Nota di credito: come stornare una fattura
Se non si presta la giusta attenzione, può capitare di emettere una fattura errata. Per questo motivo bisogna correre il prima possibile ai ripari e correggerla. Facile risulta quando la fattura non è stata ancora registrata e consegnata al cliente, infatti, in questo caso, basterà riscrivere la fattura in modo corretto e poi procedere come di consueto. Ma quando la registrazione è già avvenuta, bisogna emettere la cosiddetta nota di variazione, meglio conosciuta come nota di credito. Vediamo nel dettaglio come occuparsi di questo passaggio. È da premettere che per correggere una fattura, bisogna prima procedere con lo storno di una fattura; a seguire si potrà emettere così la relativa nota di credito, a correzione della fattura.
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Tipi di errori in una fattura: correzione della fattura
Parlando di correzione della fattura, ci sono essenzialmente due tipi di errore a cui porre rimedio:
- errori nella parte descrittiva, intendendo con ciò i dati della società emittente, quelli del cliente, la partita IVA, la data e il numero di emissione della fattura;
- errori nella parte numerica, intendendo con ciò l’indicazione dei beni o servizi venduti o erogati, il calcolo dell’imponibile, dell’imposta IVA e del totale della fattura.
In entrambi i casi è necessario stornare la fattura totalmente o parzialmente. La fattura va stornata totalmente in caso di errori nella parte descrittiva e se la cifra indicata è completamente errata; si procede, invece, con uno storno parziale, qualora sia necessario modificare solo in parte la somma da pagare. Dopo questo passaggio si può procedere con l’emissione della nota di credito relativa alla fattura originale. Tale nota di variazione deve generalmente essere emessa entro l’anno di emissione della fattura stessa, salvo casi eccezionali previsti dalla legge. Inoltre, specialmente nel caso di errori nella parte numerica, si può andare incontro a sanzioni amministrative.
Al fine di evitare di commettere errori sin da subito, oltre a una buona dose di attenzione, potreste optare per l’utilizzo di un programma di contabilità. Tali programmi specifici, grazie alla loro vasta gamma di funzioni, diventano degli efficaci alleati nel lavoro di tutti i giorni e ve lo semplificheranno notevolmente.
La nota di credito: informazioni principali
Con nota di credito si intende un documento ufficiale, disciplinato dall’art. 26 del D.P.R. 633/1972, emesso da un’impresa per stornare totalmente o parzialmente degli importi fatturati indebitamente al cliente.
Viene comunque utilizzata anche per rimediare a tutti gli altri tipi di errore, e non solo per quelli relativi agli importi. Perciò viene emessa una nota di credito, se:
- si è in presenza di errori nel calcolo dell’imposta, nella base imponibile o nell’applicazione dell’aliquota IVA;
- è necessario applicare uno sconto non riportato precedentemente;
- il cliente recede o annulla il contratto.
In ogni nota di credito deve essere riportato il riferimento alla fattura originale e bisogna registrarla nei registri IVA e nel Libro Giornale, proprio rifacendosi alle stesse tempistiche e modalità delle normali fatture. Si parla propriamente di nota di credito, qualora la modifica da effettuare riguardi la riduzione dell’imponibile della fattura. Invece, quando si ha un aumento dell’imponibile e della rispettiva imposta, la nota emessa prende il nome più corretto di nota di debito.
In una nota di credito non devono mai mancare:
- Data e numero del documento in questione
- L’indicazione della modifica in oggetto e della rispettiva imposta
- Le informazioni relative alla fattura di riferimento
Per le note di credito si può scegliere di usare una numerazione separata o continuare da quella delle fatture. In entrambi i casi la numerazione deve però essere progressiva e univoca.
La nota di debito: informazioni principali
La nota di debito viene emessa quando si è fatturato meno di quanto si doveva. In questo modo si rettifica la fattura, presentando al cliente l’importo aggiuntivo da saldare. Nella pratica dunque la nota di debito è una fattura integrativa per l’aumento dell’imponibile e dell’IVA da addebitare al cliente. A differenza della nota di credito, non c’è un limite di tempo per poter emettere una nota di debito. Anche in questo caso è sempre meglio prestare attenzione ed evitare di commettere errori, perché è possibile che vengano applicate delle sanzioni amministrative. Se comunque si procede alla correzione della fattura, prima della presentazione della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate, eventuali sanzioni risulteranno meno onerose.
Successivamente si dovrà procedere regolarmente con la registrazione e rispettivo versamento dei tributi. Infine, anche per la nota di debito valgono le stesse regole della nota di credito e quindi è importante indicare la data, il numero e i riferimenti alla fattura originaria.
Caso particolare: storno della fattura elettronica verso la Pubblica Amministrazione
Se vi dovesse capitare di emettere fatture da inviare alla Pubblica Amministrazione, è necessario utilizzare la fattura elettronica. In questo caso risulta più difficile commettere errori perché avviene una verifica preliminare della fattura da inviare tramite il Sistema di Interscambio (SdI) che verifica la correttezza della stessa e in caso di errori li segnala, rinviando indietro la fattura all’emittente per la correzione. Sul sito della Fatturazione Elettronica verso la Pubblica Amministrazione è possibile utilizzare l’applicazione “Controllare la FatturaPA” ed essere così certi della correttezza della propria fattura. Per questo motivo è difficile che sia necessario stornare una fattura elettronica, in quanto viene verificata preliminarmente l’esattezza della stessa. Può capitare però che il sistema non riscontri alcun errore e qualora ciò accadesse, l’Ufficio della Pubblica Amministrazione a cui è indirizzata la fattura può richiedere al soggetto emittente di modificarla in presenza di errori sull’imponibile o sull’imposta. Per lo storno della fattura ci si dovrà poi comportare nel modo usuale, emettendo poi la corrispondente nota di variazione.
Vi preghiamo di osservare la nota legale relativa a questo articolo.