pratiche di variazione ditta, predisposizione e invio comunicazione VIES, richiesta visura camerale.
  • Tenuta dei registri ammortizzabili.
  • Aggiornamento libri inventari.

A seconda di quanto spesso ci si rivolge al commercialista può esserci un costo annuale o mensile, nel caso in cui venga eseguita la contabilità di un’azienda e si svolgano quindi delle mansioni apposite che richiedono un intervento costante. I prezzi variano poi in base al numero di fatture emesse e al fatturato del cliente. Di seguito alcuni costi indicativi di alcune tra le prestazioni più comuni:

Prestazione Prezzo
Dichiarazione IVA Da 152 euro a 297 euro per un fatturato annuo fino a 75.000 euro; da 190 a 369 euro per un fatturato annuo compreso tra 75.001 e 150.000 euro.
Dichiarazione dei redditi Da 236 euro a 475 euro per un fatturato annuo fino a 75.000 euro; da 426 a 640 euro per un fatturato annuo compreso tra 75.001 e 150.000 euro. Questi prezzi si applicano in genere alle persone fisiche titolari di partita IVA; per le società di capitali si applicano altri prezzi.
Bilanci Per la determinazione del prezzo bisogna tenere conto delle perdite e dei componenti positivi di reddito, così risulterà un onorario che si aggira intorno a un minimo di 284 euro e a un massimo di 449 – 563 euro.
Intrastat Pagamento avviene di solito ad ore e si parte da 80 euro circa.
Pratiche di inizio attività Si parte da un minimo di 100 euro per ente per arrivare anche fino a 300 euro.
Pratiche di variazione ditta Il prezzo si aggira in genere attorno a 100 euro.
Pratiche di chiusura ditta Tra gli 80 e i 100 euro; il prezzo può essere concordato a ore o per ente.
Tenuta registro beni ammortizzabili Importo fisso di circa 100 euro.
Assistenza per la redazione di un business plan Pagamento a ore a partire da 80 euro.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il documento redatto dall’Associazione Nazionale Commercialisti sugli onorari consigliati per il 2018.

Consiglio

Per essere sicuri dei costi di un commercialista è sempre meglio rivolgersi al professionista scelto e richiedergli un preventivo, dopo avergli spiegato accuratamente la propria situazione.

Vale la pena sostenere i costi di un commercialista?

Anche per questa domanda non esiste una risposta univoca: in ogni circostanza è importante valutare la propria situazione. Se la propria condizione finanziaria risulta complessa, potrebbe giovare rivolgersi a un professionista per evitare brutte sorprese con il fisco. Inoltre si verrà alleggeriti da molti grattacapi e si avrà sempre a disposizione una persona competente che potrà fugarvi tutti i vostri dubbi in materia fiscale. Ciò risulta particolarmente utile per gli imprenditori alle prime armi che hanno ancora bisogno di un orientamento.

Al contrario nel caso in cui siate dei dipendenti o svolgiate solo prestazioni occasionali senza partita IVA, non sempre avrete bisogno di rivolgervi a un commercialista.

Vi preghiamo di osservare la nota legale relativa a questo articolo.

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