Che cos’è il brainstorming e come funziona?
Il brainstorming è una tecnica di gruppo molto amata per farsi venire in mente delle idee basate sulla creatività spontanea e senza filtri. Il concetto di base di allenare il cervello a far scaturire “una tempesta di idee” e di riportarle senza censure sulla carta è stato formulato per la prima volta nel 1939 dall’autore statunitense Alex F. Osborn e sviluppato ulteriormente dal teorico del management Charles Hutchison Clark. Il metodo del brainstorming mira alla raccolta veloce e senza filtri di idee, ad esempio pregando i partecipanti semplicemente di “lanciare sul tavolo le proprie idee”.
Per brainstorming si intende un metodo di ricerca delle idee durante il quale i partecipanti del gruppo contribuiscono con le proprie idee, senza ordine e senza filtri. Queste proposte vengono inizialmente raccolte senza valutazioni e senza censure, per poi essere analizzate e approfondite in un secondo momento.
In qualità di disciplina della ricerca di idee, il brainstorming comprende diversi aspetti, forme, fasi e dinamiche. Se vi cimentate con questa tecnica e ne conoscete i vantaggi e gli svantaggi, svolgerete la vostra prossima sessione di brainstorming in maniera ancora più efficace.
Sebbene il brainstorming sia così allettante proprio perché non ha regole complicate, non è detto che ogni sessione abbia automaticamente successo. Nel nostro articolo scoprite quali regole e quali aspetti rientrano in un buon brainstorming, quando vale la pena di utilizzare questa tecnica e come potete prepararvi al meglio per metterla in pratica.
Le 4 regole del brainstorming
- La quantità viene prima della qualità: nel brainstorming si tratta di raccogliere una grande quantità di idee teoricamente con l’obiettivo che tra queste se ne nasconda una che si adatti meglio al progetto o ai propri intenti. Perciò è importante avere un flusso di idee continuo, anche se tra queste ve ne sono molte insensate o deboli sul piano del contenuto. Anche le proposte percepite come errate sono importanti per essere poi eliminate in contrasto con le idee valide. A ogni partecipante deve essere assicurato che ogni contributo venga preso in considerazione e inserito tra le scelte.
- Nessuna critica, discussione o commento durante la sessione: per evitare di disturbare o interrompere il flusso di idee o far persino calare il silenzio nella stanza, si deve usare questa regola. In altre parole: quando si prende la parola si possono esprimere una o più nuove idee. Tutti gli altri contenuti dovrebbero essere presi in considerazione solo nella successiva fase di analisi.
- Protocollare correttamente tutte le idee: solo se vengono riportate tutte le idee, ad esempio con l’aiuto di una lavagna o di una whiteboard, la sessione di brainstorming entra nella fase di valutazione senza filtri. Perciò conviene individuare un moderatore o qualcuno che si occupi di redigere un protocollo e che fissi così la maggior parte delle idee durante la sessione. Se invece alcune idee vengono ignorate e non vengono riportate, si rischia di demotivare i partecipanti.
- Pensate trasversalmente e lasciatevi ispirare a vicenda. La “tempesta di idee” è composta da molte idee indipendenti le une dalle altre, ma nulla vieta di prendere spunto da una delle idee già raccolte e svilupparne una nuova a partire da questa. Il brainstorming ha una propria dinamica che può portare al fatto che le idee di una sessione prendano una precisa direzione o si concentrino su un filo conduttore. In questo caso i partecipanti non dovrebbero aver timore di accelerare lo sviluppo di un’idea e neanche di nominarne una che va in tutt’altra direzione. Entrambi i meccanismi intensificano il brainstorming come tecnica di gruppo e portano spesso a buoni risultati.
Guida passo per passo su come portare avanti una sessione di brainstorming
Il brainstorming si contraddistingue per la semplicità di pianificazione e di esecuzione. Chi guida la discussione può contribuire ulteriormente a stimolare la fuoriuscita di idee adottando misure appropriate e rendendo i risultati della sessione ancora più interessanti. Una buona moderazione svolge un ruolo fondamentale per arrivare a un brainstorming di successo, perciò ogni moderatore dovrebbe essere opportunamente preparato.
Preparare il brainstorming
In qualità di moderatore preparate la sessione di brainstorming a seconda del gruppo con cui lavorate. Per prima cosa rispondete alle seguenti domande, se necessario con l’aiuto dei partecipanti:
- Quante persone prendono parte al brainstorming? Non esiste una dimensione ottimale del gruppo, tuttavia, se è troppo grande, mette a rischio il flusso di idee (i partecipanti potrebbero sentirsi intimiditi), mentre se è troppo piccolo, circolano meno idee. Qui è decisivo trovare il giusto equilibrio e anche chiedersi quali siano le dimensioni comuni dei gruppi nel vostro ambiente di lavoro e se queste risultano sensate per il vostro progetto.
- Com'è composto il gruppo (carattere, sesso, gerarchia, nazionalità, lingue, competenze tecniche)? Dato che i risultati migliori nel brainstorming si ottengono se ogni partecipante collabora, dovreste assicurarvi che il gruppo sia ben bilanciato. Alcuni si comportano in modo più diretto e dominante di altri, che, invece, rimangono più timidi e riservati. Per evitare che si verifichino alcuni fastidi, sarebbe meglio raggruppare in maniera bilanciata tutte le persone coinvolte. Lo stesso vale per le gerarchie sul posto di lavoro. Se moderate un gruppo di brainstorming composto da cinque persone di cui quattro sono dipendenti e uno è un tirocinante, quest'ultimo è magari insicuro e non partecipa attivamente. Fate quindi attenzione che i partecipanti non si sentano in soggezione in presenza di persone che ricoprono un ruolo superiore.
In una multinazionale è importante pensare a eventuali barriere linguistiche, se pianificate una sessione di brainstorming internazionale. Di solito quando si tratta di decidere la lingua da utilizzare la prima scelta ricade sull'inglese. Tuttavia sarebbe sensato che ogni partecipante desse il proprio contributo nella propria lingua madre per riuscire a esprimere le proprie idee incondizionatamente. Potete poi tradurle insieme al momento dell’analisi.
Infine non dovete dimenticare che un brainstorming ottiene migliori risultati se i partecipanti sono già esperti nel relativo campo. Le persone specializzate, infatti, prendono più facilmente il timone, mentre i meno esperti e i principianti sono generalmente più tentennanti. Ma proprio da quelle persone che non hanno molte competenze nel settore provengono spesso le idee più insolite e innovative rendendo il brainstorming uno strumento molto prezioso.
- Chi nel gruppo identificate come opinion leader? In molti gruppi emergono persone particolarmente dominanti e/o che influenzano le altre con le proprie opinioni e dalle quali potete aspettarvi che collaborino in modo particolarmente attivo durante un brainstorming. Sebbene un partecipante più motivato sia di grande aiuto, se prende troppo spesso la parola può demotivare o togliere l’occasione di esprimersi agli altri partecipanti. Se identificate chiaramente una persona di questo tipo, si consiglia di parlarle in privato prima della sessione. Inoltre durante il brainstorming avete la possibilità di coinvolgere di più gli altri partecipanti se vi affidate a una moderazione abile. Più conoscete il vostro gruppo e gli opinion leader, più sarà facile per voi assolvere il vostro compito.
In fase di preparazione pensate a un’introduzione adeguata. Ponete il problema in modo conciso e senza scendere troppo nei particolari, altrimenti senza volerlo potreste influenzare le idee che seguiranno. Dovreste anche spiegare brevemente le condizioni generali (tempo, modalità di svolgimento, ecc.) e le regole (quantità prima della qualità, divieto di critiche, far finire di parlare gli altri, ecc.), in modo che ogni partecipante sia a conoscenza del metodo.
La cosa più importante è però il compito effettivo o la domanda al centro del brainstorming. Formulate quindi al meglio l'introduzione.
Di seguito un esempio di appunti per il brainstorming:
Compito: "Trovare un nuovo slogan pubblicitario per la nostra bibita"
Regole:
- Lanciare sul tavolo nuove idee o sviluppare ulteriormente idee già esistenti, non c'è bisogno di alzare la mano per prendere la parola.
- Sono vietati commenti e critiche che si discostano dal tema principale.
- Dare il proprio contributo nella maniera più breve e concisa possibile. Sarebbe meglio se ogni contributo prevedesse SOLO uno slogan.
- Tutti gli slogan vengono scritti dal moderatore sulla whiteboard.
- Tempo: 30 minuti.
- Successiva analisi delle idee e discussione aperta (un'ora circa). Può essere scelta solo un'idea.
La sessione di brainstorming: consigli per la moderazione
Durante la sessione vera e propria, il flusso di idee è decisivo. Nel brainstorming viene raccolto il maggior numero di idee, delle quali se ne sviluppano solo le migliori. Durante la "tempesta dei cervelli" si tenta quindi di filtrare le idee che promettono di avere maggiore successo. Per questo i contributi devono essere veloci e vari, oltre che provenire da più persone.
Molte sessioni di brainstorming sviluppano però una propria dinamica incontrollata o si arenano. Spesso il gruppo rimane attaccato a un'idea precisa e la sviluppa già, sebbene il brainstorming si dovrebbe concentrare piuttosto solo nella raccolta di idee. A volte il gruppo arriva a un punto morto, cosa che può dipendere da diversi fattori. In questi casi è il moderatore a dover riportare la sessione nella direzione desiderata e a darle il giusto impulso. Di seguito alcuni consigli su come influenzare in modo delicato la sessione di brainstorming:
- Rivolgetevi alle persone che non hanno ancora parlato. Spesso basta dire solo il nome della persona, che forse non è ancora pronta a condividere le sue idee con gli altri. Se però non ha proposte, non potete forzarla a parlare. Fate attenzione a non colpevolizzare le persone a cui non viene in mente niente.
- Fate concisamente riferimento a un'idea già formulata. Chiedete brevemente se è possibile modificare leggermente questa idea.
- Quando ricevete una nuova idea, elogiate la persona che l’ha proferita (senza però valutare l'idea in sé). Piccoli meccanismi di ricompensa attivano spesso l'epicentro creativo e distendono l'atmosfera. Infatti in un clima simile le persone sono più propense a condividere le proprie idee.
- Se c'è assoluto silenzio, è bene fare una piccola pausa. Se siete il moderatore lasciate brevemente la stanza per allentare un po' la pressione del gruppo. Una volta che riprendete la sessione, i partecipanti avranno rinnovato le proprie energie e potrebbero aver trovato un'idea che vi comunicheranno direttamente.
- Annotatela su una lavagna o una whiteboard, di modo che tutti i partecipanti possano vedere i progressi fatti. Solo per il fatto che le idee vengono messe per iscritto e prese in considerazione si ottiene un effetto motivante. Scrivete in modo leggibile: se non avete una buona calligrafia, potete delegare il compito a un altro membro del team o a un co-moderatore.
- Non sottovalutate le condizioni generali. Un brainstorming ottimale avviene in un ambiente tranquillo e la struttura dei posti non deve essere gerarchica. A tal fine sono ideali i tavoli rotondi o, in mancanza di essi, sedersi in cerchio. In molti casi è anche utile separare il luogo del brainstorming dal posto di lavoro. Potreste andare in un parco vicino con il vostro gruppo per stimolare la creatività e portare i dipendenti a pensare fuori dagli schemi convenzionali. Se il gruppo è piccolo, potete anche pensare di fare una passeggiata: camminare può fare dei veri miracoli. Dovete però avere la possibilità di annotare le idee anche in movimento o di registrarle, ad esempio annotandole su un bloc notes o utilizzando un registratore vocale.
Analizzare i risultati del brainstorming
Il detto dice "Prima il dovere, poi il piacere", ma nel brainstorming avviene l’inverso. Mentre la sessione effettiva è divertente e leggera, durante l’analisi delle idee raccolte si devono filtrare e discutere obiettivamente i risultati davvero utilizzabili. A questo punto la creatività e la naturalezza cedono il passo a considerazioni sensate e strategiche con cui le idee vengono valutate in relazione al concreto proposito, tenendo conto anche della loro plausibilità e del loro reale utilizzo. In questo caso non dovreste in nessun caso escludere gli interessati che hanno partecipato alla sessione di brainstorming e preparare i risultati da soli o solo con alcune persone.
Infine l'energia catalizzata nel brainstorming dovrebbe essere incanalata in una discussione aperta che coinvolga tutti i partecipanti. A questo punto è necessario procedere con obiettività, tuttavia dovete dare la possibilità ai partecipanti di discutere meglio le idee proposte e chiarirne le origini. Forse la persona che ha formulato una buona idea durante la sessione ci ha già pensato e può dare un contributo ancora maggiore. L’analisi complessiva del brainstorming è una componente essenziale del processo.
Un altro metodo amato per l’analisi è il procedimento per esclusione, in cui vengono piano piano eliminate tutte le idee fino a quando non ne rimane una sola che viene poi sviluppata. In questo caso si procede in maniera argomentativa e comparativa. Le idee da escludere possono essere stabilite ad esempio grazie a una votazione segreta o per alzata di mano fino a quando non si arriva a un vincitore. Questo metodo introduce un elemento giocoso, se non competitivo, nella discussione e genera una tensione sana e motivante. Il brainstorming è una tecnica entusiasmante perché in linea di principio può vincere ogni idea indipendentemente dalla posizione ricoperta di chi l’ha formulata.
Le varianti di brainstorming
Il brainstorming nel senso classico ideato da Osborn e Clark prevede che il gruppo si trovi e crei una tempesta creativa di idee con il minor numero possibile di regole e costrizioni. Tuttavia il concetto di brainstorming oggigiorno viene inteso in maniera relativamente libera e descrive spesso qualsiasi tipo di ricerca di idee spontanee, indipendentemente dal fatto che si sia in gruppo o ci si trovi da soli con matita e carta.
Anche l'ambiente di lavoro moderno ha portato a nuove varianti di brainstorming. Sempre più uffici utilizzano le piattaforme online e i software per scambiarsi idee e svilupparle ulteriormente. I tool per il lavoro di gruppo vengono sempre più migliorati e offrono la possibilità di chattare, condividere i contenuti, lavorare insieme a un progetto e ottenere uno scambio produttivo. Grazie alla facile usabilità di questi tool diventa allettante inserire idee nelle chatroom e reagire spontaneamente dando dei feedback, tanto più che il tono su queste piattaforme è più rilassato. Se ancora si tratti di brainstorming è però discutibile. Anche alcune delle varianti presentate di seguito si allontanano molto dal concetto di base del brainstorming ideato da Osborn e Clark.
Brainstorming ABC
Questa variante aggiunge una regola al classico brainstorming che tenta di riportare la tempesta delle idee in uno schema ordinato. Nel brainstorming ABC si cerca di trovare un’idea appropriata che cominci con ciascuna lettera dell’alfabeto. In questo caso potete procedere rigorosamente in ordine alfabetico o scegliere le lettere di volta in volta liberamente. Il brainstorming ABC è un metodo popolare usato quando il gruppo si trova in una situazione di stallo o se la ricerca delle idee si è fermata in generale. È una tecnica particolarmente adatta per trovare un nome o uno slogan pubblicitario.
Tuttavia il rischio nel brainstorming ABC è quello che i partecipanti si concentrino troppo sulle lettere limitando così la loro creatività. Ad esempio possono esserci molte più parole e idee sensate che cominciano con la lettera “E” piuttosto che con la “Y”, ma per ogni iniziale è comunque richiesta solo un’idea. Inoltre con il brainstorming ABC condizionate notevolmente il pensiero dei vostri dipendenti, cosa che contrasta con l’idea originaria del brainstorming visto come una tempesta di idee senza filtri. Vale quindi il principio: più regole fissate per un brainstorming, meno idee davvero originali riceverete.
Brainstorming elettronico
Per la raccolta delle idee digitali risultano particolarmente adatti i software di collaborazione come Slack o una piattaforma simile. Grazie a questi programmi potete raggruppare i dipendenti e chiedere loro di esprimere le proprie idee in un post. Date una scadenza breve per promuovere la spontaneità dei vostri lavoratori. Il brainstorming elettronico perde però l’aspetto della conversazione aperta e dell’interazione faccia a faccia, sacrificando così un vantaggio essenziale del brainstorming classico a favore della comodità. Spesso tuttavia non c’è altra scelta, ad esempio se i membri del gruppo di lavoro non possono incontrarsi fisicamente.
Frequentemente si utilizzano programmi di videochat come Skype per eseguire una sessione di brainstorming il più possibile realistica. Dato che questa tecnica di brainstorming avviene in tempo reale, non si sacrifica l’aspetto della creatività spontanea. Ciononostante una videochat non può sostituire del tutto l’interazione naturale face-to-face e può ergere una barriera mentale tra i partecipanti.
In questa variante anche il moderatore ha più responsabilità e deve far fronte a condizioni particolari e a difficoltà tecniche che emergono nella videoconferenza. Ad esempio ci possono essere interruzioni di connessione, una pessima qualità di trasmissione e affinità tecnica mancante da parte dei dipendenti che distolgono l’attenzione dal brainstorming vero e proprio o lo rendono persino impossibile.
Brainwriting
A differenza del classico brainstorming, il brainwriting si basa sulla trascrizione privata e sulla raccolta di idee a scapito della spontaneità e delle dinamiche all’interno del team. Gli appunti vengono raccolti dal moderatore (dopo che è stata superata la scadenza) e poi vengono discussi e analizzati insieme nel gruppo. Le idee sono spesso anonime e vengono trattate senza far riferimento a persone specifiche. Il brainwriting è un metodo efficace nel caso in cui alcuni partecipanti risultino meno adatti per diversi motivi al classico brainstorming (ad esempio per via di barriere linguistiche o per motivi caratteriali) o se le condizioni rendono impossibile incontrarsi di persona (distanza dei partecipanti, mancanza di sala conferenze adatta, ecc.).
Uno dei punti di forza del brainwriting consiste nel non associare l’idea a una persona, a differenza di quanto avviene nel classico brainstorming dove un’idea è collegabile chiaramente alla persona che l’ha espressa. A seconda della composizione e della dinamica del gruppo ci possono essere delle ripercussioni negative sulla sessione di brainstorming. Possono infatti emergere anche idee che non verrebbero per niente espresse in un classico contesto di brainstorming. Questa tecnica crea così pari opportunità per tutti i partecipanti.
Un altro vantaggio del brainwriting è la documentazione completa delle idee. A qualsiasi moderatore può capitare di dimenticarsi di scrivere un’idea che si perde durante la sessione di brainstorming. Nel brainwriting ogni idea viene messa per iscritto e diventa così parte della ricerca delle idee. Tuttavia ciò porta anche allo svantaggio che le idee non fanno alcun riferimento alle altre e possono anche ripresentarsi più volte. In una sessione di brainstorming le buone idee vengono spesso elaborate, mentre nel brainwriting le proposte si possono sviluppare tramite molti passaggi e di conseguenza attraversano un processo più lungo.
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Brainwalking
Il brainwalking è una variante in voga del brainstorming in cui viene costantemente attivato l’epicentro creativo dei partecipanti posizionando in maniera intelligente cartelloni e post-it in tutto l’ufficio. I partecipanti hanno spesso la possibilità di fissare i loro pensieri su questi cartelloni di modo che alla fine ne emerga una raccolta di idee. Il brainwalking si slega così coscientemente da una cornice ben definita, come quella di un meeting o di una chatroom, e si basa piuttosto sul fatto che i partecipanti annotino qualcosa che viene loro in mente spontaneamente mentre sono al lavoro.
Tuttavia c’è un po’ di confusione tra i termini: spesso vengono indicate come “brainwalking” anche le passeggiate tra colleghi con l’integrazione di esercizi mnemonici e motori. In questo caso lo scopo è quello di allenare il cervello per attivare l’epicentro creativo e la memoria, oltre che migliorare la percezione. In questo senso il termine descrive più una tecnica di fitness e meno un metodo di ricerca delle idee. Tuttavia è pensabile di integrare piccole sessioni di brainstorming in una simile attività. Il movimento può avere un effetto produttivo sul pensiero creativo.
Un libro delle idee collettivo
Per un processo di ricerca delle idee a lungo termine risultano particolarmente adatti i libri delle idee. Per questa tecnica di brainstorming è meglio se utilizzate un bloc notes vuoto che verrà riempito da diverse persone sul posto di lavoro. I vostri dipendenti vi fissano per iscritto le idee e possono anche commentare quelle già presenti, eventualmente anche in forma anonima. Questa variante combina quindi i vantaggi del brainstorming e del brainwriting.
Come nella versione precedente ne risulta una specie di portfolio di idee che potete sottoporre al gruppo per la discussione e la scelta. La difficoltà del processo dipende dalle dimensioni del gruppo. Può essere che risulti più complesso del brainstorming classico, eppure il libro delle idee si può integrare facilmente nella routine lavorativa.
Per tenere un libro delle idee si consiglia di stabilire un paio di regole. Ad esempio è utile dare a ogni persona un limite di tempo, per esempio un giorno, passato il quale deve passare il libro a qualcun altro. Inoltre dovreste stabilire il limite di contenuto che una persona può scriverci, ad esempio una pagina a testa. Ciò non solo aiuta a mantenere una buona panoramica, ma impedisce anche che i dipendenti particolarmente creativi occupino troppo la scena oscurando gli altri membri del team e demotivandoli.
Anche per il libro delle idee si pone la domanda di quanto questa tecnica sia classificabile come brainstorming. Infatti non solo ne risulta una spontaneità nettamente inferiore nella ricerca delle idee, ma va anche perduta una parte essenziale della dinamica di gruppo. Il brainwriting, invece, ovviando alla perdita di spontaneità grazie all’anonimato, si configura come una soluzione più simile al brainstorming originale. Il libro delle idee sembra unire gli svantaggi di entrambi i metodi, ma annovera il comfort tra i vantaggi. Tuttavia, a seconda del vostro settore e ambiente di lavoro, questa soluzione potrebbe rivelarsi una tecnica di brainstorming efficace.
Riepilogo: vantaggi e svantaggi delle varianti di brainstorming
Variante di brainstorming | Vantaggi | Svantaggi | Adatta per |
Brainstorming classico | Spontaneità creativa, efficienza, elementi giocosi, buon metodo di team building | Legato a un luogo e a un tempo specifici, preparazione complessa per il moderatore, possibilità elevata di commettere errori, non anonimo, gli opinion leader esercitano molta influenza sul resto del gruppo | Gruppi di piccole e medie dimensioni senza gerarchie e strutture complesse |
Brainstorming elettronico | Indipendente dal luogo e dal tempo, a scelta anonimo, più facile per dipendenti introversi, migliore registrazione delle idee | Meno spontaneità, flusso di idee irregolare, difficoltà tecniche | Gruppi grandi, gruppi con partecipanti riservati, gruppi internazionali |
Brainwriting | Indipendente dal luogo e dal tempo, a scelta anonimo, più facile per dipendenti introversi, migliore registrazione delle idee, adatto anche a progetti di lunga durata | Meno spontaneità, flusso di idee irregolare, le idee non sono collegate le une alle altre, possibilità di ripetere le idee più volte | Gruppi grandi e medio-grandi, gruppi con partecipanti riservati, gruppi internazionali |
Brainwalking | Indipendente dal luogo e dal tempo, a scelta anonimo, più facile per dipendenti introversi, migliore registrazione delle idee, adatto anche a progetti di lunga durata, le idee possono riferirsi le une alle altre, ne risulta un portfolio variegato facile da integrare nella routine giornaliera, elementi visivi (diagrammi, disegni) | Legato a un luogo specifico, flusso di idee irregolare, durata lunga del progetto, elevata preparazione rispetto ad altre tecniche, costi elevati per i materiali | Gruppi grandi e medio-grandi, gruppi con partecipanti riservati, gruppi internazionali Settori creativi Progetti visivi (ad esempio design, logo aziendale, ecc.) |
Libro delle idee collettivo | Indipendente dal tempo, a scelta anonimo, più facile per dipendenti introversi, migliore registrazione delle idee, adatto anche a progetti più lunghi, le idee possono riferirsi le une alle altre, ne risulta un portfolio variegato, facilmente integrabile nella routine giornaliera, elementi visivi (diagrammi, disegni) | Legato a un luogo specifico, flusso di idee irregolare, durata lunga del progetto, manca la dinamica di gruppo | Gruppi grandi e medio-grandi, gruppi con partecipanti riservati, gruppi internazionali Settori creativi Progetti visivi (ad esempio design, logo aziendale, ecc.) |
Campi di applicazione del brainstorming
Il brainstorming è una tecnica efficace quando si cercano idee che si possono esprimere in modo breve e pragmatico. Perciò è particolarmente amato nei settori come quello pubblicitario, che si basa sulla creatività dei dipendenti. Il brainstorming è da tempo diventato lo standard soprattutto quando è importante un flusso continuo di idee innovative e fresche, che sia durante i meeting, le conferenze o le piattaforme del team. I metodi applicati ogni volta dipendono molto dalla composizione del gruppo, dall’impegno nell’organizzazione e dall’ambiente di lavoro.
Marketing/Pubblicità
Nell’ambito del marketing e della pubblicità, il brainstorming è una tecnica essenziale per la ricerca di idee. Slogan pubblicitari, elementi visivi, il taglio delle campagne pubblicitarie: molti di questi progetti creativi affondano le proprie radici nelle sessioni di brainstorming, in cui prima i dipendenti si lasciano andare a una tempesta di idee fino a che non viene individuata quella vincente da mettere in pratica. Le domande di riferimento o gli esercizi posti in queste sessioni si interpretano spesso come: “Qual è il nostro nuovo slogan pubblicitario?”, “Perché si dovrebbe fruire del nostro prodotto?”, “Bozza di un nuovo concetto pubblicitario” o simili.
Oltre al brainstorming classico, viene anche preso in considerazione il brainwriting, soprattutto quando si tratta dell’elaborazione di nuovi elementi visivi come i loghi dei prodotti. Visto che la pubblicità è finalizzata ad attirare l’attenzione, deve essere particolarmente originale. È quindi facile che le idee più insolite derivino da sessioni di brainstorming tra menti creative.
Pianificazione del prodotto/design
Per creare nuove idee e linee di prodotto, accanto alla creatività e al riferimento a trend attuali, conta soprattutto il pensiero trasversale, con il quale il brainstorming tenta di attivare l’epicentro creativo dei partecipanti e raccogliere idee il più possibile originali. Infatti lo scopo di un nuovo prodotto è quello di farsi notare e risaltare rispetto alla concorrenza.
Per quanto riguarda il design risultano adatte quelle varianti del brainstorming che semplificano lo scambio di idee grazie a elementi visivi. Ad esempio grazie al brainstorming elettronico si possono raggruppare proposte di design e poi presentarle insieme in un portfolio. Anche il brainwalking si adatta bene a trovare idee di design perché i partecipanti potrebbero disegnare insieme su cartelloni. Un’iniziativa simile è paragonabile al libro delle idee collettivo in cui vengono visualizzate le idee di design.
Gestione degli eventi
Per pianificare gli eventi occorre prendere in considerazione molti aspetti come l’attrezzatura, la musica, il motto, il cibo, l’ordine del giorno e così via. A seconda del tipo e dell’occasione dell’evento potrebbe essere opportuno utilizzare elementi creativi per tutti questi aspetti. Giocando con gli amici si possono tirare fuori idee per una festa di compleanno o nell’ambiente lavorativo riflettere su come poter rendere gli eventi ufficiali più interessanti. Anche le idee per un evento tra colleghi possono essere raccolte nel migliore dei modi con un brainstorming.
Ulteriori campi di applicazione
Essenzialmente la tecnica di brainstorming è applicabile sempre quando sono necessarie idee creative, innovative e nuove. Ad esempio nell’industria dei videogiochi è in corso una continua innovazione ed elaborazione di nuove tecniche e concetti per produrre nuovi videogiochi che avranno successo. Infine la maggior parte dei gamer apprezza un certo grado di innovazione. Dato che in questo settore sono richieste persone creative provenienti da diversi ambiti (grafica, musica, storytelling, ecc.) le sessioni di brainstorming sono spesso ben variegate e mettono in evidenza una raccolta altrettanto variegata di idee, soprattutto perché la maggior parte delle persone che lavorano ai videogiochi sono essi stessi dei gamer e conoscono entrambe le prospettive.
Anche in TV sono spesso richieste soluzioni creative, ad esempio quando si tratta di trovare concetti innovativi per nuovi programmi o migliorare quelli già esistenti. Dato che l’ascesa di Internet e delle relative forme di entertainment rappresenta una concorrenza importante, non bisogna tralasciare gli aspetti dell’innovazione e della creatività per evitare che i giovani voltino definitivamente le spalle alla TV. Nell’ultimo periodo si osserva sempre più come la TV copi ad esempio i concetti di YouTube o Twitch e cerchi di colmare il divario tra le generazioni. Per riuscire nell’impresa sono però necessarie delle persone con idee creative che si incontrano spesso per svolgere delle sessioni di brainstorming apposite.